Informiamo della prossima iniziativa del Circolo, che avrebbe dovuto
tenersi a Voltaggio e che invece è stata spostata a Bosco Marengo a causa di una
richiesta irricevibile del gestore della sala che avrebbe dovuto ospitarla.
Il Circolo Legambiente Val Lemme,
in collaborazione con
l'Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino,
ha il piacere di invitarVi alla presentazione del
Rapporto Ecomafia 2018 –
Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia
in programma venerdì 8 marzo 2019,
alle 21 presso la sede operativa della Riserva naturale dell’Orba
Mulino comunale di Bosco Marengo - via Marconi 18
Il dossier sarà presentato da
Antonio Pergolizzi, Coordinatore
dell’Osservatorio nazionale di Legambiente sulle ecomafie. La serata sarà
condotta da Mauro Ravarino, giornalista, scrittore e videoreporter che collabora
con
il manifesto, il Secolo XIX, Diario,
Repubblica Tv e
Linkiesta
L’illegalità ambientale dai dati
2017
Il 2017 ha registrato un aumento del 18,6%
degli illeciti ambientali rispetto all’anno precedente, sommando un totale di
30.692 reati contestati dalle Forze dell’ordine. Ciò significa che sono stati
verbalizzati più di 84 reati al giorno, 3,5 ogni ora. Numeri che, se da una
parte raccontano un paese ancora afflitto dagli ecocriminali, dall’altra parlano
del successo dell’attività di contrasto, che può vantare anche un rinnovato
apparato sanzionatorio legato alla legge 68 del 2015.
Nelle quattro regioni a
tradizionale insediamento mafioso si sono contate 13.488 infrazioni, quasi il
44% del totale nazionale, 13.413 denunce, 207 arresti e 3.699 sequestri. La
Campania è la regina della classifica con 4.382 illeciti (14,6% sul totale
nazionale), poi vengono la Sicilia (3.178), la Puglia (3.119), la Calabria
(2.809) e il Lazio (2.684), mentre la Liguria è la prima regione del Nord con
1.792 illeciti.
Il numero maggiore di reati è stato contestato nel ciclo dei
rifiuti (23,8%), quindi nel campo dei delitti contro gli animali e la fauna
selvatica (22,8%), in quello degli incendi boschivi (21,3%) e nel ciclo del
cemento (12,7%). (estratto dal rapporto Ecomafia 2018)
Per informazione pubblichiamo
anche
il testo della
lettera che abbiamo inviato al Sub concessionario della sala di proprietà del
comune di Voltaggio, al Comune di Voltaggio e all’Ente Aree protette
dell’Appennino piemontese:
Spettabile Gestore,
comunichiamo che a seguito del contenuto della
conversazione telefonica avuta in data 28 febbraio u.s. in merito alla
presentazione del rapporto Ecomafia nei locali di Palazzo Gazzolo, siamo
costretti ad annullare l’evento in quanto la richiesta di una censura
preventiva su eventuali reati accertati che possano coinvolgere i progetti delle
Grandi opere è inaccettabile e confligge con lo scopo della serata che è quello
di divulgare i contenuti di un lavoro periodico che Legambiente svolge ormai da
anni nell'interesse della collettività.
Riteniamo che la richiesta pervenutaci sia lesiva
del diritto d’informare i cittadini in merito a fatti e avvenimenti di interesse
pubblico o che accadono in pubblico: tale diritto è principio costituzionalmente
garantito (art. 21) e incluso nell'ordinamento italiano tra le libertà di
manifestazione del pensiero e si applica a chiunque, anche non iscritto
all'albo dei giornalisti, descriva un avvenimento, o un evento di pubblico
interesse, attraverso qualsiasi mezzo di diffusione.
Auspichiamo che il Comune di Voltaggio,
proprietario della struttura, e l’Ente Aree protette dell’Appennino piemontese,
concessionario della stessa, sappiano trarre le più opportune conclusioni in
merito alla gestione di un bene pubblico che non può essere sottratto al
soddisfacimento dell’interesse della collettività per il perseguimento di fini
personali.
Paola Lugaro
per
LEGAMBIENTE CIRCOLO VAL LEMME
Casa
Certosini, 76 – 15060 Voltaggio
(AL)
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legambientevallemme@pec.it
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