DAL SITO DI RADIO BLACKOUT - Radiointervista
Un punto tecnico sulla Tav e sugli espropri per il Terzo valico – Radio Blackout 105.250 FM
http://radioblackout.org/2016/07/un-punto-tecnico-sulla-tav-e-sugli-espropri-per-il-terzo-valico/
DAL SITO DELL'ANSA
Fondi Ue a Porto Genova, no Terzo Valico
L'Italia ha ottenuto i fondi Ue della Connecting Europe Facility per realizzare 15 progetti, tra cui la Lione-Torino e il valico del Brennero, per circa 1,2 mld di euro. LEGGI TUTTO
DAL SITO DI ALESSANDRIANEWS
Espropri Terzo Valico, tocca all’ultimo fortino del movimento
Il 19 luglio sarà un’altra giornata di protesta per i No Tav. Quel giorno, infatti, Cociv ha programmato l’esproprio di un appezzamento di terreno acquistato nel 2013 da 101 attivisti e situato alle porte di Pozzolo Formigaro. Sempre lo stesso giorno è fissato un secondo esproprio, questa volta a Fraconalto
SOCIETÀ - Il 19 luglio sarà un’altra giornata di protesta per i No Tav. Quel giorno, infatti, Cociv ha programmato l’esproprio di un appezzamento di terreno acquistato nel 2013 da 101 attivisti e situato nei pressi della tenuta Giorgetta, alle porte di Pozzolo Formigaro. È l’ultimo “fortino” dei No Tav [nella foto]
"È un terreno – dicono i No Tav – fondamentale per la realizzazione del Terzo Valico, dal momento che dovrà essere tagliato in due dal passaggio della nuova linea ferroviaria".
I 101 proprietari hanno ricevuto, l’altro giorno, le lettera del Cociv con la quale si annuncia l’esproprio che avverrà il prossimo 19 luglio, alle 9.30. "Noi siamo pronti – sottolinea Tino Pronestì, attivista pozzolese – a difendere la nostra proprietà. Se non avverrà l’esproprio entro il 25 luglio l’iter burocratico dovrà ripartire da zero".
Alcuni militanti dei comitati No Tav di Pozzolo e Novi hanno già effettuato lavori di recinzione del terreno
Sempre lo stesso giorno, 19 luglio, è fissato un secondo esproprio, questa volta a Fraconalto. Si tratta, fanno sapere dal comitato novese No Tav, di un appezzamento boschivo di proprietà del titolare dell’agriturismo La Sereta. LEGGI TUTTO
REVISIONE DEL PROGETTO DELL'ALTA VELOCITA' TRA TORINO E LIONE
(MA ALLORA TUTTO QUELLO CHE CI HANNO RACCONTATO IN QUESTI ANNI?)
DAL CONTROSSERVATORIO DELLA VALSUSA
"È un terreno – dicono i No Tav – fondamentale per la realizzazione del Terzo Valico, dal momento che dovrà essere tagliato in due dal passaggio della nuova linea ferroviaria".
I 101 proprietari hanno ricevuto, l’altro giorno, le lettera del Cociv con la quale si annuncia l’esproprio che avverrà il prossimo 19 luglio, alle 9.30. "Noi siamo pronti – sottolinea Tino Pronestì, attivista pozzolese – a difendere la nostra proprietà. Se non avverrà l’esproprio entro il 25 luglio l’iter burocratico dovrà ripartire da zero".
Alcuni militanti dei comitati No Tav di Pozzolo e Novi hanno già effettuato lavori di recinzione del terreno
Sempre lo stesso giorno, 19 luglio, è fissato un secondo esproprio, questa volta a Fraconalto. Si tratta, fanno sapere dal comitato novese No Tav, di un appezzamento boschivo di proprietà del titolare dell’agriturismo La Sereta. LEGGI TUTTO
REVISIONE DEL PROGETTO DELL'ALTA VELOCITA' TRA TORINO E LIONE
(MA ALLORA TUTTO QUELLO CHE CI HANNO RACCONTATO IN QUESTI ANNI?)
