martedì 29 ottobre 2019

CRISI CLIMATICA E ALLUVIONI IN PIEMONTE. La risposta di esperti ed associazioni alle dichiarazioni del Presidente regionale sulle recenti alluvioni



A seguito delle recenti dichiarazioni del presidente della Regione Alberto Cirio (24 ottobre u.s. RAI News 24  ), abbiamo ritenuto necessario fare chiarezza in merito alle argomentazioni espresse dal Presidente Cirio a commento dell’evento idrologico estremo che ha colpito il basso Piemonte tra il 21 e 22 ottobre scorso.
Siamo assolutamente concordi con il Presidente che la volontà di tutti è quella di minimizzare il più possibile, le conseguenze di questo tipo di eventi: chi non lo vorrebbe?
Tuttavia, le proposte elencate dal Presidente Cirio non ci trovano concordi in quanto vanno in direzione opposta a quanto avvalorato da scienziati e studiosi ( si veda appello Consiglio Nazionale dei Geologi - 2013):
- La pulizia degli alvei non può essere lasciata al caso e agli interessi di chi tratta inerti e deve essere giustamente regolamentata, nell’ottica della tutela del Bene comune, tanto più per un territorio, come quello piemontese, dove fiumi e torrenti subiscono da decenni il saccheggio di ghiaia, erroneamente giustificato con una volontà di “aumentare la sezione di deflusso”, quando invece questi stessi interventi sono, in generale, la causa di destabilizzazione della struttura dell’alveo.
- Consideriamo fuori luogo il paragone con i tempi andati "dei nostri anziani":
le alluvioni accadevano anche allora, nonostante si “pulissero i fiumi”, con interventi di escavazioni di inerti (molto intensi nella seconda metà del XX secolo) ai fini produttivi, e non certo di mitigazione del rischio idraulico, con effetti ormai più che noti di banalizzazione dei sistemi fluviali e di un generalizzato incremento della velocità della formazione e della propagazione delle piene.
Per di più, alcuni decenni fa, il nostro territorio ancora non conosceva gli attuali tassi di urbanizzazione, abusivismo e cementificazione, i cui effetti sul nostro territorio sono ben noti agli esperti e ,dobbiamo dire, purtroppo sotto gli occhi di tutti, specie in queste drammatiche ore.
- La tutela della vita umana dipende dalla tutela dell’ambiente che ci circonda: a nostro parere non c’è alcuna contrapposizione tra i due obiettivi (tutt'altro!) e non possiamo credere che il Presidente Cirio pensi davvero che ministeri, scienziati e ambientalisti non vogliano il bene dei cittadini.
- In linea con l’ambientalismo scientifico che vogliamo portare avanti, ribadiamo ancora una volta la necessità di disporre di competenze adeguate per la programmazione e realizzazione degli interventi.
Ignorare e sminuire l’importanza critica delle competenze dei tecnici non ci sembra razionale né responsabile.
Pertanto, abbiamo sottoscritto, insieme alla #SocietàMeteorologicaItaliana, al Circolo Legambiente #ProtezioneCivile Piemonte, Legambiente dell'Ovadese#ATAAI Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna e studiosi e ricercatori del settore, l'appello che qui alleghiamo nella speranza che la società civile prenda infine consapevolezza sulle vere priorità dal punto di vista degli investimenti da effettuare sul nostro territorio.
LEGAMBIENTEPIEMONTE.IT