giovedì 11 giugno 2015

LA LETTERA DEL SINDACO DI ALESSANDRIA ALLA REGIONE IN MERITO ALLA SITUAZIONE DELLE CAVE NELL'ALESSANDRINO

COMUNE DI ALESSANDRIA

UFFICIO STAMPA


Alessandria, 8 giugno 2015

COMUNICATO STAMPA

Chiarimenti sulla questione cave:
il sindaco scrive a Chiamparino

Il sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, ha inviato stamattina a Sergio CHIAMPARINO, Presidente della Giunta Regionale, ad Antonio SAITTA, Assessore regionale alla Sanità, ad Alberto VALMAGGIA, assessore regionale all’Ambiente, e per conoscenza al Dott. Gilberto GENTILI, Direttore Generale A.S.L. e all’Ing. Angelo ROBOTTO, Direttore Generale di A.R.P.A. Piemonte, la nota che trasmettiamo integralmente:

OGGETTO: Inserimento di cave presenti sul territorio del Comune di Alessandria tra i siti di deposito del materiale proveniente dal primo lotto di lavori del “Terzo Valico”. Richiesta di definitivi chiarimenti tecnico - scientifici.


Come noto, l’Amministrazione comunale di Alessandria ha partecipato alla conferenza dei servizi per la realizzazione dell’opera “TERZO VALICO”, di livello strategico nazionale, esprimendo parere favorevole all’anticipazione temporale dell’utilizzo di alcune cave presenti in zona Spinetta Marengo, (quali cava Bolla, cava Guarasca 1 e 2, cava Clara e Buona) tra i siti di deposito del materiale proveniente dal primo lotto di lavori. Tale parere è subordinato a precise prescrizioni, fra le quali la realizzazione di un’ampia area boschiva per la rinaturalizzazione e la difesa ambientale dell’intera zona.
Allo stesso tempo, ha inteso ribadire agli Organi preposti alla tutela della salute pubblica e ai controlli ambientali di assumere tutte le misure necessarie a garantire che sia messo in atto ogni possibile accertamento tecnico legato alla caratterizzazione ambientale dei materiali prodotti dai lavori e dei siti di destinazione, affinché possa essere data piena assicurazione e risposta positiva a tutte le legittime preoccupazioni della Cittadinanza in merito alla eliminazione dei rischi ambientali connessi con il deposito nelle cave di materiali inquinanti diversi.
Il dibattito pubblico che è seguito a tale parere favorevole - peraltro parere solo complementare al Soggetto amministrativo responsabile esterno all’Amministrazione comunale e ispirato anche a principi generali di leale collaborazione con lo Stato - ha messo in evidenza come la preoccupazione per la decisione presa sia estremamente elevata.
Non solo. In occasione di alcuni incontri pubblici e dai resoconti giornalistici conseguenti, è emerso che gli Organismi tecnici preposti al controllo e summenzionati non sappiano come ridurre o eliminare tale preoccupazione, ma - al contrario - Essi sono risultati incerti e in qualche modo confermativi di potenziali rischi.
Tale situazione non è accettabile dall’Amministrazione comunale di Alessandria, Organo politico che deve confrontarsi con le scelte politiche effettuate, ma che certamente non può e non deve sopperire ad incertezze tecniche sull’argomento.
In considerazione di un così delicato interesse pubblico, quello sella salute pubblica e della difesa ambientale, mi vedo costretta a sollecitare le SS. LL. affinché i rispettivi Organi tecnici dichiarino inequivocabilmente se sono o meno in grado di assicurare i controlli utili e necessari per eliminare definitivamente ogni rischio per la salute e l’ambiente.
In caso contrario, mi vedrò costretta a rivedere le decisioni adottate.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e resto in attesa di un cortese e sollecito riscontro alla presente”.

CI CHIEDIAMO SULLA  BASE DI QUALI VALUTAZIONI IL SINDACO ABBIA DATO IL PARERE FAVOREVOLE, VISTO CHE SOLO SUCCESSIVAMENTE E SOLO "In occasione di alcuni incontri pubblici e dai resoconti giornalistici conseguenti, è emerso che gli Organismi tecnici preposti al controllo e summenzionati non sappiano come ridurre o eliminare tale preoccupazione, ma - al contrario - Essi sono risultati incerti e in qualche modo confermativi di potenziali rischi."
Perché gli organismi di controllo non sono stati consultati prima? Cosa sarebbe successo in assenza degli incontri pubblici che hanno sollevato i timori, a questo punto giustificati?
Riteniamo che quello che emerge dal contenuto di questa lettera sia molto grave in termini di amministrazione del territorio e tutela della salute dei cittadini.
Intanto, la cronaca riporta altri scandali: La Stampa dell' 8 giugno rivela l'azione condotta dai Noe e dal Corpo forestale nell'ambito dello smaltimento illecito di rifiuti....

I rifiuti dei cantieri pubblici finivano nelle cave: ditte sequestrate e arresti ad Alessandria

Gli scarti di lavori pubblici nel settore stradale e ferroviario, provenienti da siti di bonifica a carattere regionale e nazionale nel Genovese, nel Torinese e nel basso Piemonte, erano destinati illecitamente a cave e impianti di recupero della provincia di Alessandria


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