lunedì 31 dicembre 2018

sabato 29 dicembre 2018

INVERNO A VOLTAGGIO: INIZIATIVE DELL'ENTE AREE PROTETTE DELL'APPENNINO PIEMONTESE


Torna Massimo Angelini! Sabato 12 gennaio ci accompagnerà in un bellissimo viaggio intorno alla Parola. 
E il 9 febbraio accoglieremo Damiano Di Simine e Matilde Casa per come si trasforma il territorio, quanto suolo si consuma e quali conseguenze comporta: stay tuned!






venerdì 28 dicembre 2018

LA CAROVANA DEL GIRO D'ITALIA IN UN'AREA PROTETTA?


Torino, 14 dicembre 2018                                                                            Comunicato stampa

Il percorso della Corsa ciclistica Rosa prevede l’arrivo della tappa Pinerolo-Ceresole Reale al Lago del Serrù, a 2300 metri di quota, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso

Giro d’Italia, Legambiente chiede di spostare il traguardo della 13° tappa a Ceresole Reale per tutelare l’habitat del Gran Paradiso


L’edizione 2019 del Giro d’Italia, presentata alla stampa nelle scorse settimane, prevede per la sua 13° tappa Pinerolo-Ceresole Reale l’arrivo al Lago del Serrù, a 2300 metri di quota, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Una scelta che per il suo possibile impatto sul delicato habitat naturale dell’alta Valle Orco ha suscitato le perplessità delle associazioni ambientaliste, rappresentate nel Consiglio del Parco da Antonio Farina che con una lettera ha portato la questione all’attenzione, tra gli altri, del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

“Ricordiamo che la tappa finale e il circolo mediatico che accompagna la Corsa ciclistica Rosa, dovrebbe da programma occupare un luogo molto più in alto del paese di Ceresole Reale e lontano dalle infrastrutture, tuttora raggiunto solo da una carrozzabile che nelle domeniche estive viene chiusa per stemperare l’afflusso di auto -dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Il frastuono dei motori di auto, camion ed elicotteri, disturberebbe gli animali del parco nel mese di maggio, stagione in cui gli stessi si trovano ancora a bassa quota a causa dell’innevamento e momento critico per gli stambecchi che devono partorire. Chiediamo quindi che il traguardo della tappa del Giro si attesti a Ceresole Reale, ai confini del Parco Nazionale”.

“Legambiente è impegnata da tempo -aggiunge Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente- affinché si realizzi una mobilità meno impattante nelle zone più delicate e di valore delle nostre montagne. Il passaggio del Giro d’Italia in Valle Orco è un momento utile ed importante per tutta l’area e la scelta di fermarsi a Ceresole costituirebbe un messaggio di grande sensibilità verso l’ambiente naturale, dispiace che venga addirittura usata come ricatto per cancellare la tappa stessa”.



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IL MONDO CHE VERRÀ: MI CHIAMO GRETA THUNBERG, HO 15 ANNI E VENGO DALLA SVEZIA...

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo questa riflessione di Antonello Brunetti:


Se per caso vi è sfuggito, questa mattina, sul sito di Repubblica potete vedere e ascoltare l'intervento di Greta Thunberg, la ragazza quindicenne che è diventata punto di riferimento per molti giovani nel mondo. La si conobbe quando dopo tre mesi di protesta davanti al Parlamento svedese, seduta a terra con i suoi volantini e i suoi libri di scuola, per due giorni alla settimana, 24 ore su 24, lanciava il suo invito al Parlamento ad adoperarsi contro la distruzione della terra. Diceva che non poteva ancora votare e che solo così poteva comunicare la sua angoscia per una natura in pericolo,
Il Time la intervistò e la dichiarò un'eroina dei nostri tempi.
Ha potuto fare a Katowice in Polonia, durante il deludente convegno mondiale sulla situazione ambientale, un intervento che mi ha emozionato, esattamente come quando tanto tempo fa ascoltai per la prima volta Guccini cantare "Il vecchio e il bambino".
Potete vedere l'audio su Repubblica o su google indicando Greta Thunberg.Una riflessione opportuna. Fatelo!




Perplessità di un venditore di almanacchi su un anno migliore

Alcuni mi hanno scritto che avevano problemi a vedere il video che ho segnalato nell’ultimo messaggio.Ne approfitto per proporvi a mo’ di riflessione di fine anno una parte dell’intervento, abbinandolo al testo della canzone di Guccini.So di non essere in sintonia con questo clima natalizio… ma tant’è.
È vero che vi sono mille problemi in quest’epoca di vuoto delle intelligenze e ne cito rapidamente due.L’abbandono della Siria da parte degli Usa, (notizia di questa mattina) lasciando i curdi alla mercé di quei massacratori dell’Isis e di Erdogan. Se l’Isis è stata fermata lo dobbiamo in gran parte alla disperata e coraggiosissima lotta di resistenza dei curdi. Sta ora per verificarsi esattamente ciò che avvenne agli armeni un secolo fa.
Silenzio generale in questo clima di vuoto mentale in cui ci si dovrebbe ricordare di un palestinese che dovette migrare in Egitto per sfuggire alla violenza, e che offrì all’umanità amore e non paura-odio, speranza nel trionfo dello spirito e della riflessione e non l’abbrutimento dell’appropriazione sfrenata di beni di consumo.

