Reyhaneh
ha lasciato una lettera alla madre per raccontarle il suo amore di
figlia e chiederle di donare tutti i suoi organi: “Non voglio avere una
tomba dove tu andrai a piangere e a soffrire. Non voglio che tu ti vesta
di nero per me. Fai di tutto per dimenticare i miei giorni difficili”.
Come riportato nella lettera, pubblicata dall’Huffington Post: “Cara
mamma, oggi ho appreso che ora è il mio turno di affrontare la Qisas.
Mi ferisce che tu stessa non mi abbia fatto sapere che ero arrivata all’ultima pagina del libro della mia vita. Non credi avrei dovuto saperlo? Perché non mi hai dato la possibilità di baciare la tua mano e quella di papà?
Il
mondo mi ha concesso di vivere per 19 anni. Quella orribile notte io
avrei dovuto essere uccisa. Il mio corpo sarebbe stato gettato in
qualche angolo della città e dopo qualche giorno la polizia ti avrebbe
portato all’obitorio per identificare il mio corpo e là avresti saputo
che ero anche stata stuprata. L’assassino non sarebbe mai stato trovato,
dato che noi non siamo ricchi e potenti come lui. Poi tu avresti
continuato la tua vita soffrendo e vergognandoti e qualche anno dopo
saresti morta per questa sofferenza e sarebbe andata così.
Ma con
quel maledetto colpo la storia è cambiata. Il mio corpo non è stato
gettato da qualche parte ma nella tomba della prigione di Evin e della
sua sezione di isolamento. E ora nella prigione-tomba di Shahr-e Ray. Ma
arrenditi al destino e non lamentarti. Tu sai bene che la morte non è
la fine della vita. Tu mi hai insegnato che si arriva in questo mondo
per fare esperienza e imparare la lezione e che a ognuno che nasce viene
messa una responsabilità sulle spalle. Ho imparato che a volte bisogna
lottare".
Cara mamma, non piangere per ciò che stai sentendo. Il
primo giorno in cui alla stazione di polizia una vecchia agente zitella
mi ha schiaffeggiato per le mie unghie, ho capito che la bellezza non
viene ricercata in quest’epoca. La bellezza dell’aspetto,
la bellezza dei pensieri e dei desideri, una bella scrittura, la
bellezza degli occhi e della visione e persino la bellezza di una voce
dolce. Le mie parole sono eterne e le affido tutte a qualcun altro, in
modo che quando verrò giustiziata senza la tua presenza e senza che tu
lo sappia, ti vengano consegnate. Ti lascio molto parole scritte a mano
come mia eredità. Prima della mia morte voglio qualcosa da te, qualcosa
che mi devi dare con tutte le tue forze. In realtà è l’unica cosa che
voglio da questo mondo, da questo paese e da te. So che avrai bisogno di
tempo per questo. Ti prego non piangere e ascolta. Voglio che tu vada
in tribunale e dica a tutti la mia richiesta. Mia dolce
madre, l’unica che mi è più cara della vita, non voglio marcire
sottoterra. Non voglio che i miei occhi o il mio giovane cuore diventino
polvere. Prega perché venga disposto che, non appena sarò stata
impiccata il mio cuore, i miei reni, i miei occhi, le ossa e qualunque
altra cosa che possa essere trapiantata venga presa dal mio corpo e data
a qualcuno che ne ha bisogno, come un dono. Non voglio che il
destinatario conosca il mio nome, compratemi un mazzo di fiori, oppure
pregate per me. Te lo dico dal profondo del mio cuore che non voglio
avere una tomba dove tu andrai a piangere e a soffrire. Non voglio che
tu ti vesta di nero per me. Fai di tutto per dimenticare i miei giorni
difficili. Dammi al vento perché mi porti via".
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