Sabato 22 aprile giornata internazionale di mobilitazione
per dire stop al consumo di suolo
Giornata della Terra: Legambiente in piazza
per la campagna europea #salvailsuolo
Terzo Valico, vista sul cantiere di Radimero – Comune di Arquata Scrivia
Per la Giornata
della Terra Legambiente si mobilita in tutta Italia per incrementare le
adesioni alla petizione popolare europea People4Soil. Sabato 22 aprile anche
in dieci piazze del Piemonte e della Valle d’Aosta i volontari del cigno verde
raccoglieranno le firme per chiedere all’Unione Europea di introdurre una
legislazione specifica sul suolo, riconoscendolo e tutelandolo come patrimonio
comune. Il traguardo da raggiugere è un milione di firme in tutta Europa entro
il 12 settembre prossimo; 54 mila le firme necessarie per raggiungere il quorum
in Italia.
“Una politica attiva
a difesa del suolo è necessaria sia a livello locale che nazionale e
internazionale. E’ paradossale che la risorsa più preziosa e scarsa sia anche
la meno protetta -dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte
e Valle d’Aosta-. Per questo con la mobilitazione europea People4Soil
vogliamo sollecitare un rapido intervento per sviluppare un quadro legislativo
vincolante per gli Stati membri, che riconosca al suolo lo status di bene
comune proprio come l'aria e l'acqua. Raggiungere questo obiettivo
contribuirebbe, anche su scala locale, allo sviluppo di una politica di
sicurezza e sviluppo economico: suoli sani e ricchi di sostanza organica
consentono produzioni agricole di maggior qualità e più resistenti ai rischi
climatici”.
In Piemonte e
Valle d’Aosta i volontari di Legambiente saranno presenti in 10 piazze per
promuovere la campagna. Durante la mattinata di sabato 22 aprile Legambiente
Asti metterà a dimora 150 piantine presso l’ex poligono di tiro di
Villanova d’Asti e in questa occasione raccoglierà le firme per la campagna. Il
vicino circolo della Valtriversa sarà presente con lo stesso scopo alla
passeggiata tra le colline della Val Versa e della Valmanera che si concluderà
con una merenda nel giardino di via Madre Teresa di Calcutta ad Asti e con i
laboratori organizzati presso la cooperativa agricola Bussola Verde di
Valfenera. Nell’Alessandrino, in Val Lemme, il locale circolo di
Legambiente organizza un dibattito sulle città a dimensione umana, sul cibo di
qualità e le comunità sostenibili con gli interventi del naturalista Antonio
Scatassi e alla naturopata Nevina Traverso; l’appuntamento è per le 16:30 all’ex
Biblioteca di Piazza Carducci a Serravalle Scrivia. Banchetti di raccolta firme
sono previsti nella mattinata di sabato anche a Torino in via Sestriere
in occasione dell'iniziativa Lettori
in Fabbrica e, al pomeriggio, alla
polisportiva Campus di via Pietro Cossa. A Cuneo i volontari di Legambiente
saranno presenti in corso Dante e, a Carmagnola (To), in piazza
Sant’Agostino. Nel pomeriggio di sabato sono inoltre previste iniziative in via
Palestro a Ivrea e nel centro di Settimo Torinese. La petizione
#salvailsuolo si potrà infine firmare anche ad Aosta in via Aubert nel
pomeriggio di sabato.
Per raccontare
l’entità del consumo di suolo in Italia, Legambiente ha raccolto nel dossier
Suolo
minacciato, ancora cemento oltre la crisi, una serie di
storie di “suolo consumato”. Alle storie fanno da cornice i dati dell’Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale. In Italia,
l’urbanizzazione del territorio ha impermeabilizzato o compromesso, fino al
2015, circa 2,11 milioni di ettari: il 7% del territorio nazionale, pari a
circa un sesto della superficie coltivata (SAU). Il dato pro capite, 346
mq/abitante, è in linea con la media degli altri paesi europei. Il tasso di
crescita è leggermente al di sotto di 22.000 ettari all’anno (cioè 60 ettari al
giorno). Negli ultimi due anni si è rilevato un rallentamento che, ove
confermato dalle ulteriori e future rilevazioni, appare del tutto ascrivibile
alle particolari condizioni di crisi congiunturale del settore delle
costruzioni: è troppo presto per affermare che il dato riscontrato nel biennio
2014-2015 (35 ettari/giorno) corrisponda a un cambiamento strutturale. Per
quanto riguarda la ripartizione territoriale, i territori maggiormente
urbanizzati corrispondono al quadrante nord-ovest del Paese (8,6%).
Per il Piemonte
il dito di Legambiente è puntato sull’impatto di grandi opere come il Terzo
Valico dei Giovi, collegamento tra il porto di Genova e l'entroterra padano
annoverato tra le opere strategiche per l'interesse nazionale, sulla base di
previsioni di incremento del traffico portuale che negli anni sono state
smentite nei fatti. La nuova linea si sviluppa complessivamente per 53 km e
interessa 12 comuni delle province di Genova e Alessandria. L'estensione
dell'ingente porzione di suolo occupata dal Terzo Valico è difficilmente
quantificabile. All'area del tracciato bisogna infatti aggiungere quella delle
gallerie di servizio, dei cantieri e campi base a ridosso dei centri abitati,
degli allargamenti delle strade e dei bypass e ponti costruiti ex-novo per
agevolare il passaggio dei camion e quella dei siti in cui verrà stoccato lo
smarino estratto per far spazio ai tunnel. A seguito di una lunga serie di
espropri, queste zone collinari e pianeggianti, una volta ricoperte da orti,
giardini, boschi, rigogliosi prati verdi e cascine sono state deforestate e
sottratte alla società, per un progetto dalla discutibile utilità. Ma sono
tante le vicende di autostrade, ville e insediamenti e centri commerciali
raccontate nel dossier di Legambiente. Né mancano le storie di chi dice “no”, storie
di suoli salvati come quelle, per esempio, del Comune di Rivalta di
Torino. Dopo Lauriano Po, il comune della collina torinese la cui sindaca
Matilde Casa si è meritata il titolo di ‘ambientalista dell’anno’, è la volta del
comune di circa 20.000 abitanti della conurbazione del capoluogo piemontese, per
dire stop al cemento. Qui è stata avviata nel marzo 2015 una variante urbanistica
finalizzata a contenere il consumo di suolo che si sarebbe determinato attuando
il piano regolatore approvato nel 2011. La variante urbanistica si è
concentrata sulla parte di territorio comunale, in sponda destra del Torrente
Sangone, affluente del Po, che presenta ancora ampie zone libere e coltivate,
costellata da cascine anche di origine storica ed in cui si irradia
un’articolata rete di canali irrigui.
La petizione People4Soil può essere firmata anche online su www.salvailsuolo.it
Ufficio
stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta: 011.2215851 – 349.2572806
www.legambientepiemonte.it
– www.facebook.com/legambientepiemontevalledaosta
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