Mi chiamo Greta Thunberg, ho 15 anni e vengo dalla Svezia".

Inizia così il discorso pronunciato dall'ormai famosa ragazzina svedese all'ultima Conferenza sul Clima, a Katowice in Polonia. Un discorso che dice in modo chiaro e tondo come stanno le cose: non si può ancora rimandare la lotta ai cambiamenti climatici o le nuove generazioni avranno un futuro assai peggiore di quanto possiamo immaginare.
Greta ha parlato in nome di Climate Justice Now, una coalizione di 36 associazioni ambientaliste di mezzo mondo (ma l'Italia non è rappresentata) che lottano contro il global warming.
È probabile che non sia stata Greta a scrivere il discorso che ha pronunciato davanti ai big del mondo. Ma questo non rende il discorso di Greta meno significativo. Per questo, ve lo riporto quasi integralmente.
Mi chiamo Greta Thunberg, ho 15 anni e vengo dalla Svezia. Parlo a nome di Climate Justice Now. Molte persone dicono che la Svezia è solo un piccolo paese e non importa quello che facciamo. Ma ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. E se alcuni bambini possono ottenere titoli di giornale in tutto il mondo, allora immaginate cosa potremmo fare tutti insieme se lo volessimo davvero.Ma per farlo, dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto possa essere scomodo.Parlate solo di una crescita economica eterna perché avete troppa paura di essere impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse cattive idee che ci hanno portato in questo casino, anche quando l'unica cosa sensata da fare è tirare il freno di emergenza. Non siete abbastanza maturi per dire le cose come stanno.
E pesante il fardello che state lasciando a noi bambini.
Non mi interessa essere popolare. Mi interessano la giustizia climatica e un pianeta vivente.La nostra civiltà viene sacrificata per l'opportunità di un numero molto ridotto di persone di continuare ad accumulare enormi somme di denaro. La nostra biosfera viene sacrificata in modo che i ricchi di paesi come il mio possano vivere nel lusso.
Sono le sofferenze dei molti che pagano i lussi dei pochi.Nel 2078 celebrerò il mio 75° compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno "perché non hai fatto nulla mentre c'era ancora tempo per agire".Dite di amare i vostri figli sopra ogni altra cosa, eppure state rubando il loro futuro davanti ai loro stessi occhi.Finché non inizierete a concentrarvi su ciò che deve essere fatto piuttosto che su ciò che è politicamente possibile, non c'è speranza. Non possiamo risolvere questa crisi senza trattarla come una crisi di enormi dimensioni.Dobbiamo trattenere i combustibili fossili nel sottosuolo e dobbiamo concentrarci sull'equità. E se le soluzioni all'interno del sistema sono così impossibili da trovare, allora dovremmo cambiare il sistema stesso.
siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Tanto sappiamo che ci hanno ignorato in passato e ci ignoreranno di nuovo.Ma il tempo sta finendoSiamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento delle condizioni di vita, del clima, del livello dei mari sta arrivando.
Riflettete… Grazie


Il VECCHIO E IL BAMBINO “I Nomadi”Un vecchio e un bambino
si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera; la polvere rossa si alzava lontano e il sole brillava di luce non vera; l'immensa pianura sembrava arrivare fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare e tutto d'intorno non c'era nessuno solo il tetro contorno di torri di fumo i due camminavano, il giorno cadeva, il vecchio parlava e piano piangeva.
Con l'anima assente, con gli occhi bagnati, seguiva il ricordo di miti passati. I vecchi subiscon l'ingiuria degli anni non sanno distinguere
il vero dai sogni. I vecchi non sanno nel loro pensiero distinguer nei sogni il falso dal vero. E il vecchio diceva guardando lontano immagina questo coperto di grano immagina i frutti e immagina i fiori e pensa alle vocie pensa ai colori.
In questa pianura, fin dove si perdecrescevano gli alberi e tutto era verde.Cadeva la pioggia, segnavano i soliil ritmo dell'uomo e delle stagioni".Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,gli occhi guardavano cose mai viste.E poi disse al vecchio con voce sognante:"Mi piaccion le fiabe.
Raccontane altre...".


