mercoledì 6 novembre 2019

COSI' NACQUE IL CIRCOLO LEGAMBIENTE VAL LEMME



"La storia inizia nel 1987 quando Cementir ottiene una concessione mineraria per estrarre marna di cemento in località Monte Bruzeta, nel comune di Voltaggio, ma la coltivazione della cava non parte subito e i primi dieci anni filano lisci se si esclude la contrarietà, manifestata anche con atti formali, dei comuni di Carrosio e Gavi.
"Doveva essere una miniera a cielo aperto che si estendeva in un territorio incontaminato di 195 ettari compromettendo per sempre le sorgenti del Rollino che forniscono l'acqua ai comuni di Carrosio e Gavi, senza contare il danno ambientale che avrebbe provocato all'intera valle", racconta Emilia Calcagno, attivista e membro del Comitato contro l'apertura della cava.
"Nella zona c'era un'altra miniera, sempre di Cementir - continua Mario Bavastro, anche lui protagonista della battaglia per difendere la Val Lemme - ma si stava esaurendo, o meglio il metodo utilizzato dalla compagnia cementifera era di tipo predatorio: prendere la parte migliore e lasciare il resto, un po' come quando si mangia una torta e si mangia solo la crema... per questo avevano bisogno di un'altra cava"...
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Grazie a Ludovica Schiavaroli, Vanda Bonardo e Piemonte Parchi

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