Tav, Graziano Delrio: "Stiamo revisionando il progetto: ridotta linea nuova della Torino Lione da 84 a 25 km"
Si riducono i costi del progetto italiano della Torino-Lione. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha annunciato oggi la revisione del progetto, con un taglio delle nuove linee ferroviarie da realizzare da 84 a 25 chilometri. E, soprattutto, un risparmio di 2,6 miliardi di euro rispetto al progetto preliminare del 2011. E' quanto prevede un documento approvato lo scorso 20 giugno dall'Osservatorio per la Torino-Lione presieduto da Paolo Foietta, "che chiude positivamente una discussione avviata già molti anni fa - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino - accelerando e semplificando la realizzazione della linea ad Alta Velocità".
La project review "è il risultato di un anno di lavoro con Rfi e il ministero dei Trasporti - spiega Foietta -, condiviso con tutti i sindaci che fanno parte dell'Osservatorio". A cambiare sono le opere di adduzione al tunnel, che non subisce invece variazioni, quelle cioè necessarie al funzionamento della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. Non più un progetto unitario, ma singoli interventi ordinari, ognuno con la propria progettazione, da realizzare entro il 2030, anno di entrata in esercizio della linea internazionale. LEGGI TUTTO
DAL SITO DI BATIACTU
LGV Lyon-Turin : la ville de Grenoble refuse de financer le projet
Sébastien Chabas, le 19/04/2016
La municipalité EELV de Grenoble (Isère) a voté ce lundi soir son retrait du protocole d'intention du projet de LGV Lyon-Turin qui prévoyait une participation financière de la ville. Un montant de 140 millions d'euros partagé aussi entre le département de l'Isère et la métropole grenobloise.
Rebondissement. Alors que le projet de construction de la LGV Lyon-Turin rentre dans sa dernière ligne droite, la municipalité écologiste et citoyenne de Grenoble (Isère) a voté, lundi 19 avril, dans la soirée, son retrait du protocole d'intention du projet de LGV Lyon-Turin qui prévoyait une participation financière de la Ville. LEGGI TUTTO
DAL CONTROSSERVATORIO DELLA VALSUSA
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Aggiornamenti d'estate
A tre mesi dalla precedente newsletter ecco qualche nuovo spunto per l'estate: ancora sulla sentenza del TPP e sui problemi dal fronte giudiziario.
Vi segnaliamo intanto quattro autorevoli interventi ancora a commento della sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli emessa lo scorso autunno. Risalgono a un paio di mesi fa, li abbiamo pubblicati nelle scorse settimane sul nostro sito e risultano di grande attualità: sono di Sergio Foa professore di diritto amministrativo nell'Università di Torino, Ugo Mattei professore di diritto civile nell'Università di Torino, Livio Pepino presidente del Controsservatorio Valsusa e Gianni Tognoni, segretario del Tribunale Permanente dei Popoli.
E ancora a proposito della sentenza: è in programma per il prossimo autunno una presentazione al Parlamento Europeo. E non sarà certo un appuntamento rituale: le istituzioni europee e in particolare il commissario Laurens Jan Brinkhorst e la Commissione Petizioni sono ritenuti dal TPP tra i responsabili delle violazioni di diritti fondamentali e il parlamento europeo non può non esserne direttamente coinvolto.
Il movimento notav, che ha colto pienamente il valore e la portata della sentenza conta di farsi vedere con le sue bandiere a Strasburgo ricordando quando, nel 2007, aveva consegnato al Parlamento Europeo una petizione sottoscritta da ben 32000 valsusini. Vi terremo informati. Intanto segnaliamo il 6° Forum europeo contro le grandi opere inutili e imposte che si terrà dal 15 al 17 luglio prossimi a Bayonne, nel versante francese dei paesi baschi: sarà, per certi versi, anche una tappa intermedia verso Strasburgo.LEGGI TUTTO
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