IL MANDILLO DEI SEMI TORNA A MONTEBRUNO PER LA SUA XVII EDIZIONE! APPUNTAMENTO DOMENICA 20 GENNAIO 2019

Ci scrivono gli organizzatori: 
TORNA IL MANDILLO DEI SEMI
(XVII edizione / dal 2000)

Un anno è passato e i semi sono stati seminati, hanno dato i propri frutti e sono ritornati semi pronti per essere scambiati e seminati.
Ritorniamo a Montebruno (Val Trebbia, a 30 km da Genova), nel chiostro del Santuario di Nostra Signora di Montebruno dove lo scorso anno si sono registrate 2000 presenze con arrivi da tutta Italia. Soffermiamoci a pensare che a fine gennaio, nel paese di Montebruno in una manifestazione dove non circolano soldi sono arrivate tante persone per scambiarsi semi e saperi.

È questa la cultura che ci piace.

Ritroveremo amici e ci scambieremo semi, ritroveremo i custodi che porteranno oltre ai loro semi la loro esperienza e troveremo le novità
di questa edizione.

Questa edizione vedrà l'allestimento dell'esposizione della collezione delle 400 varietà di patate storiche mantenuta da Fabrizio Bottari del
Consorzio della Quarantina e delle antiche varietà riprodotte e custodite dall'Istituto Marsano.

Avremo il piacere di assistere alla presentazione di due libri della casa editrice Pentagora: "Di seme in meglio", manuale di autoproduzione dei semi a cura di Alice Pasin e della Rete Semi Rurali, e "L'orto da zero" di Simone Siviero, manuale di orticoltura naturale per principianti.

Per ultimo, visto che da sempre il Mandillo dei semi si svolge nella domenica successiva alla festa di sant'Antonio Abbate, dopo la messa domenicale, davanti all'ingresso della chiesa e del chiostro ci sarà la benedizione degli animali.

L'iniziativa avviene anche grazie all'aiuto del Comune e della Parrocchia di Montebruno e dell'Ente Parco Antola e al patrocinio della Rete Semi Rurali.

Vi aspettiamo, aspettiamo i vostri semi.

Vi allego la locandina con tutto il programma dettagliato.
Fabio Maggiolo
presidente del Consorzio della Quarantina
p.s. grazie se potrete inoltrare questo invito a chi vorrete

Mandillo dei semifesta del libero scambio di sementi autoprodotte e lieviti di casaa cura del Consorzio della Quarantinaresponsabili Anna e Fabio Maggiolo
cell. 3398137736
email: mandillodeisemi@gmail.comfacebook: @mandillodeisemi
Instagram: @mandillodeisemi


giovedì 27 dicembre 2018

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: INCONTRO INFORMATIVO A IVREA, GIOVEDÌ 3 GENNAIO 2019

Riceviamo e con piacere diffondiamo l'invito a partecipare all'incontro organizzato a Ivrea su un argomento di attualità, a cui noi cittadini dobbiamo riconfrontarci con l'introduzione  della nuova tecnologia 5G 


Legambiente non si ferma mai neppure con le feste... con un gruppo di cittadini di Pavone abbiamo organizzato Giovedì 3 gennaio 2019 ore 17,30 al Movicentro di Ivrea (ZAC!),via Dora Baltea 40/B un evento informativo sul INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: potenziali rischi e normativa di tutela della salute.
L'incontro nasce dalla volontà, da parte di un gruppo di cittadini che si sono ritrovati l'ennesima antenna in prossimità delle abitazioni, di avere maggiori informazioni e di valutare insieme il da farsi. Interviene Gian Piero dott. Godio, esperto di campi elettromagnetici e della relativa normativa

Considerato il tema estremamente attuale l'invito è esteso a tutti i cittadini.
Essere informati é un diritto,
partecipare per informarsi é una buona opportunità.
NON MANCATE ! 
 Circolo Legambiente DoraBalteaC/o Centro Gandhi Via Arduino n°75, 10015 - Ivreac/o Movicentro via Dora Baltea 40/B -Ivrea Sito www.legambientedorabaltea.it/ www.facebook.com/circololegambiente.dorabalteae-mail info@legambientedorabaltea.itC.F. 93026730015

lunedì 17 dicembre 2018

LE FAKE NEWS INTORNO AL TERZO VALICO

Un nostro socio ha correttamente inviato una mail alla Redazione del telegiornale di SkyTG24. Ne riportiamo il testo, nella speranza di ricevere presto una risposta:
Date: ven 14 dic 2018 alle ore 19:08
Subject: Notizia NON VERA diffusa da SkyTG24, edizione delle 14
To: <sarah.varetto@skytv.it>


