martedì 1 novembre 2016

CONSUMATORI, NON PIÚ CITTADINI: LO STORY-TELLING INTORNO AL TERZO VALICO, ORA TUNNEL DEI GIOVI

Ogni volta che vi trovate dalla parte della maggioranza, è il momento di fermarsi a riflettere.
(Mark Twain)

L’unica cosa che non rispetta le regole della maggioranza è la coscienza di una persona.
(Harper Lee)

Se un milione di persone dice una cosa stupida, la cosa non cessa di essere stupida.
(Anatole France)


Si chiama Spin selling e un esempio lo abbiamo avuto sabato scorso ad Alessandria: un'agenzia di comunicazione invita i consumatori a individuare una situazione di bisogno, a focalizzare i problemi ad essa collegati e le implicazioni che ne seguono e li invita a elaborare idee e suggerimenti per "creare" un'immagine positiva a un prodotto, ritenuto idoneo a soddisfare il proprio bisogno.
Semplificando, le attuali strategie di marketing servono a questo: si inventa intorno al bene di consumo una storia, si fa in modo che i consumatori percepiscano il prodotto positivamente e siano disposti ad acquistarlo, coinvolgendoli nella formulazione del messaggio pubblicitario e nella campagna promozionale del prodotto stesso.
Questo tipo di marketing si applica ai beni di consumo ma anche ai messaggi politici (spin doctoring): le ideologie non esistono più e infatti gli ex cittadini, ora consumatTori, come vengono definiti da queste  tecniche di content marketing, sono influenzati  dal cosí detto story-telling management  .
Ci si spinge fino a modellare il pensiero delle persone facendo uso della neuroscienza al fine di far leva sull'inconscio dei consumatori (es. http://www.nielsen.com/it/it/solutions/measurement/consumer-neuroscience.html)

Purtroppo non esistiamo più come cittadini: anni di televisione e di messaggi pubblicitari veicolati quotidianamente hanno fatto un ottimo lavoro in questo senso. 
Siamo solo consumatori: abbiamo addormentato la nostra coscienza e non percepiamo la realtà che ci circonda, non esercitiamo più la nostra capacità di pensiero critico ma ci affidiamo a chi pensa per noi, non abbiamo più il buon senso che reggeva le scelte anche di chi non era istruito ma affrontava le difficoltà quotidiane con l'approccio del buon padre di famiglia, come si usa dire in linguaggio giuridico. 


Ora siamo nelle mani di agenti pubblicitari che manipolano il nostro pensiero. Nel caso del Terzo Valico, o Tunnel dei Giovi (poco importa: sempre inutile resta) hanno impacchettato un prodotto che devono venderci a tutti i costi e l'evidenza più grave è che sono proprio coloro che dovrebbero tutelarci da queste manipolazioni, vale a dire gli Amministratori pubblici (Sindaci, assessori e consiglieri) che, anziché usare la loro testa e la loro capacità di discernimento per tutelare l'interesse generale e il bene comune, partecipano con orgoglio a queste strategie di mercato. 
Peccato peró che in ballo ci sia la nostra salute, il nostro territorio e i nostri soldi.

È stata più volte ribadita, spiegata e analizzata da tutti coloro che ancora si sentono cittadini, ancora usano il loro cervello e ancora riflettono sulle conseguenze di determinate scelte politiche, quale sia l'inopportunità oltreché la  pericolosità del progetto in questione:  ribadiamo il nostro convincimento e continueremo a opporci al Terzo Valico e a tutte le opere inutili.



Approfondimenti:
  
Rifiuti, cemento e grandi opere: le radici delle ecomafie al Nord

LEGAMBIENTE:" UN ELEFANTE BIANCO SI AGGIRA NEI CANTIERI DELLE GRANDI OPERE"

 Il mondo di RFI e quello reale

L'art des grands projets inutiles

Alcune note sul Terzo Valico 

Le grandi opere contro le piccole opere 

Le grandi opere che soffocano l'Italia

Nessun commento:

Posta un commento