giovedì 20 febbraio 2014

RASSEGNA STAMPA

Purtroppo è ancora il Terzo Valico a tenere la ribalta in queste settimane: i lavori avanzano, anche se a livello di procedure amministrative permane lo stato di scarsa chiarezza..

Da La stampa del 19 febbraio 2014

VOLTAGGIO. ARPA E REGIONE NON CHIARISCONO

Terzo valico, il “giallo” del protocollo amianto Approvato? Non si sa


L’atto provvisorio in base al quale il consorzio Cociv ha avviato i lavori

Nessuna risposta dell’Arpa e della Regione sull’esistenza di un documento di approvazione del cosiddetto protocollo amianto «provvisorio» del Terzo valico, che Cociv starebbe applicando nelle operazioni di scavo a Voltaggio. A gennaio, l’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, aveva dichiarato: «Il protocollo non è ancora stato approvato, per questo non è ancora stato applicato nel cantiere di Voltaggio. L’ok arriverà a breve dall’Osservatorio ambientale del Ministero dell’Ambiente». Cociv, il consorzio di aziende a cui lo Stato ha assegnato la costruzione del Terzo valico, aveva replicato che in Val Lemme viene applicato un protocollo provvisorio. Finora, però, nessuno ha saputo indicare l’atto con il quale il protocollo «provvisorio» è stato approvato e da chi. Così la domanda rivolta all’Arpa è stata se il protocollo amianto «provvisorio» che Cociv sostiene di mettere in pratica a Voltaggio, risulta essere stato approvato con un atto specifico e da quale ente. E anche se l’Arpa conferma quanto dichiarato a gennaio, cioè che a Voltaggio non si applica alcun protocollo amianto poiché deve ancora essere approvato. Dall’agenzia hanno risposto: «In merito al protocollo amianto Arpa dà il supporto tecnico scientifico alla Regione che ha il compito di inoltrare, previa verifica, il protocollo all’Osservatorio Ambientale e al Ministero competente. Pertanto per informazioni su atti e iter amministrativo è necessario rivolgersi a Direzione Trasporti della Regione».
Nessun chiarimento neppure dalla Regione. Alla Direzione indicata dall’Arpa abbiamo chiesto, tra l’altro, se nella redazione del protocollo è stata tenuto in considerazione quanto emerso alla fine del 2011 nella conferenza dei servizi sul progetto di parco eolico del monte Porale (tra Voltaggio e Ronco Scrivia) proposto da Enel Green Power, cioè una presenza di amianto (in superficie) pari a 250 gr ogni kg di roccia in vari campionamenti. Inoltre, per quale motivo sono stati necessari così tanti mesi per arrivare a questo protocollo, cosa succede se vengono rilevate quantità di amianto oltre il limite previsto e se gli operai devono indossare un abbigliamento adeguato a prescindere dalla rilevazione dell’amianto, visto che il rischio sulla carta esiste. Infine, se esiste un atto con il quale un ente (ministero o Regione) abbia approvato il protocollo «provvisorio». Dalla Direzione Trasporti hanno però preferito non rispondere. Il 25 febbraio, a Torino, è in programma la seduta dell’Osservatorio ambientale nella quale l’ultima versione del protocollo amianto sarà illustrata. L’odg non parla di approvazione.
[g. c.]

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