"Sarah Varetto, Direttore testata SkyTG24
Certamente il Direttore di un telegiornale non può vagliare personalmente tutte le notizie che vanno in onda.
Visto che, evidentemente, lo debbono fare i suoi collaboratori qualcuno non ha svolto bene questo compito o è stato convinto/costretto a farlo male.
Vivo a Novi Ligure (AL) nel cuore del territorio devastato dal costruendo Terzo Valico (ferroviario) dei Giovi.
La notizia NON VERA diffusa da SkyTG24, edizione odierna delle 14 è che l'opera di cui sopra collegherà Genova
( una volta ultimata) , via Tortona, con Milano e Torino, con traffico merci e passeggeri.
Ho 62 anni, insegno Scienze Motorie in una Scuola Media della mia città e sono arcistufo di notizie NON VERE diffuse
da testate della carta stampata e televisive riguardo al Terzo Valico dei Giovi. Faccio parte del Circolo Legambiente
Val Lemme e come i miei amici penso, dati alla mano, che questa opera dai costi enormi darà benefici solo a chi la
costruisce lasciando un territorio sventrato e pesando sulle tasche di tutti. E' un fatto che questo tracciato, da progetto,
si fermerà in una area logistica a Tortona e che NON sarà collegato a Milano e Torino per i movimenti passeggeri.
I TG nazionali riportano da tempo la medesima notizia NON VERA cercando di farla stratificare nelle teste degli Italiani.
Non mi interessa una rettifica, ma sperando di avere sollecitato l'interesse di un VERO direttore di Redazione, auspico
che qualche suo collaboratore si documenti a fondo sulla questione Terzo Valico, magari si metta in contatto con noi
chiarendo con equità tutti i risvolti di un'opera che non doveva nemmeno essere iniziata: potrebbe essere una buona
inchiesta!
Mi chiamo Aldo Orlando e posso essere contattato anche qui: 33416.....
La saluto e la ringrazio per l'attenzione, AO

da questa URL può partire per conoscerci meglio, come
vedrà non siamo casseur, ma persone normali che amano
il loro territorio. Con fiducia AO"

giovedì 13 dicembre 2018

PENDOLARIA 2018: LA SITUAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DAVVERO UTILI PERMANE CRITICA


Torino, 11 dicembre 2018                                                                            Comunicato stampa

Legambiente con il lancio della campagna Pendolaria accende i riflettori su 26 infrastrutture senza risorse, che interessano oltre 12 milioni di italiani

Pendolaria 2018, Legambiente: “Altro che Tav, ecco le priorità per i pendolari”

  
Altro che autostrade e Tav, le vere incompiute italiane sono 26 opere, bloccate e senza risorse, che aiuterebbero invece a migliorare la vita dei pendolari. Linee di metropolitane e tram e collegamenti ferroviari di cui potrebbero beneficiare oltre 12 milioni di persone se si investisse in una seria cura del ferro. Come ogni anno, all’entrata in vigore dell’orario invernale, Legambiente lancia la campagna Pendolaria presentando una prima analisi dei dati più rilevanti che riguardano la situazione del trasporto ferroviario regionale in Italia.

“Dopo l’imponente manifestazione No Tav di sabato scorso a Torino vogliamo ribadire con numeri alla mano le ragioni della nostra mobilitazione a fianco di chi ogni giorno prende il treno per andare a lavorare, a scuola o all’università -dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Dal 2002 ad oggi i finanziamenti statali hanno premiato per il 60% gli investimenti in strade e autostrade. Queste priorità vanno cambiate altrimenti sarà impossibile dare una speranza ai pendolari offrendo un’alternativa davvero più competitiva, economica e sostenibile rispetto all'automobile privata. Nelle aree urbane vive il 42% della popolazione nazionale, ed è qui che si concentrano i maggiori ritardi infrastrutturali rispetto al resto d’Europa, e soprattutto congestione del traffico e inquinamento. Per questo la priorità di investimento dei prossimi anni in Piemonte non è un’opera inutile e dannosa come la Tav ma la riattivazione delle 14 linee ferroviarie soppresse negli anni scorsi e la realizzazione della linea 2 della metropolitana di Torino”.

Tra il 2011 e il 2012 in Piemonte sono state soppresse 12 linee ferroviarie al servizio passeggeri, a cui si sono aggiunte ulteriori 2 linee negli anni successivi. Si tratta di oltre 483 km di linee in un bacino che conta quasi un decimo della popolazione regionale e dove risiedono circa 420 mila abitanti. La sola linea Santhià-Arona serviva un territorio con un bacino d’utenza di oltre 100.000 persone. Prima della chiusura, a causa di scarsi investimenti ed insufficiente offerta del servizio, l’afflusso di passeggeri su queste linee si era ridotto a circa 14 mila passeggeri al giorno, ma il mercato potenziale è di 60/80mila passeggeri al giorno. Nello specifico per le linee Asti-Alba, Asti-Casale e Castagnole-Alessandria, gli importanti lavori di consolidamento fondamentali per la riapertura sono ancora in fase di progettazione e si prevede una durata di circa 3 anni dal momento dell’assegnazioni dei fondi, circa 15 milioni di euro, su cui però la Regione non ha dato tempi certi, e che comunque secondo uno studio dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese comprenderanno solo una minima parte dei costi necessari. Il costo stimato per la riapertura al servizio delle linee è di 143 milioni di euro, mentre servirebbero 55 milioni di euro per ripristinare e potenziare il servizio.

