"Restiamo qui, per la notte, e a oltranza". Sotto lo striscione "Chiudere i cantieri, fermare il Terzo Valico", una cinquantina di attivisti No Tav-No Terzo Valico ha marciato all’alba verso cantiere di Cravasco, in alta Valpolcevera, fino a bloccarne l’ingresso. E in serata , dopo aver trascorso la giornata sulle sedie di plastica sotto i tendoni, si sono preparati a passare la notte in presidio. Nessun incidente nella giornata, solo un sopralluogo degli uomini della Digos.

"Finchè saremo qui nessuno entrerà più nel cantiere", dice Marco Paini, uno degli attivisti decisi a sbarrare la strada agli operai che arriveranno per il turno pomeridiano. Oltre i cancelli i lavori - quelli per una della gallerie di servizio alla grande opera, il Terzo Valico ferroviario Genova-Tortona - continuano, ma fuori prende vita il presidio No Tav con striscioni, gazebo e tavoli, perché ci si prepara per i pranzi e le cene. «Per una volta abbiamo sorpreso le forze di polizia - continuano i manifestanti - che di solito circondano in forze le nostre azione. Ora siamo determinati a resistere".
Ci sono famiglie, anziani del territorio, donne (che la scorsa settimana avevano organizzato la marcia delle ‘Grandi mamme contro le grandi opere’). LEGGI TUTTO