Riceviamo, concordiamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa relativo agli sviluppi delle indagini in corso sullo smaltimento dello smarino contenente amianto, rilevato nel cantiere di Cravasco nel corso del 2015.
Il Terzo Valico è un’opera da 6,2 miliardi di euro. Il giro di soldi attraverso il progetto è considerevole ed in negativo. L’amianto ed il suo smaltimento come rifiuto speciale è uno degli elementi che fa aumentare i costi e le tangenti che ne fanno parte diventano un pericolo per la salute e per il territorio”
“Dopo il ritrovamento di amianto nelle rocce da scavo nei cantieri, dopo le inchieste che hanno toccato i vertici del consorzio Co.Civ, ancora una volta ci troviamo davanti ad un’altra sconcertante notizia che indirizza le indagini verso una delle cave più grandi della Liguria: Cava Castellaro a Cravasco nel Comune di Campomorone. Migliaia di tonnellate di rocce da scavo, ricche di fibre di amianto estratte dalla Galleria di servizio del Terzo valico di Cravasco, invece di essere smaltite in discariche speciali con costi elevati, sarebbero ora sul mercato come detrito da costruzione”.
“Condanniamo queste logiche devastanti, l’amianto è una delle ragioni per cui continuiamo a manifestare contro un’opera inutile, insensata, pericolosa e ribadiamo la nostra posizione a favore del diritto fondamentale della salute e del territorio e della giustizia. Ci rivolgiamo nuovamente a tutti gli Enti coinvolti per chiedere l’immediato blocco dei lavori”.
Valentina Armirotti, capogruppo L’Altra Campomorone
Antonio Bruno, capogruppo Federazione della Sinistra Comune di Genova
Davide Ghiglione, capogruppo Federazione della Sinistra V Municipio Valpolcevera.
Nessun commento:
Posta un commento