Un’altra priorità per Legambiente è la realizzazione della linea 2 della metropolitana a Torino. Nelle scorse settimane è stato definito il tracciato di circa 26 km e 33 fermate tra le stazioni Anselmetti e Rebaudengo, con i treni che arriveranno a Sud Ovest fino a Orbassano mentre, a Nord Est, raggiungeranno San Mauro, con una deviazione da via Bologna. Si stima che nel 2030, con l’intera rete completata, la nuova linea potrebbe raccogliere circa 300 mila spostamenti giornalieri, dei quali 170 mila sottratti all’uso dell’auto privata, consentendo di ridurre le emissioni di CO2 di 30 mila tonnellate annue. Ad oggi però non ci sono certezze sul finanziamento dell’opera che per essere realizzata richiede un investimento di circa 2 miliardi di euro.

La campagna Pendolaria di Legambiente accende poi i riflettori sull’età dei treni in circolazione rispetto a cui si può finalmente parlare di buone notizie. Grazie alle immissioni di nuovi convogli di Trenitalia l’età media nazionale del materiale rotabile scende al valore di 15,4 anni. E in Piemonte il dato scende ulteriormente a 12,4 anni di età media per i treni, con un miglioramento tra il 2015 e il 2018 del -4,8% (differenza età media materiale rotabile).

Non c’è invece nessuna buona notizia rispetto alla situazione che vivono coloro che ogni giorno prendono i treni sulla tratta Settimo Torinese-Pont Canavese, linea di 40 km, gestita da GTT e parte della linea 1 del Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino, indicata un anno fa da Legambiente come una delle 10 linee peggiori d’Italia. I pendolari della linea continuano a lamentare disagi provocati da treni cancellati senza preavviso con frequenze inadeguate. L’età dei convogli sfiora i 30 anni; la loro composizione in molti casi risulta del tutto inadeguata. I ritardi, ormai cronici nelle ore di punta, non scendono quasi mai sotto i venti minuti e con molti treni che si fermano a Rivarolo, costringendo chi continua per Pont Canavese a dover prendere un autobus con ulteriore perdita di tempo. Addirittura in questo caso si nota un peggioramento rispetto allo scorso anno perché i convogli al momento devono viaggiare tra Settimo Torinese e Rivarolo Canavese alla velocità massima di 50 km/h a causa della mancanza dei nuovi sistemi di sicurezza.


Per il dossier Pendolaria 2018:



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SETTIMANA DENSA DI EVENTI ! Dal premio Luisa Minazzi, alla manifestazione Notav di Torino, alla festa dell'Albero con i bimbi di Pasturana

Care/i amiche/i,

questa che sta per concludersi  è stata una settimana carica di appuntamenti per il nostro circolo.
Venerdì 7 dicembre abbiamo partecipato alla cerimonia conclusiva del Premio "Luisa Minazzi" - Ambientalista dell'anno 2018: tra i candidati, tutti con curriculum di pregio, spiccava anche il nostro Francesco Panella che ha portato a casa ben due riconoscimenti: Il premio speciale per l’economia sociale e sostenibile conferito dalla Città di Casale Monferrato e la menzione speciale del quotidiano La Stampa 


Dal sito dell'Agenzia internazionale stampa estero:  “Anche quest’anno il Premio è stata l’occasione per raccontare le storie di donne e uomini che s’impegnano, ciascuno a modo proprio, per il benessere della comunità, la diffusione del messaggio ambientale, l’innovazione d’impresa, la salvaguardia del territorio – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Tutte storie di un’Italia capace e sensibile, di persone che in tanti modi diversi vogliono contribuire al cambiamento. Senza dimenticare che il Premio è intitolato a una donna simbolo di una delle battaglie più dure e importanti per il nostro Paese, quella contro l’amianto che, nonostante 26 anni fa sia stato messo al bando con la legge 257/92, continua a essere molto diffuso su tutto il territorio nazionale e continua a minacciare salute e ambiente. Anche la scelta di Casale Monferrato come luogo in cui si svolge il premio è importante. Qui dopo tanti anni si è conclusa la bonifica degli stabilimenti dell’Eternit e al loro posto è sorto un parco cittadino, a testimoniare che le battaglie per l’ambiente e la salute, anche le più difficili, si possono vincere”.

