mercoledì 3 aprile 2019

DOSSIER "NEVE DIVERSA" - L'IMPATTO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SULL'AMBIENTE ALPINO E PROPOSTE DI NUOVE POLITICHE PER IL TURISMO IN MONTAGNA




Tratto dalla Premessa al Dossier:


L’intero territorio italiano è al centro di un’area considerata dagli scienziati un
“hot spot” del cambiamento climatico, e va ancora peggio per le nostre montagne. Nelle Alpi le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale. I risultati sono visibili: sulle nostre cime l’altezza della neve al suolo negli ultimi dieci anni sta subendo un costante
decremento, lasciando sempre più spazio ad aride sterpaglie.

In termini statistici non hanno alcun valore le abbondanti nevicate nel nord-ovest dello
scorso anno o quelle più recenti nel sud Italia. Esse sono unicamente il risultato di eventi meteorologici casuali e non l’espressione di una tendenza
climatica.

Il panorama impiantistico delle montagne cambierà aspetto nell’arco di pochi anni. A poco giovano le rosee previsioni di Skipass Panorama Turismo
2018/19 sull’incremento dello sci alpino. Una crescita di presenze che non si sa se e quanto durerà, considerati i costi sempre più alti e l’aumento di offerte internazionali.

Non si può continuare a vendere pacchetti con panorami innevati quando poi ai malcapitati turisti sempre più spesso si presenteranno
nastri di neve artificiale all’interno di paesaggi brulli.

Eppure le sollecitazioni e le spinte per un potenziamento del demanio sciabile
non mancano così come i finanziamenti pubblici in loro soccorso. In queste pagine abbiamo raccolto dati, casi e opinioni per fotografare cosa sta
avvenendo nelle terre alte, dove la logica del profitto ignora la realtà del cambiamento climatico.

Qui le leggi del mercato governano gli sport invernali come se nulla stesse accadendo al pianeta. Preoccupa altresì il radicarsi di
una mentalità che ritiene utile e vantaggioso trasformare il delicato ambiente
alpino in un parco giochi. Si tratta di un atteggiamento irresponsabile, per la
sicurezza, per l’abuso delle risorse - l’acqua, per esempio - l’impatto sul paesaggio senza contare i danni all’ecosistema
.

In mancanza di politiche più responsabili e consapevoli da parte delle istituzioni l’adattamento dei comprensori sciistici agli effetti del riscaldamento climatico rischierà di realizzarsi solo attraverso palliativi come il grande carosello messo in piedi
con l’innevamento artificiale.

Il bisogno impellente di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici per il turismo invernale è il messaggio più pressante che si vuole lanciare oggi con la campagna Nevediversa di Legambiente e in particolare con questo dossier
“Nevediversa 2019 – Sport invernali e cambiamenti climatici.

Il dossier è scaricabile a questo link 
https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/nevediversa2019_dossier.pdf

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