domenica 11 giugno 2017

LA MONTAGNA SENZA MOTORI: LA BUONA SCELTA DELL'UNIONE DEI COMUNI DELLA VALLE MAIRA

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Alta Val Maira

L'Unione dei Comuni della Valle Maira ha recentemente deliberato di contrastare l'utilizzo dei mezzi motorizzati su strade di montagna e sentieri. Dopo aver detto no all'eliski ed alle motoslitte ed a seguito dell'iniziativa del comune di Balme (alla cui delibera si ispira) la Valle Maira cerca di frenare i motori anche nel periodo estivo. Ora tocca ai sindaci ed ai comuni emanare ordinanze e  i provvedimenti necessari a fermare moto e fuoristrada.
Ci uniamo a Cipra, che ha emanato il comunicato sotto riportato, e con piacere diffondiamo la notizia nella speranza che l'esempio della Valle Maira serva anche per altre realtà non solo di montagna. I nostri paesini della Val Lemme acquisterebbero una maggiore vivibilità con i centri storici sgomberi dalle macchine e sentieri preservati da fuoristrada e motocross. Occorre un cambio di mentalità ma siamo sicuri che prima o poi anche qui accadrà.

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Comunicato Stampa di CIPRA Italia

Valle Maira senza motori: l’iniziativa dell’Unione di Comuni va nella direzione giusta

CIPRA Italia, il comitato nazionale della Commissione Internazionale per la protezione delle Alpi - CIPRA, apprezza l’iniziativa dell’Unione di Comuni della Valle Maira di contrastare la frequentazione turistica motorizzata della valle ed incoraggia i comuni ad adottare le misure necessarie per garantire una fruizione turistica sostenibile di un territorio unico nel suo genere.
Ambienti di pregio paesaggistico e naturalistico, luoghi unici come l’altipiano della Gardetta classificato come Patrimonio Geologico italiano con il suo reticolo di strade ex militari, antichi percorsi come la Strada dei Cannoni tra
Valle Maira e Varaita, sentieri storici che collegano le borgate occitane non meritano di essere presi d’assalto da moto, quad, e veicoli fuoristrada. Per la loro integrità ambientale e paesaggistica, ma anche per non compromettere una fruizione turistica da parte di escursionisti, ciclisti, soprattutto stranieri, che hanno fatto della Valle Maira una delle mete più ambite a livello alpino, con ricadute economiche significative per le attività commerciali della valle.
La Valle Maira è riuscita finora a non banalizzare il proprio territorio evitando di farne una sorta di lunapark invernale per motoslitte ed eliski. La stessa cosa auspichiamo possa avvenire per la montagna estiva. Il paesaggio naturale e culturale, la vasta rete di sentieri e di antiche strade sterrate in alta montagna, gli itinerari tra le borgate percorribili per gran parte dell’anno, uniti alla qualità dell’accoglienza che gli operatori hanno saputo sviluppare possono continuare a costituire l’asse attorno al quale far vivere la valle. Ciò a condizione di essere determinati nel contrastare ogni forma di fruizione turistica motorizzata, sia in inverno che in estate, del tutto inadeguata ad un territorio così sensibile.


Torino, 15 maggio 2017

CIPRA Italia Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi
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