Torino,
3 novembre 2016 Comunicato
stampa
I dati di Ecosistema Scuola, dossier di Legambiente sulla
qualità dell’edilizia scolastica
Piemonte, edilizia
scolastica: nel 46,3%delle scuole
necessari interventi di manutenzione urgente
“Urgente il completamento
dell’Anagrafe scolastica per individuare le priorità”
Che sia
un’emergenza ce lo ricordano gli episodi di cronaca -più di cento sono stati i
casi di crolli nelle scuole negli ultimi tre anni, solo nell’ultimo mese il
crollo dei soffitti a Nichelino e Padova- ma ancor più i numeri: il 46,3% degli
edifici scolastici del Piemonte necessitano di interventi di manutenzione urgente
nonostante nel 61,3% delle scuole si siano realizzati interventi negli ultimi 5 anni. Sono i dati che emergono dal XVII Rapporto
Ecosistema Scuola, l’indagine annuale di Legambiente sulla qualità
dell’edilizia scolastica che stila una graduatoria dei capoluoghi di provincia
più virtuosi sul fronte delle strutture e dei servizi scolastici della scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il Rapporto è stato presentato oggi a Roma nell'ambito del primo
Forum dell'edilizia scolastica organizzato da Legambiente, La Nuova Ecologia e
Kyoto Club, occasione pensata per far incontrare e confrontare sull'argomento
istituzioni locali e nazionali, imprese e progettisti, mondo dell'educazione e
associazioni, ma anche per far conoscere quelle buone pratiche già in atto nel
Paese che dimostrano che è possibile avere scuole sicure, sostenibili e
innovative.
In questi ultimi
anni sul fronte dell'edilizia scolastica si è aperta una nuova fase, che ha
visto la nascita di una Struttura di Missione presso la Presidenza del
Consiglio e l'arrivo di risorse ad hoc. Ma la strada è ancora in salita:
se da una parte sono 7,4 i miliardi stanziati e 27.721 gli interventi
avviati, le riqualificazioni procedono troppo a rilento, soprattutto quelle
relative all'adeguamento sismico e all'efficientamento energetico. Su 43.072
scuole in Italia solo il 9,2% degli interventi ha inciso su questi temi
negli ultimi dieci anni. In particolare, sono 382 gli interventi di adeguamento
sismico, 1960 quelli di efficientamento energetico, 423 quelli per
l'installazione di rinnovabili realizzati, e infine, 1216 i Mutui Bei che tra
gli interventi ammissibili prevedono anche l'adeguamento alle norme
antisismiche e l'efficientamento energetico. Nonostante i finanziamenti, gli
edifici scolastici italiani rischiano di rimanere insicuri e di continuare a
spendere ogni anno 1,3 miliardi di euro per l'energia. Per molti Comuni,
infatti, i bandi rimangono inaccessibili e i progetti più urgenti di messa in
sicurezza e riqualificazione energetica non partono.
“E’ del tutto
evidente da questi numeri che non basta stanziare risorse, perché troppo spesso
i bandi vanno deserti per l’impossibilità di partecipare da parte dei Comuni e
che non basta realizzare migliaia di interventi se non si ha una bussola
rispetto alle priorità di intervento e agli obiettivi -dichiara Francesca
Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Il rischio
altrimenti è quello di finanziare interventi che sono solo di manutenzione o
magari che realizzano solo l’efficientamento energetico senza intervenire sulla
statica, con evidente dispersione di risorse pubbliche. Occorre dunque disporre
di un’analisi oggettiva dei bisogni, rispetto alla quale con il Rapporto
Ecosistema Scuola contribuiamo, attraverso la fotografia di un campione di
circa 6000 scuole dei Comuni capoluogo di provincia. Non sono oggi più
accettabili, infatti, ritardi rispetto alla integrale pubblicazione di una
completa e Anagrafe scolastica che contenga informazioni aggiornate sui circa
43 mila edifici scolastici, oggi purtroppo ancora incompleta per quanto
riguarda le certificazioni. In particolare bisogna, quanto prima, avere per
ogni edificio un’analisi dello stato di salute e delle emergenze che riguardano
la manutenzione, della condizione statica ed energetica”.
Graduatoria Piemonte – Tutte le città
piemontesi partecipano all'indagine di Legambiente piazzandosi tra le prime
cinquanta in graduatoria: Verbania e Biella nella top ten al 9º e 10º posto,
Torino 16º prima tra le grandi città, Asti 27º, Cuneo 36º, Alessandria 37º,
Vercelli 46º, Novara 47º. Vetusto il patrimonio immobiliare degli edifici
scolastici del Piemonte: il 76,1% degli edifici è stato costruito prima della
legge antisismica del '74 con destinazione d'uso non solo come scuole (81,6%),
ma anche alcuni edifici storici (16,7%), abitazioni (0,9%) e caserme (0,2%).