Questo è il comunicato dell'ente organizzatore: 
Non supereroi, bensì persone normali che hanno saputo raggiungere risultati straordinari con passione, coraggio e dedizione: sono gli otto finalisti del Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”, assegnato oggi pomeriggio nella Sala Consiliare del Comune di Casale Monferrato (AL).
Il Premio ha segnato il momento conclusivo della seconda edizione del Festival della virtù civica, che ha animato la cittadina piemontese da domenica 2 dicembre ad oggi.
A ricevere il riconoscimento, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore che raccoglie un’ampia rete di associazioni locali del Monferrato casalese, è stato Giovanni De Feo, docente universitario, ideatore e promotore del progetto di educazione ambientale Greenopoli. A lui sono andate, infatti, 1.765 preferenze sul totale delle circa 7.000 (più del doppio rispetto alla scorsa edizione) giunte da tutta Italia, nell’arco di due mesi, alla Segreteria organizzativa, fra schede inviate per posta, votazione online e tramite le urne allestite in diversi luoghi del Casalese.
Giovanni De Feo insegna Ecologia Industriale presso il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e Ingegneria gestionale della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno. Ma la sua capacità di divulgare, in maniera semplice e convincente, i principi della sostenibilità non conosce confini generazionali. Apprezzato per la sua competenza dagli adulti, De Feo è amatissimo anche dai più giovani, ai quali si rivolge attraverso il progetto di educazione ambientale Greenopoli (www.greenopoli.it), da lui ideato e promosso. Grazie al web e ad incontri dal vivo a base di rap e narrazioni, De Feo riesce così a trasmettere a bambini e ragazzi concetti a volte molto complessi sensibilizzandoli sulle tematiche ambientali.
A maggio 2018 è stato nominato Socio Onorario dell’Associazione Italiana di Scienze Ambientali – AISA. Per l’attività di divulgazione ambientale con il metodo Greenopoli, nel 2018 ha ricevuto i premi Vesuvio Verde, Anfiteatro d’argento, Premio Internazionale Prata.
Grande l’emozione di De Feo nell’apprendere di essere l’Ambientalista dell’Anno 2018: “è stato un anno fortunato, di grandi soddisfazioni personali e professionali. Qui a Casale ho trovato persone belle, ricche di umanità. Con Greenopoli ogni anno incontro diecimila studenti, i più giovani hanno capacità di comprensione immediata, sono i bambini che mi insegnano. Questo metodo, che consiste nell’andare a scuola e lasciarsi prendere per mano dai bambini, è il modo per arrivare a cambiare i grandi”.
Oltre a Giovanni De Feo, erano candidati al Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno 2018: Vincenzo Cordiano, specialista nel campo dei tumori del sangue, il cui grido d’allarme ha portato il Consiglio dei Ministri a dichiarare lo stato di emergenza per i Pfas in Veneto; Marcello Dondeynaz, che insieme al comitato “Ripartire dalle Cime Bianche” di cui è referente, lotta per la tutela di uno degli ultimi lembi incontaminati sul versante meridionale del Monte Rosa; Salvatore Gullì, che come commissario prefettizio sta aiutando la comunità di San Luca, in Aspromonte, a guardare al futuro e a non piegarsi alla ‘ndrangheta; Francesco Panella, dedito da sempre alla tutela delle api e tra i protagonisti della battaglia che ha portato a maggio allo stop della Ue alle tre molecole insetticide più utilizzate al mondo e nocive per questi insetti; VenTo, la dorsale cicloturistica italiana di EuroVelo 8, che punta a collegare Venezia a Torino per 700 chilometri lungo il Po; RECUP, il servizio di recupero degli alimenti invenduti nei mercati rionali da donare a chi ne ha bisogno; Guendalina Salimei, architetto che ha riprogettato in ottica comunitaria il quarto piano del Corviale, nella periferia romana, per strapparlo al degrado.
A ognuno degli otto candidati è stato assegnato un riconoscimento, a testimoniare che nel loro insieme gli Ambientalisti dell’anno (che vengono ogni anno individuati sulla base delle segnalazioni della Giuria preliminare) rappresentano la miglior sintesi di un’Italia che non si rassegna, che ragiona, investe, opera, costruisce e combatte per il bene comune e per rispondere ai bisogni della contemporaneità, dalla lotta all’inquinamento alla creazione di un’economia circolare, equa e sostenibile.
Durante la partecipata cerimonia di premiazione i finalisti, intervistati dalla giornalista Marina Maffei, hanno raccontato la propria esperienza, trasmettendo al pubblico un importante messaggio sul valore positivo del cambiamento. Ascoltarne la storia è stato intenso ed ispirante ed ha ricordato, una volta di più, che si inizia il cammino spesso da soli, ma che la verità ha una voce che non può essere ignorata o dimenticata.
