Emerge ancora una volta l'inadeguatezza culturale dell'attuale classe politica nella gestione del territorio, sia dal punto di vista infrastrutturale che della sua tutela. Le scelte politiche di perseverare in uno sviluppo economico che sacrifica l'interesse pubblico, l'etica e l'Ambiente per soddisfare il mero desiderio di arricchimento di poche persone, alimentano gli appetiti delle consorterie mafiose che nei cantieri delle opere inutili, dove minori sono i controlli proprio a causa del disinteresse che suscita la loro realizzazione, trovano un'occasione agevole per essere soddisfatti. Il vuoto istituzionale è molto pericoloso e ci duole verificare che, a tutt'oggi, ci risulta che le amministrazioni piemontesi non abbiano dato un segnale di presenza ai cittadini del basso Piemonte (vorremmo essere smentiti)
http://circololegambientevallemme.blogspot.it/2016/07/inchiesta-alchemia-il-silenzio-delle.html
Dal sito di AlessandriaNews:
Operazione Alchemia, quanti novesi nelle intercettazioni
"Ma sti
pezzi di merda a me non mi danno neanche una mano!" si lamenta così
Francesco Sofio al telefono con lo zio Orlando in una intercettazione diffusa
dalla direzione antimafia di Reggio Calabria. Il riferimento è agli esponenti
locali del centro destra, e risale probabilmente alle scorse elezioni comunali,
quando l'ex consigliere si era candidato a Sindaco di Novi Ligure
NOVI
LIGURE - "Ma sti pezzi di merda a me non mi danno neanche una mano!" si lamenta così Francesco Sofio al telefono con lo zio Orlando in una intercettazione diffusa dalla direzione antimafia di Reggio Calabria. Il riferimento è agli esponenti locali del centro destra, e risale probabilmente alle scorse elezioni comunali, quando l'ex consigliere si era candidato a Sindaco di Novi Ligure. Molti i nomi noti ai novesi che saltano fuori nell'inchiesta: dall'ex senatore Gianfranco Chessa (foto), ad alcuni nomi riconducibili ad esponenti locali del centro destra.
Nell'ordinanza del tribunale di Reggio Calabria il nome di Sofio Orlando compare centinaia di volte, e viene identificato come “accompagnatore ufficiale” dei boss a Roma, referente piemontese della 'ndragheta cittanovese, gestore di fatto di imprese riconducibili alla stessa e infine addetto a “mantenere rapporti con esponenti politici cui garantiva sostengo elettorale in cambio di assegnazione di lavori ad aziende riconducibili a famiglie mafiose” e in particolare con “l'ex Senatore Gianfranco Chessa”.
Il politico novese ha prontamente smentito qualsiasi relazione con il Sofio, e si è detto stupito del veder comparire il suo nome. L'ex senatore ha dichiarato di non incontrare il Sofio da decenni, ma le sue parole sembrano essere smentite dalle intercettazioni ambientali che sono state eseguite dagli investigatori e che documentano viaggi in auto, alla volta di Vercelli, del politico novese in compagnia del Sofio.
Nel 2011 le microspie messe dalla Dia sulla macchina di Sofio registrano i colloqui avvenuti durante il viaggio tra Novi e Vercelli tra Orlando Sofio e l'ex senatore Chessa. In particolare, a interessarli è la situazione politica novese: i due progettano l'organizzazione a Novi di una “festa dei calabresi” al fine di cercare consensi elettorali, mentre si recano a Vercelli per un incontro organizzato da Chessa con un non meglio precisato “ingegnere”.
In una telefonata diffusa, Orlando Sofio (ora in carcere) annuncia al nipote di aver avviato al costituzione del movimento “Si Tav” in opposizione al più noto movimento No Tav. LEGGI TUTTO
Approfondimenti:
http://notavterzovalico.info/2016/07/25/chessa-e-la-destra-novese-a-braccetto-con-la-ndrangheta-le-intercettazioni-shock/
http://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=28449
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