Dal blog di Salvatore Ceccarelli un contributo sul legame tra agricoltura, cambiamenti climatici e pace sulla Terra....
Noi sappiamo che Aleppo non si libera con le bombe. Bisogna ancora
liberare Aleppo e la Siria dalla miseria, dai cambiamenti climatici che
qualche anno fa spinsero le donne e gli uomini a migrare dalle campagne,
che destabilizzarono gli equilibri demografici e innescarono le prime
rivolte siriane e poi la guerra. Prima che questi anni di conflitti
mutassero tutto, c’era un uomo ad Aleppo, che con largo anticipo aveva
avviato una ricerca per fermare la fame, creando le condizioni per la
resilienza contadina ai cambiamenti climatici.
Quell’uomo lavorava all’Icarda, l’istituto per la ricerca agricola nella
regioni aride. Salvatore Ceccarelli, genetista di fama internazionale,
aveva avviato un fronte ampio di ricerca partecipativa con i contadini
siriani. Davanti al cambiamento selezionava con loro le sementi
tradizionali, migliorandole geneticamente sulla scorta della loro
saggezza e delle sue conoscenze scientifiche. La variabilità genetica
permette una grande flessibilità di risposta davanti alle crisi
ambientali e sociali. Il metodo era arrivato in paesi che
nell’informazione ora evocano altro: Giordania, Iran, Egitto, Algeria,
Eritrea, Etiopia, Yemen.
Serve infatti a tutti un movimento per una nuova agricoltura contadina,
dove l’esempio virtuoso della biodiversità per il miglioramento
genetico insegni che anche in campo sociale la partecipazione solidale
è la strada vincente. Purtroppo l’agricoltura oggi impone, invece, la
purezza delle specie e delle varietà agricole. La strada prevalente è
la rigida separazione, la proprietà intellettuale esclusiva dei mezzi
tecnici, i brevetti e la non riproducibilità in proprio delle sementi
contadine. È in corso una vasta erosione e omologazione genetica, che
corrisponde a una concentrazione ingiusta di risorse e di denaro.
Salvatore Ceccarelli è riparato in India, dopo oltre trent’anni di
lavoro. Ora è lì e poi chissà: il suo lavoro deve trovare una patria
scientifica. Gli investimenti in Siria e altrove nutrono altre
prospettive, mentre il sud del mondo è sempre più territorio di
conquista. I campi sono spesso abbandonati, tante varietà perdute,
tanta conoscenza dimenticata, proprio nelle regioni della più grande
ricchezza genetica, dove l’uomo domesticò il primo frumento. Il metodo
stesso della convivenza solidale è andato perduto. LEGGI TUTTO
La natura è piena d'infinite ragioni che non furon mai in isperienza. Leonardo da Vinci, Codice I, 1492-1516
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