Pubblichiamo un intervento di Antonello Brunetti
Un pensiero a
personaggi che ci mancano
Giuliano Cannata e Giorgio Assini
Nel giro di poche settimane l’uno dall’altro sono
scomparsi due grandi amici e maestri che mi hanno fatto capire gli aspetti più
profondi dell’ambientalismo e che hanno contribuito a dare una mano a noi
castelnovesi per una impostazione corretta delle norme urbanistiche e per una
gestione
di tutela del paesaggio fluviale.
Giuliano Cannata, docente di
ingegneria idraulica alla Sapienza di Roma e con una visione allora
rivoluzionaria di gestione del territorio e dei fiumi, redasse qui da noi,
negli anni novanta, due progetti. Uno era relativo al percorso alessandrino
della Scrivia. L’altro costituiva un piano regolatore territoriale per il
Comune di Castelnuovo.
Entrambi mettevano in primo piano l’aspetto
naturalistico e come offrire spazio ai torrenti, sicurezza e bellezza alla
campagna. Due piani geniali, accuratissimi e finalizzati a un
rapporto corretto fra Natura e Uomo. Ovviamente finirono nel nulla, soffocati
da politici di miserande vedute e da mille interessi egoistici; addirittura in
alcuni Comuni ne è scomparsa la testimonianza documentaria.
Giorgio Assini, deceduto pochi
giorni fa, nel 1975 fu promotore della messa in tutela della Garzaia di Valenza
poi trasformata nel 1990 nella sede del Parco fluviale del Po alessandrino e
vercellese, di cui fu a lungo presidente. Ci diede consigli e si mosse
parecchio per aiutarci a creare un Parco della Scrivia qui a Castelnuovo,
partendo da una situazione di desertificazione, di appropriazioni di terreni
demaniali, di cave diffuse e di interramento di sostanze nocive. Mi telefonò
quattro anni fa per annunciarmi che, sia pure con un ritardo di vent’anni, la
Regione stava per approvare il primo nucleo di Parco della Scrivia, agganciato
al Parco del Po.
Entrambi sono tornati, in assoluto silenzio e senza
funerali, a far parte della Natura che hanno tanto amata e cercato di
proteggere.
Queste perdite si aggiungono a quelle di due altri
personaggi che ho avuto modo di conoscere e di ascoltare in diverse
occasioni e di ammirarne le forti personalità.
Mi riferisco a Ivan Cecconi e Ferdinando Imposimato (su Trancemedia eu
è possibile assistere a una ventina di interviste di grande spessore fatte a
Imposimato)
Sono stati per noi veri maestri nella
battaglia, che ancora dura, contro sprechi e corruzione, contro grandi opere
inutili e distruttive, e grandi rapine - legalizzate dallo Stato - ai beni
comuni.
Questi maestri hanno lasciato in chi li ha conosciuti
tracce profonde, indelebili, che continueranno a portare i loro frutti. In noi
e in tutti coloro che li hanno apprezzati attraverso le mille battaglie che
nella nostra offesa Italia hanno combattuto.
antonello brunetti
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