Allo stesso modo l’impegno civile speso in vita da Luisa Minazzi rende indimenticata la sua figura. Il Premio Ambientalista dell’Anno, che è alla dodicesima edizione, è a lei intitolato dal 2012: Luisa, direttrice didattica, ambientalista ed amministratrice comunale casalese, ha lottato duramente prima di arrendersi nel 2010 al mesotelioma, una sorte beffarda per chi come lei ha trascorso la vita battendosi contro l’amianto. Durante la premiazione, ne ha tratteggiato un sentito ritratto la giornalista Monica Triglia, ma il suo ricordo trapela anche dalla passione con cui la nascente Associazione Amici di Luisa, insieme al Comune di Casale Monferrato e all’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino, ha organizzato questa seconda edizione del Festival della virtù civica, dopo il positivo esordio nel 2017.
La cerimonia del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno è stata aperta dal saluto in video del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, finalista nel 2015, che, nell’invitare il vincitore del premio a Roma per conoscerne la storia, ha ricordato la sua esperienza a Casale e sottolineato l’importanza di avere una visione nella tutela ambientale. La premiazione ha visto gli interventi della sindaca di Casale Monferrato Titti Palazzetti, dell’assessora all’ambiente Cristina Fava, del presidente dell’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino Francesco Bove, del direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti, del direttore di Legambiente Piemonte Giampiero Godio, del direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto. Franco Pistono (ARPA Piemonte), ideatore di musica d’ambiente e compositore della canzone per il Parco Eternot di Casale Monferrato ha curato un intermezzo musicale. Silvia Barruscotto ha raccontato il progetto casalese Urban Regeneraction, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e esempio di virtù civica.
La premiazione ha siglato il momento conclusivo del Festival della virtù civica, il cui obiettivo è valorizzare la presenza a Casale Monferrato dei finalisti chiamandoli a condividere le loro storie ed esperienze unitamente a quelle di altri significativi esempi di impegno civile.
Grazie ad un fitto calendario con quattordici appuntamenti (tavole rotonde, convegni, presentazioni di libri, concerti, videoproiezioni ed una mostra) ed oltre trenta ospiti, il Festival ha coinvolto dal 2 dicembre ad oggi un pubblico trasversale, con particolare attenzione al mondo della scuola.
«Il Festival della virtù civica ha portato alla ribalta otto splendide storie di cambiamento – commentano Marco Fratoddi, Vittorio Giordano e Gian Paolo Minazzi che coordinano il gruppo di lavoro dell’Associazione Amici di Luisa – La bellezza del Festival è data dal fatto che ha messo veramente in contatto ravvicinato gli ospiti e i cittadini. Molto apprezzati anche i momenti di ospitalità presso alcune famiglie del Monferrato. Forte il coinvolgimento degli studenti, di ogni età, che hanno partecipato ai numerosi incontri. Crediamo infatti che il nostro slogan “le persone sono il cambiamento” si rifletta proprio nella parte di popolazione che guarda al futuro».
Il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno è promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore che raccoglie un’ampia rete di associazioni locali del Monferrato casalese.
Il Festival della Virtù Civica è ideato e curato dalla nascente Associazione Amici di Luisa insieme alla Città di Casale Monferrato e all’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino. La manifestazione vede la partecipazione in qualità di maggior sostenitore di Weleda, il gruppo che produce cosmetici naturali olistici e rimedi omeopatici e antroposofici che sin dalla sua fondazione ha posto grande attenzione alla responsabilità sociale, ambientale ed economica. Contribuiscono anche Consorzio Casalese Rifiuti, Cosmo S.p.A., Energica, Zaffiro Serramenti, partecipano e supportano il Festival Afeva, Agesci, Auser, Avis, Cai, Confraternita degli Stolti, Equazione, L’Albero di Valentina, Monferrato Oltre, Legambiente e La Nuova Ecologia. Media partner sono La Nuova Ecologia, Tuttogreen de La Stampa e il bisettimanale Il Monferrato.
La mostra “Bee Active! Alla scoperta delle api” è stata realizzata in collaborazione con Mielizia e Conapi. Si ringraziano la Libreria Labirinto di Casale Monferrato per la disponibilità degli spazi e la Tipografia La Nuova Operaia.

