giovedì 23 febbraio 2017

#FUORIDALTUNNEL - SAREBBE STATO SEMPLICEMENTE PIÙ CORRETTO, GIUSTO E ECONOMICO NON FARE IL TERZO VALICO


Ai 6 miliardi e 200 milioni di soldi pubblici che ci verrà a costare quest'opera utile solo per chi ci guadagna sopra, dobbiamo anche aggiungere i costi della giustizia e il tempo che i giudici dovranno impiegare per sbrogliare la matassa . Quando la Politica smetterà di sperperare i nostri soldi e inizierà a pensare a noi cittadini?

Dalla Stampa del 21 febbraio 2017

Roma, chiusa l’inchiesta “Tangenti Grandi Opere”: per 38 persone accusa di concorso in corruzione


Concorso in corruzione. Questa l’accusa per l’imprenditore Giandomenico Monorchio (figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato Andrea) al quale la procura di Roma ha notificato la chiusura delle indagini, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio. La stessa comunicazione è arrivata ad altri 37 soggetti, tra persone fisiche e società (in particolare Grandi Opere Italiane srl, Ciprini costruzioni spa, Pisamover spa, Consorzio Cociv, Reggio Calabria Scilla Scpa).  
I REATI CONTESTATI  
Il procuratore aggiunto Michele Prestipino e il pm Giuseppe Cascini contestano agli indagati i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione in merito agli appalti per la realizzazione della tratta Tav «Av./A.C Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi» (Alta Velocità Milano-Genova), del 6° Macrolotto dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della People Mover di Pisa.  
GLI INDAGATI  
Tra gli indagati su cui la procura ha chiuso l’indagine figura l’ingegner Giampiero De Michelis, considerato il «promotore e organizzatore» della banda insieme all’imprenditore calabrese Domenico Gallo. Era lui che, incaricato della direzione dei lavori dal «contraente generale», svolgeva compiacenti controlli di qualità e rilasciava certificati dove si affermava il falso, ottenendo come contropartita «commesse per beni e servizi» fatturati a ditte riferibili a parenti o amici.  
LEGGI ANCHE: corruzione per gli appalti della Tav, Monorchio resta in carcere  
L’INCHIESTA AMALGAMA  
L’inchiesta, denominata «Amalgama» (per simboleggiare i legami stretti), fotografa un patto criminale: Giampiero De Michelis riceveva forniture di beni o servizi in favore di società riconducibili a lui o all’imprenditore calabrese Domenico Gallo da parte delle ditte incaricate dal General Contractor di costruire opere pubbliche come la tratta ferroviaria di alta velocità Milano-Genova o l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. In cambio De Michelis, come direttore dei lavori, e nonostante la veste di pubblico ufficiale, chiudeva un occhio o tutti e due, quando bisognava vigilare sulla qualità dei materiali impiegati o sul rispetto delle consegne. È così che nei cantieri arrivavano betoniere in cui il «cemento sembra colla» .  
IL COCIV  
I funzionari della Cociv, il consorzio di imprese che sta realizzando la Tav, si sono trovati più di una volta ad affrontare il problema del calcestruzzo della Breakout srl (società riconducibile a De Michelis e Gallo), la cui «iniziale fornitura era acqua mentre la seconda non scendeva nemmeno dalla canalina».  LEGGI TUTTO


Lo stesso Cociv lancia questo avvertimento:

Inchiesta Terzo Valico, chiuse le indagini. Cociv: "No a millantatori, siamo parte lesa"


giovedì 23 febbraio 2017


Inchiesta Terzo Valico, chiuse le indagini. Cociv:


GENOVA - Rischiano di finire sotto processo le 38 tra persone fisiche e società, tra cui l'imprenditore Giandomenico Monorchio (figlio dell'ex ragioniere generale dello Stato, Andrea), per le quali la Procura di Roma ha chiuso l'inchiesta, atto che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio.
Si tratta del procedimento che coinvolge anche le società Grandi Opere Italiane srl, Ciprini costruzioni spa, Pisamover spa, Consorzio Cociv, Reggio Calabria Scilla Scpa. Il procuratore aggiunto Michele Prestipino e il pm Giuseppe Cascini contestano agli indagati i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e tentata estorsione in merito agli appalti per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, del 6° Macrolotto dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della People Mover di Pisa.
Dal canto suo Cociv, General Contractor per la progettazione e realizzazione del Terzo Valico dell'Alta Velocità ferroviaria, "si riserva ogni iniziativa legale nei confronti di chi strumentalizza parziali dichiarazioni di millantatori, senza alcun fondamento, come provano le valutazioni dei tecnici del Consorzio, delle Autorità e di terzi indipendenti", si legge in una nota.

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