Solo lo 0,4% è stato costruito secondo i criteri della bioedilizia e l'1,2% con
criteri antisismici. Il 2,4% degli edifici ha avuto la verifica di
vulnerabilità sismica a fronte del 31% della media nazionale, un dato che si
accompagna a quello relativo alla percentuale di edifici che hanno bisogno di
manutenzione urgente che sono ancora il 46,3% a fronte del 39,4% della media
nazionale. In più va preso in considerazione il fatto che solo nel 6,2% degli
edifici sono state effettuate le indagini diagnostiche dei solai, mentre solo
il 2,5% ha avuto interventi di messa in sicurezza. Il 61,3% delle scuole
piemontesi (ben al di sopra della media nazionale che è del 46%) ha goduto
negli ultimi anni di interventi di manutenzione straordinaria: 25.442 euro di
media per singolo edificio nel 2015 e negli ultimi 5 anni 27.198 euro. Torino e
Novara sono le amministrazioni che hanno investito di più. Buona è la
situazione delle certificazioni cui sono dotate le scuole: collaudo statico
(57,6%), idoneità statica (52,7%), agibilità (73,3%) e quella igienco-sanitaria
(86,4%), più bassa rimane la percentuale della certificazione di prevenzione
incendi, il 28,5% a fronte del 42% della media nazionale. Passando in rassegna
anche i servizi e le buone pratiche delle scuole piemontesi si scopre che il
6,4% dei plessi è servito dal pedibus, l'89,2% ha mense in cui sono serviti
pasti bio e prodotti a qualità controllata, l'83,3% delle mense privilegia
prodotti a km0, il 76,7% delle scuole utilizza fonti di illuminazione a basso
consumo, mentre invece risulta scarso l'utilizzo di fonti rinnovabili fermo al
7,9%.
Graduatoria nazionale – Quest'anno a
conquistare il podio della classifica è Piacenza, che spodesta Trento (3°) e
primeggia su Parma (2°) grazie a dati di eccellenza legati alla sicurezza, alla
riqualificazione degli edifici ma anche alle buone pratiche relative alla
mobilità. Piacenza vanta tra l'altro 15 linee di pedibus che coinvolgono 7
scuole cittadine, aree di sosta di fronte le scuole e attraversamenti pedonali.
L'87% delle mense scolastiche offrono pasti bio e prodotti di origine
controllata come IGP e DOP, la metà degli edifici utilizza energie
alternative e il comune di Piacenza
vanta una scuola in classe A. Secondo posto in graduatoria per Parma, che torna
dopo due anni di assenza dimostrando il suo impegno investendo mediamente per
edificio nella manutenzione ordinaria (€ 157.976) e dotando tutte le scuole di
certificazioni di collaudo statico, agibilità, prevenzione incendi e impianti
elettrici a norma. A seguire nella classifica le due new entry Prato (4º) e
Bergamo (5º), e poi Reggio Emilia (6º), particolarmente attenta ai progetti
educativi, Pordenone (8º), che usa i fondi che provengono dai risparmi in
bolletta e dai conti energia per riqualificare gli edifici scolastici, Verbania
(9º), dove negli ultimi 5 anni sono stati eseguiti lavori di manutenzione
straordinaria, si fa la raccolta differenziata di tutti i materiali e nell'80%
delle mense scolastiche vengono utilizzati pasti bio e Biella (10º) che
migliora la classe energetica degli edifici con due terzi degli immobili in
classe B e C. Il Sud resta sempre in coda, ad eccezione di Chieti (30º),
L'Aquila (38°), Napoli (39º) e Lecce (42º) che si posiziono a metà graduatoria.
Rispetto alle grandi città è sempre il Nord
a confermarsi in testa alla graduatoria di Ecosistema Scuola con
Torino (16º), Firenze (19º) e Milano (32º), mentre quelle del Sud si
intravedono a partire dalla 39º posizione con Napoli, Venezia (52º) e Bari
(60º) posizionate oltre la linea di mezzo. Stabili rispetto allo scorso anno,
nella parte bassa della classifica, Genova (71º), Palermo (78º), Reggio
Calabria (84º), chiude la graduatoria Messina (86º).
XVII Rapporto Ecosistema
Scuola:
Ufficio
stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta: 011.2215851 – 349.2572806
www.legambientepiemonte.it
– www.facebook.com/legambientepiemontevalledaosta
Nessun commento:
Posta un commento