lunedì 10 marzo 2014

Rassegna stampa


Da La Stampa del 9 marzo 2014

SERRAVALLE. ALL’ASSEMBLEA INDETTA DAI COMITATI

I tecnici dei “No Terzo valico” rilanciano l’allarme amianto


Giampiero Carbone

Troppi interrogativi e contraddizioni sulla questione amianto-Terzo valico. Il protocollo presentato l’8 febbraio a Carrosio, secondo i comitati No Tav, non dà garanzie reali per i cittadini e i lavoratori. È la posizione espressa l’altra sera nell’assemblea svoltasi nell’ex Biblioteca di Serravalle Scrivia, da Francesco De Milato, ingegnere, e Davide Fossati, geologo. «Il Cociv sosteneva che non ci sarebbe stato alcun problema di presenza di amianto, ma i dati delle analisi del progetto definitivo non sono pubblici - hanno detto -. Nel 2012, il sottosegretario Improta, rispondendo a un’interrogazione di Mario Lovelli, aveva fornito “rassicurazioni” sull’amianto, basandosi sulle analisi suddette (considerate insufficienti sin dal 2005 da Regione e Provincia; ndr). Poi, lo scorso anno, la Regione li ha smentiti, ammettendo una presenza del 20% di rocce verdi (potenzialmente contenenti amianto) tra la Bocchetta e Voltaggio e del 50% tra Voltaggio e Arquata Scrivia». Poi è arrivato il più volte annunciato protocollo amianto, per dettare le regole in caso di ritrovamento di rocce amiantifere durante gli scavi: «A Carrosio è emerso che è il Cociv ad avvisare quando c’è amianto e che è un suo geologo a controllare la situazione. Nessuno ha spiegato quanto costa gestire l’amianto in caso di ritrovamento nei 15 chilometri tra il passo della Bocchetta e Arquata. Da Radimero nei primi due lotti verrebbero scavati oltre un milione di metri cubi di smarino, a rischio amianto».De Milato ha inoltre ricordato la questione del Monte Porale, tra Voltaggio e Ronco Scrivia. Nel 2011 la Provincia bloccò un progetto di parco eolico a causa di un’enorme quantità di amianto, fino a 2,5 etti per chilo, il tutto a meno di un chilometro di distanza dal tracciato del tunnel di valico. «L’Arpa - ha spiegato l’ingegnere - ha messo la massima attenzione, cosa che non sta avvenendo per il Terzo valico. Addirittura, la Regione non sapeva nulla della vicenda del Porale e non ne ha tenuto conto nel tavolo del Terzo valico sull’amianto. L’abbiamo avvisata noi e il tecnico non credeva ai dati del verbale della Conferenza dei servizi sul parco eolico».
«E pensare - ha concluso De Milato - che i parlamentari del Pd Borioli e Fornaro un anno fa hanno presentato un disegno di legge contro l’estrazione e l’uso delle rocce verdi, potenzialmente contenenti amianto, ovviamente mai approvato». Serravalle subirà l’impatto del cantiere di Libarna e del deposito di smarino della stessa località (500 mila metri cubi), «l’unica zona verde rimasta sul territorio comunale», ha commentato il consigliere di opposizione Elio Pollero. Dal cantiere partirà lo scavo della galleria di 7 chilometri nella collina a monte del paese, che passerà sotto i centri commerciali. Il Comune vuole che il Cociv costruisca la circonvallazione del paese, attesa da decenni, per farci passare i camion del Terzo valico. «I soldi per questa strada - ha detto De Milato - però non ci sono nel progetto del Tav».

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