Da Barbara e Roberto Pisani:
Martedi 19 luglio giornata di resistenza agli espropri.
Intendono effettuarli alla Sereta, dove serve un terreno boschivo di nostra proprietà per fare una strada ed uno sfiatatoio in corrispondenza del tunnel e a Pozzolo Formigaro dove esiste un terreno che 101 persone hanno acquistato collettivamente per rendere più difficile l'esecuzione dell'esproprio e dove convergeranno la maggior parte dei no tav piemontesi e di fuori.
Esiste una definizione, NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile") per chi si mobilita contro una certa cosa quando viene toccato direttamente in prima persona. Per noi è successo esattamente il contrario: ci siamo opposti a questa opera e mai e poi mai avremmo pensato che sarebbero venuti a coinvolgerci direttamente. Anche noi cercheremo di impedire che tale esproprio avvenga. Si tratta di un atto simbolico e sostanziale, al di là delle implicazioni , con cui vogliamo testimoniare la nostra avversità, sia a quella che hanno chiamato “una presa di possesso temporanea rinnovabile”, sia all'opera in sé.
Ci è stato chiesto perchè.
Questa la risposta.
Da sempre c'è chi in nome del dio denaro ha piegato al proprio interesse chiunque si trovasse davanti ad intralciarlo: intere popolazioni sono state annientate in nome di questa forma di monoteismo, ed intere nazioni sono sorte sulle macerie di altre.
Diciamo che in questi casi ci sono state moltitudini che hanno tratto vantaggio a spese di altre.
In questo caso si tratta di vantaggi di pochi a danno di una moltitudine.
Si dice che questa opera sia di importanza strategica, ma forse non tutti sanno che:
non è vero che si arriverà prima a Milano perchè a Milano non ci si arriva affatto ma si arriva ad uno scalo merci in mezzo alla Pianura Padana in provincia di Alessandria.
Si dice che serve per incrementare il trasporto merci su rotaia, ma da quando sono stati presentati i progetti la necessità di tale incremento è in calo, ed anche se fosse stato vero il contrario, esistono altre linee sottoutilizzate che, con una spesa infinitamente minore, potrebbero essere disponibili.
Inoltre il trasporto su rotaia, quello che serve, quello dei pendolari che tutti i giorni devono andare a scuola e a lavorare, viene pesantemente tagliato.
Ma “ l'Europa lo vuole!” si ripete , come un mantra. Non è vero! Proprio in questo mese la Commissione Europea ha deciso di non stanziare neanche un euro, ribadendo il concetto di quanto sia strategica l'operazione...strategica per chi?
Più di 6 miliardi di euro, provate a immaginarli...provate a immaginare cosa si potrebbe fare con questa cifra pazzesca, sarebbe un esercizio utile; vi forniamo qualche indicazione di chi ci ha già provato:
6 cm di terzo valico: un anno di pensione
100 m 1 anno di libri di testo per 40.000 studenti delle superiori
500 m 7 treni pendolari completi ( 1 locomotiva + 5 carrozze a 2 piani)
1 km 1 anno di tasse universitarie per 100.000 studenti
2,5 km ospedale da 600 posti letto, 18 sale operatorie e 180 ambulatori
2,9 km bonifica dell'ILVA di Taranto
Le nostre montagne hanno subito fin troppi scempi e ora un'altra devastazione è in corso. Noi pensiamo che queste montagne vadano lasciate in pace e, se una vocazione economica ci deve essere, questa deve essere quella di favorire e salvaguardare una piccola agricoltura, da anni abbandonata. Carne e latte di qualità al posto degli allevamenti intensivi e al posto della chiusura della centrale del latte di Genova. Servono tante piccole opere , esattamente il contrario della logica che manda in visibilio i fautori della crescita del traffico merci. Una logica che è una delle cause della chiusura di tante piccole attività sparse sul territorio, e che, in compenso, ci rifornisce di cibi scadenti che arrivano dall'altra parte del mondo. Poi siamo tutti capaci di piangere lacrime di coccodrillo alla prossima alluvione e allora ci ricorderemo per qualche giorno della salvaguardia del territorio e dell'importanza della presenza dell'uomo che con il suo lavoro previene incendi e dissesti idrogeologici.
A quella gente che si dedica a ricavare dalle grandi opere il rilancio della propria economia più che quello che occorre alla collettività, si accompagna la distrazione e la connivenza di troppe persone. L'elenco degli indagati in queste magnifiche opere è più lungo del terzo valico. Le parti politiche impegnate a sostenerli sono una vergogna collettiva.
La notizia del nostro rifiuto di dare vitto e alloggio, nella nostra struttura, a ditte coinvolte nell'impresa ci ha portato il piacere della simpatia di tanti attivisti no-tav, ma, nello stesso tempo, ci ha fatto tristemente constatare come quello che dovrebbe essere normale logica conseguenza risulti un fenomeno raro.
Coloro che si oppongono a tutto ciò, i famosi “terroristi” no tav, rappresentano per noi la parte sana e reattiva di una società senza bussola, ponendosi come anticorpi di un sistema malato.
E smettiamola di chiederci se e quanto serve opporsi ma chiediamoci se è giusto ed agiamo di conseguenza.
Roberto e Barbara della Sereta
E ci chiedono perchè siamo contrari...
APPUNTAMENTI :
a Pozzolo F. (comitati piemontesi e di fuori regione) sul lato sinistro della strada provinciale 211 della Lomellina in direzione Tortona.
a Fraconalto (comitati liguri e “amici” dell'agriturismo) davanti all'Agriturismo La Sereta:
dalle 18 del giorno prima campeggio libero e dalle 7 di mattina, in entrambe le località.
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