DAL SITO DE LA STAMPA
“Esposito favorì imprese per gli appalti della Tav”
Imputato nel processo San Michele fa i nomi dell’ex direttore
generale di Ltf, Marco Rettighieri e dell’assessore ai trasporti di
Roma. La replica: “Se sono indagato lo dicano”
Stefano Esposito (a destra) a una manifestazione a favore della Torino-Lione al Lingotto
L’imprenditore valsusino Ferdinando Lazzaro, imputato nel
processo «San Michele», dal nome dell’operazione dei carabinieri sulle
presunte infiltrazioni di ’ndrangheta in Piemonte, era riuscito a fare
«intervenire in suo favore personalità politiche e quadri della
committente Ltf» nell’ambito delle iniziative messe in atto per
partecipare ai lavoro della Torino-Lione. È quanto si ricava da un
rapporto dei carabinieri del Ros presente negli atti dell’inchiesta.
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DAL SITO DE IL FATTO QUOTIDIANO
Tav, “aderenze politiche” di imprenditore coinvolto in processo per mafia. “Per lui interventi del senatore Esposito”
Giustizia & Impunità
L'informativa del Ros del
carabinieri, agli atti dell'indagine San Michele sulla 'ndrangheta in
Piemonte, cita il parlamentare Pd ora assessore a Roma, l'ex anti-tav
Ferrentino e il capo dell'Osservatorio sull'opera Paolo Foietta. Al
centro, il patron della fallita Italcoge, Ferdinando Lazzaro, che in
passato aveva denunciato intimidazioni sui cantieri. Ora è imputato
nello stesso dibattimento per sversamenti illeciti
Minacciato e fallito, nel momento di difficoltà l’imprenditore Ferdinando Lazzaro sapeva cosa fare: chiamava i politici Pd e gli amministratori favorevoli alla Tav Torino-Lione
e chiedeva loro aiuto. Si tratta del senatore Stefano Esposito, ora
assessore ai Trasporti al Comune di Roma. Nonché autore del libro “Sì
Tav” insieme a un altro politico dem citato nell’informativa, l’ex
dirigente della Provincia di Torino Paolo Foietta, ora commissario del governo e capo dell’Osservatorio sulla Torino-Lione.
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