mercoledì 9 novembre 2016

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "ARCHEOLOGIA" DI ANTONELLO BRUNETTI -CASTELNUOVO SCRIVIA 18 NOVEMBRE SALA PESSINI ORE 21

Il libro è costituito da 150 pagine, corredate da 160 fotografie e disegni.

INVITO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

ARCHEOLOGIA
 castelnovese
40 anni di ricerca sul territorio

Venerdì 18 novembre, ore 21

in sala Pessini a Castelnuovo Scrivia
 
 
Concluso con “Cui ad Castarnöv” il lungo lavoro sul nostro dialetto e sulla vita a Castelnuovo fra Ottocento e Novecento, l’autore, Antonello Brunetti, mette a disposizione notizie e immagini che ha raccolto nel corso della sua vita. Questa volta concentrandosi sul tema dell’archeologia.

Veniva in passato generalmente affermato che l’origine del nostro paese risalisse all’epoca dei Goti e il maggior storico castelnovese, il canonico Mauro Bertetti, nel suo libro “Cenni storici su Castelnuovo Scrivia”, datato Tortona 1888, afferma che furono gli Ostrogoti quelli che, abitando in Tortona, diedero l’ordine di provvedere all’ampliamento e alla fortificazione del nostro castello.

Prima di lui, Matteo Bandello sostiene che gli Ostrogoti, nel principio del regno di Teodorico, furono quelli che fondarono Castelnuovo, in seguito ampliato dai Longobardi nel tempo di Liutprando.

L’analisi parte dal 1975, quando esaminando nel dettaglio le linee della centuriazione, analizzando i molti reperti raccolti nelle campagne castelnovesi, leggendo scritti di Bonavoglia e Merloni, l’autore intuisce che i primi insediamenti corrispondono all’epoca di Roma imperiale.
Preceduti, però da evidenti presenze anteriori.

Già nel Museo, creato nel 1984, apparivano frammenti del III e IV secolo a.C., una cuspide di lancia e la famosa ascia in pietra verde della Sicchè. Poi vennero gli scavi in via Matteotti (casa Maimone) e soprattutto in via Torino (casa Cartasegna) che ci attesta presenze assai più antiche databili al VII sec. a.C. e all’età del rame, ossia a circa quattromila anni fa.

*Interverranno alla presentazione l’autore, Giuseppe Decarlini e Gian Piero Vignoli, con relativa proiezione di una ventina di immagini. *


 

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