Ricordiamo che in Italia l'aspettativa di vita sana si è drasticamente ridotta dal 2004, con una preoccupante inversione di tendenza in particolare per le donne
Aspettativa di vita SANA fonte Eurostat
Anno
2004 71 anni
2005 67,8 anni
2006 64,7 anni
2007 62,6 anni
2008 61,8 anni
2009 62,6 anni
2011 62,7 anni
2012 61,5 anni
2013 60,9 anni
2004 71 anni
2005 67,8 anni
2006 64,7 anni
2007 62,6 anni
2008 61,8 anni
2009 62,6 anni
2011 62,7 anni
2012 61,5 anni
2013 60,9 anni
Rete nazionale dei registri tumori: tra mancanza di decreti attuativi e il nodo privacy, i motivi di un’incompiuta
SOCIETÀ
Non esiste al momento un regolamento nazionale sull’accesso ai dati sensibili dei pazienti ai fini dell’indagine. Gli epidemiologi incaricati di raccogliere le informazioni sanitarie dei malati di cancro si arrangiano alla bell’e meglio per aggirare l’ostacolo. E nella maggior parte dei casi - ogni volta che devono attingere ai flussi informativi extraregionali - sono costretti a violare il codice della privacy. Da Nord a Sud, i racconti dei medici costretti a sotterfugi pur di mantenere in vita un progetto di fondamentale importanza
I registri dei tumori in Italia sono intrappolati in una palude burocratica. Tanto che oggi alcuni medici, per la troppa fatica nel compilarli, minacciano di chiuderli. Nati a partire dalla fine degli anni Ottanta, cresciuti all’ombra della legge statuale per oltre trent’anni, è solo nel 2012 con il decreto Crescita 2.0 (dl 179/2012 convertito con legge 221/2012) che viene istituita per la prima volta la rete nazionale dei registri tumori. Un progetto però che, a distanza di quattro anni, resta ancora lettera morta. Mancano infatti le norme attuative indispensabili per dare corpo a questi registri. Il problema più urgente riguarda la privacy. Non esiste al momento un regolamento nazionale sull’accesso ai dati sensibili dei pazienti ai fini dell’indagine. Gli epidemiologi incaricati di raccogliere le informazioni sanitarie dei malati di cancro si arrangiano alla bell’e meglio per aggirare l’ostacolo. E nella maggior parte dei casi – ogni volta che devono attingere ai flussi informativi extraregionali – sono costretti a violare il codice della privacy. LEGGI TUTTO
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