A un mese di distanza proviamo ad approfondire due eventi che hanno interessato la parte ovest della Germania nei quali gli interventi dell’uomo hanno contribuito ad amplificare gli effetti delle forti piogge sulle zone antropizzate.
Ci viene in
aiuto Google Earth che consente di visualizzare e orientare immagini
satellitari storiche del territorio e di misurare distanze e aree.
La prima
riguarda il fiume Inde che è lungo 64 km
(l’Orba, per fare un esempio, è lunga 73 km). Nel tratto tra le città di Inden e Jülich è stato deviato nel 2005 per far
posto all’ampliamento di una miniera di carbone a cielo aperto.
Il percorso dell’Inde che scorre in direzione nord. Anno 2000
La miniera in fase di sfruttamento e il nuovo alveo
artificiale in costruzione dell’Inde
Nell’immagine del 2007 il fiume scorre nel nuovo alveo
artificiale realizzato intorno allo scavo della miniera che avanza verso ovest.
Il 15 luglio 2021 l’Inde, ingrossato dalle piogge,
riprende il suo vecchio corso.
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Il secondo
esempio riguarda il fiume Erft nei pressi di Blessem, a circa metà del suo
corso di 103 km.
Una foto
diffusa in rete mostrava in basso una voragine a ridosso degli edifici:
La voragine aperta a nord dell’abitato di Blessem che ha
causato il crollo di alcune case.
Molti si saranno chiesti come ciò sia stato possibile.
Per capire la causa del fenomeno basta inquadrare la città di Blessem e ruotare la vista dell’angolo indicato in alto a destra per scoprire che nella zona era presente una grande cava di ghiaia a nord dell’abitato e che l’alveo dell’Erft appare canalizzato e largo soli 27 metri da argine ad argine.
Le acque della piena fuoriuscite dall’alveo dell’Erft (frecce azzurre) hanno invaso l’abitato e successivamente hanno raggiunto la cava scavando il terreno e ampliando la depressione a ritroso verso l’abitato e il campo coltivato, come indicato nell’immagine che segue.
Inondazione dell’abitato di Blessem e della cava con
conseguente erosione del terreno.
https://www.geoscape.it
Appare quindi evidente l’interferenza delle attività umane in particolare nelle zone adiacenti ai fiumi in assenza di adeguata pianificazione. La formazione di alluvial gully nella bassa valle Orba durante un evento di piena è documentata in un recente studio consultabile in rete sul sito https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/17445647.2020.186670
Processi erosivi in alveo
Un’altra
forma di “erosione regressiva” si manifesta
nei fiumi anche a seguito delle escavazioni. Qui l’erosione è diluita nel tempo
e dipende dalla frequenza e dall’energia delle piene che si verificano dopo
l’escavazione. L’erosione, che avviene a monte e a valle del tratto scavato, come
mostrano gli schemi che seguono, può compromettere la stabilità dei ponti e
delle difese di sponda (quelle utili).
Profilo longitudinale di un fiume
Profilo longitudinale di un fiume modificato da
escavazioni
Modifiche del profilo longitudinale dovute alle piene. Abbassamento dell’alveo su un tratto
più lungo di quello scavato.
https://adbpo.gov.it/ Esempi di ponti scalzati alla base delle pile
a seguito dell’abbassamento dell’alveo
Per questa
ragione gli interventi sui fiumi che comportano asportazione di sedimenti
(sabbia, ghiaia, ciottoli) richiedono una attenta verifica per accertarne
l’effettiva necessità. Purtroppo basilari regole dettate dalla geomorfologia
fluviale, sconosciute alla quasi totalità dei cittadini, sono considerate da
troppi politici e amministratori pubblici fastidiosi impedimenti burocratici da
eliminare.
Pubblicazioni sull'argomento:
http://www.accademialigurediscienzeelettere.it/wp-content/uploads/2021/07/Atti-Accademia-Ligure-serie-VII-vol-II-2020.pdf Andrea Mandarino - I Fiumi italiani e le calamità artificiali – pag. 35
https://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2005/08/03/NP4PO_NP404.html
http://aldopiombino.blogspot.com/2020/10/no-cavare-le-ghiaie-dai-fiumi-non-e-un.html
https://www.cirf.org/wp-content/uploads/2021/03/dove-vanno-i-sedimenti-bizzi.pdf
Luino (2019) L’uomo e i corsi d’acqua: una convivenza che è
diventata difficile fra urbanizzazioni intensive, alluvioni, danni e proposte
di legge per rimuovere i sedimenti fluviali Geologia dell’Ambiente 2/2019, 2-9
Rinaldi et al (2005) sediment mining in alluvial channels: physical effects and
management perspectives River Res. Applic. 21: 805–828
Rinaldi e Simon (1998) Bed-level adjustments in the Arno
River, central Italy Geomorphology 22 (1998) 57-71