lunedì 7 dicembre 2015

Uno sguardo al passato




Trascorsi pochi mesi dalle alluvioni del Po e del Tanaro, il 7 marzo 1995 la Regione, dopo un lungo e travagliato iter, approvava il PTO del Po (Progetto Territoriale Operativo "Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del Po") che individuava su tutto il corso del Po piemontese, e su una fascia più ampia di quella interessata dal Parco, le aree di prevalente interesse naturalistico, quelle di prevalente interesse agricolo, quelle urbanizzate, quelle in cui realizzare interventi di recupero ambientale con specifici progetti. Il PTO introduceva il concetto di "fascia di pertinenza fluviale" restituendo importanza fondamentale alle aree di espansione delle acque di piena e interpretando quindi i contenuti della legge 183/89 la cui filosofia era quella di realizzare il governo delle acque attraverso norme, incentivi, interventi di uso del territorio. Era quindi uno strumento che in qualche modo anticipava di un anno i vincoli sull'uso del suolo più esposto alle piene del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (adottato dall'Autorità di Bacino nel Dicembre 1997 e poi confluito nel PAI - Piano di Assetto Idrigeologico).

Dopo l'intervento del Prof. Marchetti sulle alluvioni nel Piacentino, inserito nel blog lo scorso 3 novembre, riportiamo di seguito l'articolo del Prof. Ing. Giuliano Cannata (che aveva collaborato alla stesura del PTO) tratto da L'Informafiume dell'ottobre 1995 e ripreso da Piemonte Parchi sul n. 65 del febbraio 1996.



 

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