mercoledì 5 dicembre 2018

#SAVEPONGO - FIRMA LA PETIZIONE


Cari circoli,
abbiamo una nuova campagna da presentarvi!
Legambiente ha infatti aderito alla campagna europea #NotInMyTank, promossa da una coalizione di associazioni ambientaliste per chiedere all’UE la messa al bando dei carburanti prodotti con olio di palma.
Per farlo, abbiamo lanciato una petizione che vi invitiamo a firmare e a far firmare ai vostri contatti (qui trovate il link alla petizione)

In Italia, la campagna europea #NotInMyTank l’abbiamo rinominata #SAVEPONGO proprio perché il biodiesel prodotto con olio di palma è responsabile della deforestazione delle foreste equatoriali che provoca la morte degli oranghi. Ogni giorno, infatti, 25 oranghi muoiono a causa dell’espansione delle piantagioni di palma da olio.

In Italia il 95% del biodiesel è prodotto con olio di palma (dato Transport&Environment). Inoltre la Penisola è il secondo maggiore produttore di biodiesel da olio di palma in tutta Europa: nel 2017, insieme a Spagna e Paesi Bassi, l’Italia ha raffinato l’83% di questo olio vegetale responsabile della deforestazione e della riduzione di biodiversità.

Vogliamo quindi rivolgere un appello all’Unione Europea per dire ‘basta’ all’olio di palma nei motori diesel e per fermare i sussidi previsti per questa pratica. In Europa, infatti, la battaglia può essere vinta. La nuova legge europea sull'energia verde (direttiva 2018/844), approvata il 30 maggio 2018 dal Parlamento Europeo dopo i difficili negoziati, elimina gradualmente questa pratica, impone alle compagnie petrolifere l’obbligo di dichiarare la presenza di olio di palma e fissa un limite massimo di sussidi ai biocarburanti prodotti dalle colture alimentari. La legge richiede che le colture ‘ad alto rischio’ di deforestazione vengano eliminate entro il 2030. Ma la parola finale spetta alla Commissione Europea che deve emanare un regolamento d’attuazione entro il primo trimestre 2019, prima delle elezioni europee, per poi poter essere approvato entro la fine del 2019.

Vi chiediamo quindi di rilanciare attraverso i vostri canali di comunicazione tradizionale e online, social, ecc. la petizione e di invitare a firmarla: più firme raccoglieremo, più avremo contribuito a salvare una specie che rischia l’estinzione!

Grazie per il vostro importante contributo al successo dell'iniziativa!
Un caro saluto,
Giorgio Zampetti
Direttore generale Legambiente

Legambiente Onlus

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