lunedì 8 febbraio 2016

COMUNICATO DEL COMITATO NOGRONDA! GENOVA

RICEVIAMO E DIFFONDIAMO IL COMUNICATO DEL COMITATO CHE SI OPPONE ALLA GRONDA DI GENOVA, OPERA CHE ACCOMPAGNA IL TERZO VALICO DEI GIOVI

Il comma "L" dell'articolo 3 dello statuto della UIL, stabilisce che uno dei compiti che si prefigge quest'organizzazione sindacale è "partecipare attivamente alla difesa dell'ambiente diffondendo una cultura ecologica fondata sul principio della crescita compatibile, promuovendo, anche direttamente, iniziative e forme organizzative".

Leggendo le dichiarazioni rilasciate dal segretario generale Uil della Liguria Pierangelo Massa a margine del recente Consiglio confederale regionale, emerge chiaramente come nella sua copia dello statuto questa pagina sia stata strappata.

Ha detto Massa: "Ho paura che sulla realizzazione della Gronda autostradale di Ponente sia calata la parola 'fine', come si usava dire al cinema. Spero di sbagliarmi ma temo che non se ne parli più a Genova" e ancora, a proposito del terzo valico, "L'opera sta frenando perché c'è il problema dell'amianto nelle gallerie di scavo che è molto forte smaltirlo sarà un problema sempre più difficile, l'amianto nelle nostre rocce c'è senza dubbio, ma i cantieri del Terzo Valico non si devono bloccare, sarebbe un grave danno per il futuro della portualità genovese".

Come si concilino, nella visione del dirigente sindacale, queste due opere devastanti per l'ambiente e per la salute dei cittadini e dei lavoratori, con l'idea di crescita compatibile che viene espressa con forza dallo statuto, è per noi un mistero al quale si riesce a dare risposta soltanto azzardando ipotesi fosche.

A chi risponde Massa quando perora la causa dell'avanzamento di lavori bloccati dall'ARPAL per il superamento delle soglie di sicurezza di fibre di amianto disperse nell'aria? In che conto tiene la salute sicurezza dei lavoratori dei cantieri e degli abitanti dei luoghi attraversati da queste opere che ne compromettono l'equilibrio idrogeologico?

Fino a quando i sindacati non si decideranno a lottare per un'idea di lavoro che sia veramente sostenibile dal punto di vista ambientale, e le espressioni di una crescita rispettosa del territorio e dei suoi abitanti  saranno vuote dichiarazioni di intenti utili solo ad adornare i siti web delle formazioni politiche e sindacali e ad estorcere voti e deleghe, si alimenteranno contrapposizioni ed alzate di scudi paralizzanti per la crescita economica e lesive del diritto al lavoro sancito dalla Costituzione.

Coordinamento Comitati NoGronda! Genova

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