mercoledì 3 febbraio 2016

MA NELLA NOSTRE VALLE TUTTO TACE ..

DA IL FATTO QUOTIDIANO DEL 1 FEBBRAIO 2016

È un Valico irrespirabile. Scavi con l’incubo amianto, L’alta velocità in Liguria IL PASSAGGIO DEI GIOVI 

I lavori dovrebbero essere terminati nel 2020, ma sembra un’ impresa impossibile: troppi minerali altamente tossici nelle rocce e nessun luogo idoneo per lo smaltimento 

SILVIA D’ONGHIA Genova

E I RILIEVI GEOLOGICI? Le imprese proseguono a singhiozzo: l’assurdo è che era tutto prevedibile e niente invece è stato previsto.
APPALTI ALL’ITALIANA  I cantieri si erano già bloccati una volta nel 2013, quando il Cociv aveva dovuto licenziare alcune ditte
I numeri - Il Terzo Valico è nel progetto di una linea ad alta velocità che consente di potenziare i collegamenti del sistema portuale ligure con le linee ferroviarie del Nord Italia. 53 km - Il tracciato una volta completata l’opera dovrebbe coprire questa distanza. 37 km- Sono le gallerie sul totale dei chilometri. In pratica è quasi interamente dentro alle montagne. Crisotilo, anfibolo, actinolite: parole che solo a pronunciarle incutono timore. Figuriamoci a respirarle. Sono tutti minerali: i primi due sono ricercati per la sua loro bassa conducibilità termica, ma è la terza parola, actinolite, che ha il sinonimo più minaccioso: asbesto. Tradotto: amianto, come gli altri due. Le fibre di questi tre minerali abbondano nelle rocce della Liguria, dove la serpentinite, nomen omen, striscia neanche troppo latente sotto la parete montuosa. Lo si è sempre saputo, eppure questo non è bastato – e non basta ora, che la situazione è ancor più evidente –ad accantonare il progetto di un tracciato di 53 chilometri (37 dei quali da scavare sotto le montagne) dove dovrebbe passare l’Alta Velocità: Il Terzo Valico dei Giovi. 
 

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