Intanto uno degli emendamenti di M5s, ritirato in Aula e che aveva comportato il rinvio alla Camera del testo del disegno, è già stato depositato"come disegno di legge per vietare la tecnica dell'air gun".
Per chi non avesse seguito la vicenda e anche le numerose polemiche sorte in merito ad alcuni passaggi del testo del decreto, indichiamo di seguito alcune fonti a cui fare riferimento:
Da La Nuova Ecologia:
Gli ecoreati in Italia, da pietra dello scandalo al primato internazionale
Abbiamo
vinto noi contro chi continuava a difendere in modo paradossale e
incomprensibile gli interessi degli inquinatori e degli speculatori. Ora
l’Italia è un esempio da seguire
Da martedì 19 maggio 2015 la storia italiana delle vertenze ambientali impunite è finalmente chiusa. E se ne è aperta una nuova dove la metafora del furto della mela al supermercato che per la normativa era più grave del reato di inquinamento – utilizzata migliaia di volte per ricordare il paradosso dell’inesistente tutela penale dell’ambiente – ormai non vale più.
Insieme a Libera abbiamo assistito ancora una volta ai lavori del Senato dalla tribuna, come avevamo fatto sempre negli ultimi 5 mesi. I delitti ambientali nel Codice penale sono realtà: hanno votato a favore Pd, M5s, Sel, Ncd e gruppo misto, mentre la Lega si è astenuta (l’astensione al Senato vale come voto contrario) e Forza Italia, il partito da sempre contrario agli ecoreati, ha votato ancora una volta no. Sono stati 170 i sì, 20 i no e 21 le astensioni: una maggioranza straripante. Dopo aver sofferto per ore in aula siamo usciti e in Piazza Navona, davanti a Palazzo Madama, abbiamo saltato, cantato e brindato con soci, amici e parlamentari all’inizio della nuova era.
Grazie alla nuova legge sugli ecoreati infatti la parola ambiente entra nel codice penale con i cinque nuovi delitti di inquinamento, disastro ambientale, traffico di materiale radioattivo, omessa bonifica e impedimento del controllo. Sono previste aggravanti ecomafiose, nei casi di lesione o morte, il raddoppio dei tempi di prescrizione, la confisca dei beni e sconti di pena per chi si adopera per bonificare in tempi certi. Insomma una legge rivoluzionaria con buona pace degli uccelli del malaugurio (pochi a dir la verità), che anche in questi giorni di festa continuano a evidenziare presunti scenari apocalittici post approvazione degli ecoreati.
Vale la pena ricordare che si tratta di allarmi infondati. Innanzitutto perché è impossibile peggiorare il quadro attuale della tutela penale dell’ambiente, di fatto quasi inesistente. Non è vero poi che rischiano di saltare processi in corso: nella legge si fa salvo quanto previsto dal cosiddetto disastro innominato, utilizzato fino ad oggi con poca fortuna a dir la verità per contestare il disastro ambientale, e non si cancella nessuna delle sanzioni contravvenzionali esistenti.
Non è vero che con la parola “abusivamente” si peggiora il testo iniziale del ddl, rendendo inapplicabile il reato di disastro ambientale. Questa nuova formulazione è stata suggerita da numerosi magistrati che in sede di Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, nei colloqui informali con i partiti ma anche con la nostra associazione hanno evidenziato la maggiore completezza e ampiezza di questa definizione. Una maggiore ampiezza che preoccupa molto Confindustria: e se l’associazione degli industriali la critica vuol dire che siamo dalla parte giusta.
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Per quanto riguarda le critiche sollevate a riguardo del termine "abusivamente", il sito di Legambiente riporta il documento presentato da Confindustria in sede di dibattito del disegno di legge in Commissione
Qui invece indichiamo il post al sito della trasmissione di Radio Tre Tutta la città ne parla-puntata del 19 maggio, dove è possibile ascoltare il confronto tra Srefano Ciafani e Gianfranco Amendola, procuratore capo di Civitavecchia, molto critico in merito al testo approvato
Sebbene contrastata e criticata, questa norma è sicuramente il primo passo per un cambio di mentalitá.Ora speriamo venga applicata nella sua accezione più stringente.
Da parte nostra ringraziamo tutti coloro che hanno portato avanti l'impegno!
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