domenica 18 settembre 2016

INCENERITORI E "TERMOVALORIZZATORI" : UN ALTRO PUNTO DI VISTA

Segnaliamo questa riflessione di Federico Valerio, sulle politiche di gestione dei rifiuti, dal suo blog "Scenziato preoccupato".

Termodistruttori:
un nome più appropriato.

Usereste biglietti da 5 euro per alimentare una caldaia?
Se siete sani di mente dubito che lo fareste.

Senza essere degli economisti la vostra chiara percezione è che qualunque carta-moneta in corso, anche se di piccolo taglio, vale molto di più dell'energia termica che si produce bruciandola.

E certamente non vi convincerà chi vi ricorda che la carta moneta è una fonte di energia rinnovabile e la sua termovalorizzazione un modo per contrastare la dipendenza dal petrolio e i cambiamenti climatici.

Bruciare i vostri avanzi ( i rifiuti)  è esattamente la stessa scelta "folle": quella che, in nome di un po' di calore,  "termodistrugge" materiali preziosi, che hanno un valore economico commerciale  e un valore intrinseco, dato dalla complessità della loro struttura chimica: carta e cartone a base di cellulosa e altri zuccheri complessi, scarti biodegradabili a base di proteine, zuccheri, amidi, grassi e polimeri di sintesi (le plastiche) la cui specifica conformazione corrisponde a particolari caratteristiche chimico-fisiche.

La moda indotta dell'usa e getta oscura le nostre menti e non ci fa più vedere il valore che gli oggetti  che non ci servono più ancora hanno.

E non si tratta di valutazioni di tipo sentimentale: una tonnellata di oggetti di plastica usati, ben differenziati,  nel mercato dell'usato, vale alcune  entinaia di euro, molto di più del calore che si può produrre bruciandole.

La stessa cosa per carta e cartone che valgono una novantina di euro per tonnellata.

Se avete dei dubbi andate a vedere il valore del carbone di prima qualità: una tonnellata di antracite la portate a casa con un centinaio  di euro.

E anche con la legna, altrettanto rinnovabile dei rifiuti, non porterete a casa granché: di qualità e perfettamente essiccata ve la portano a casa già tagliata  per un centinaio di euro per tonnellata.

E infine vi rendete conto della gigantesca truffa a vostro danno con questa storia dei termovalorizzatori di quarta o quinta generazione?

Fino a prova contraria voi siete i proprietari dei vostri scarti, li avete pagati, come imballaggi delle vostre merci, con i vostri soldi.

Poi arriva qualcuno, vi fa credere che in tutto il mondo avanzato si fa così, fa diventare di sua proprietà i vostri scarti, ve li fa pagare cari facendovi credere che vuol ricavarne energia e si guarda bene di darvi almeno in cambio quel po' di calorie che riesce a produrre: vi fa pagare l'incenerimento gli incentivi all'incenerimento , il calore che vi porta a casa con il teleriscaldamento, staccandoci dalla rete del gas e vi costringe a comprare nuovi oggetti prodotti a caro prezzo a partire da materie prime sempre più rare.

Ragionate un po' su quanto vi ho raccontato e vedete voi se non sarebbe il caso di ritornare alla nomenclatura antecedente al " lavaggio verde" : TERMODISTRUTTORI di risorse .

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