Per correggere queste pratiche
scorrette e pericolose, proponendo invece esempi corretti di potatura,
il Circolo Legambiente Valtriversa ed il Circolo Gaia Legambiente di
Asti, in collaborazione con l’Osservatorio del Paesaggio per il
Monferrato e l’astigiano, con il patrocinio dell’Ordine dei
Dottori agronomi e forestali del Piemonte, organizza per venerdì
17 marzo 2017 – con inizio alle ore 21 - a Villafranca d’Asti, presso
la sala “Renato Bordone”, un momento di studio sulla potatura e
gestione degli alberi ornamentali.
Interverranno il Prof. Marco Devecchi, docente di «Parchi e Giardini»
del Corso di Laurea in “Scienze e Tecnologie agrarie” e Coordinatore
per l’Università di Torino del Corso di Laurea Magistrale interateneo
In “Progettazione delle aree verdi e del paesaggio” e il Dott.
Massimo Tirone, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e
Forestali della Provincia di Torino, nonche’ consulente del Tribunale.
L’obiettivo della serata è illustrare le regole
generali da seguire, i principali errori da evitare nella potatura
degli alberi ornamentali e le responsabilità degli Amministratori;
verrà in particolare illustrato il caso-scuola dell’alberata storica
presente sulla ex statale 10 (Padana Inferiore) nel tratto in provincia
di Asti.
La serata è aperta a chiunque interessato al
tema: sindaci, assessori, professionisti, cittadini; verrà assicurato
ampio spazio alle domande del pubblico presente in sala.
La partecipazione al convegno dà diritto al riconoscimento di nr.
0,25 CFP SDAF15 per la categoria dei Dottori Agronomi e Dottori
Forestali/Rif Reg.CONAF 3/2013
Tra
le numerose voci che si sono fatte sentire negli ultimi anni sul tema,
riportiamo quanto scriveva Tiziano Fratus su La stampa del 10 aprile
2015: “Sempre più spesso ci troviamo di fronte a filari
capitozzati, alberate spennate e scheletriche come le gambe dei
quadrupedi de La tentazione di Sant’Antonio di Salvador Dalì. Fughe
prospettiche fatte di segmenti spinti verso il cielo, un cielo che
piange – e per fortuna non capiamo quanto – per l’ennesimo scempio
alimentato da un mercato dove tanti soggetti si combattono a forza di
ribassi, sconti e spesso incoscienza. Gli alberi non vanno potati ogni
due o tre anni. Gli alberi vanno sempre alleggeriti laddove è
strettamente necessario, si rimuove il secco laddove si è andato a
raccogliere, ma non c’è affatto bisogno di “spelare vivi “ questi
nostri compagni di convivenza. Non sono alberi da frutto. Si
capitozzano, si spolpano le chiome, si predano come a voler dire agli
assessori quanto lavoro sia stato fatto. La potatura severa o
esagerata accelera i ritmi di crescita degli alberi che tentano di
recuperare, creando chioma fragile in poco tempo, fatto che alimenta a
sua volta nuove e ravvicinate potature.”
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