sabato 10 settembre 2016

10 SETTEMBRE 2016 : INAUGURAZIONE DEL PARCO ETERNOT

Al posto dell'Eternit è nato un Parco!
Ricordiamo che l'ultima vittima del mesotelioma è stato il Presidente dell'AFEVA- Associazione Familiari e Vittime dell'Amianto: Giuseppe Manfredi è morto il 16 agosto 2016.

Dal sito del Circolo Verdeblu - Legambiente Casale Monferrato



Lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato, fondato dall’ingegnere italiano Adolfo Mazza, produceva manufatti in cemento-amianto. Sorto nel 1907 era il più grande d’Europa. Si estendeva su  94000 metri quadrati, di cui 50000 coperti.
Dal 1907 al 1986 le persone occupate erano circa 5000; negli anni ’50 occupava circa 1000 persone, salite a circa 2000 nel ’65 e stabilizzate intorno a 1000 sino agli anni ’80; negli anni successivi il numero di addetti diminuì progressivamente fino alla chiusura avvenuta nel giugno 1986.
L’Eternit ha provocato migliaia di vittime tra gli operai e i cittadini di Casale Monferrato che negli anni in cui lo stabilimento era attivo (cioè fino al 1986) hanno respirato polvere contenente amianto. E, come già sapevano ma non ammettevano i padroni della fabbrica, le fibre di amianto provocano il mesotelioma pleurico. L’Eternit uccide ancora poiché la malattia ha un tempo di latenza di alcuni decenni. Per questo motivo lo svizzero Stephan Schmidheiny sarà nuovamente processato con l’accusa di omicidio volontario continuato e pluriaggravato di 256 persone. Secondo i pm, egli «con coscienza e volontà cagionava la morte di lavoratori operanti, familiari, cittadini residenti, dal giugno 1989 in poi. Condotta ed evento coincidono». Le aggravanti sono i «motivi abietti», cioè la volontà di profitto, e il «mezzo insidioso», cioè l’amianto. Tra le vittime, 66 sono ex dipendenti delle fabbriche di Casale e Cavagnolo. Tutti gli altri sono semplici residenti.
Nel 1996 è iniziato il piano di bonifica territoriale per la deamiantizzazione anche dei siti privati. Nel 2005 è avvenuto l’abbattimento e la la “sarcofagazione” dello stabilimento.
Sabato 10 settembre 2016 l’inagurazione del Parco Eternot sancirà la volontà  e la tenacia dimostrata dai cittadini casalesi in questi ultimi decenni (con il ruolo fondamentale, non dimentichiamolo, dell’AFEVA)
nel cercare di ottenere giustizia per le vittime e i loro familiari;
nel richiedere un forte impegno per la ricerca di cure per i malati di mesotelioma;
nel voler vivere in una città deamiantizzata e impegnata nella costruzione di un futuro ecosostenibile per le nuove generazioni.
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Dal sito di Wired
Nasce il parco EterNot: la rivincita di Casale Monferrato sull’amianto
La lotta contro l’amianto va avanti: là dove c’era Eternit un parco alla memoria e al futuro. Il 17 settembre ne riparleremo al Wired Next Fest con Raffaele Guariniello e Francesco Ghiaccio.
Casale_Monferrato_Parco_Eternot_8_marzo_2014_@cittadinireattiv-960
Casale Monferrato, Parco Eternot, 8 marzo 2014, https://flic.kr/p/LUmGLX

Chiedi trasparenza sull’amianto in Italia.Firma la petizione #AddioAmianto su Change.org

È diventato davvero un posto sicuro, Casale Monferrato. Là, nel quartiere del Ronzone, dove c’era la più grande fabbrica di cemento amianto d’Europa, chiusa nel 1986 e abbattuta nel 2006, causa di morte certa per mesotelioma, il cancro causato dalla fibra killer, di almeno tremila cittadini, oggi c’è un parco, EterNot. Per non dimenticare, ma guardare al futuro, tra piante di davidia involucrata, l’albero dai fiori bianchi come fazzoletti, nel vivaio ideato dall’artista Gea Casolaro, insieme ad un parco giochi, la collina delle donne che capeggiate da Romana Blasotti Pavesi e Daniela Degiovanni hanno spinto e manifestato per la bonifica. LEGGI TUTTO

Ricordiamo anche la petizione
Fermiamo le polveri di Amianto sull'Appennino Ligure!

https://www.change.org/p/fermiamo-le-polveri-di-amianto-sull-appennino-ligure?recruiter=false&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink

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