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Sabato 8 dicembre il nostro circolo invece ha manifestato a Torino insieme ad altre migliaia di cittadini : ancora una volta abbiamo ribadito la nostra opposizione al Sistema Grandi Opere: 

- Siamo a favore del trasporto su rotaia e contrari al trasposto su gomma, QUINDI siamo contrari al Tav

- Siamo a favore del progresso nel suo insieme, cioè del lavoro, della salute, della qualità della vita, QUINDI siamo contrari al Tav

- Siamo favorevoli alla tutela del territorio, alla prevenzione dei disastri idrogeologici, al rispetto della natura, QUINDI siamo contrari al Tav

- Siamo favorevoli al lavoro, bene sempre più prezioso, per le persone e per le aziende, al benessere economico delle persone e del nostro Paese, QUINDI siamo contrari al Tav

- Siamo favorevoli alla buona economia, contrari alle infiltrazioni mafiose, QUINDI siamo contrari al Tav

-Siamo favorevoli al treno come mezzo di trasporto delle persone, non solo ad alta velocità, ma anche pendolari, e come mezzo di trasporto delle merci, QUINDI siamo contrari al Tav
- Siamo a favore della salute di chi vive nei territori interessati alle opere, senza infingimenti su amianto e rifiuti pericolosi, QUINDI siamo contrari al Tav

- Siamo favorevoli a fare lavorare le imprese presenti sul territorio e contrari alle assegnazioni di lavori senza gare di appalto, QUINDI siamo contrari al Tav

- Siamo a favore di decisioni prese dopo analisi di costi e benefici, QUINDI siamo contrari al Tav

Insieme a noi, altri circoli di Legambiente erano presenti a Torino:
Gli Amici del Lago - onlus Circolo di Legambiente CIRCOLO NUOVA ECOLOGIA LEGAMBIENTE GENOVA Legambiente Liguria Onlus Legambiente Settimo Legambiente dell'Ovadese Legambiente Biella Legambiente Asti Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta Legambiente Onlus Legambiente Casale Monferrato Legambiente Lombardia Legambiente del Vercellese Legambiente Valsusa Legambiente Cascina Govean Molecola Legambiente Torino Legambiente Collegno Legambiente Rivoli Circolo Legambiente Valle d'Aosta Legambiente Circolo Protezione Civile Piemonte Legambiente Metropolitano 


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Martedì 11 dicembre invece, il nostro circolo è stato ospite alle scuole primarie di Pasturana per la festa dell'Albero!
Abbiamo piantato 5 alberelli nel bel prato della scuola: daranno ombra e ossigeno a tutti gli studenti presenti e futuri! Tra queste piantine, ricordiamo il maggiociondolo che i bimbi hanno voluto dedicare alla maestra Gemma, come regalo per il suo compleanno.
Grazie alle maestre, al personale Ata e al personale del Comune di Pasturana che hanno permesso la buona riuscita dell'evento.



  

mercoledì 5 dicembre 2018

FESTIVAL DELLA VIRTU' CIVICA E PREMIO "LUISA MINAZZI" - AMBIENTALISTA DELL'ANNO 2018

VI ASPETTIAMO A CASALE MONFERRATO!

Programma e info: 
http://festivalvirtucivica.it/

#SAVEPONGO - FIRMA LA PETIZIONE


Cari circoli,
abbiamo una nuova campagna da presentarvi!
Legambiente ha infatti aderito alla campagna europea #NotInMyTank, promossa da una coalizione di associazioni ambientaliste per chiedere all’UE la messa al bando dei carburanti prodotti con olio di palma.
Per farlo, abbiamo lanciato una petizione che vi invitiamo a firmare e a far firmare ai vostri contatti (qui trovate il link alla petizione)

In Italia, la campagna europea #NotInMyTank l’abbiamo rinominata #SAVEPONGO proprio perché il biodiesel prodotto con olio di palma è responsabile della deforestazione delle foreste equatoriali che provoca la morte degli oranghi. Ogni giorno, infatti, 25 oranghi muoiono a causa dell’espansione delle piantagioni di palma da olio.

In Italia il 95% del biodiesel è prodotto con olio di palma (dato Transport&Environment). Inoltre la Penisola è il secondo maggiore produttore di biodiesel da olio di palma in tutta Europa: nel 2017, insieme a Spagna e Paesi Bassi, l’Italia ha raffinato l’83% di questo olio vegetale responsabile della deforestazione e della riduzione di biodiversità.

Vogliamo quindi rivolgere un appello all’Unione Europea per dire ‘basta’ all’olio di palma nei motori diesel e per fermare i sussidi previsti per questa pratica. In Europa, infatti, la battaglia può essere vinta. La nuova legge europea sull'energia verde (direttiva 2018/844), approvata il 30 maggio 2018 dal Parlamento Europeo dopo i difficili negoziati, elimina gradualmente questa pratica, impone alle compagnie petrolifere l’obbligo di dichiarare la presenza di olio di palma e fissa un limite massimo di sussidi ai biocarburanti prodotti dalle colture alimentari. La legge richiede che le colture ‘ad alto rischio’ di deforestazione vengano eliminate entro il 2030. Ma la parola finale spetta alla Commissione Europea che deve emanare un regolamento d’attuazione entro il primo trimestre 2019, prima delle elezioni europee, per poi poter essere approvato entro la fine del 2019.

Vi chiediamo quindi di rilanciare attraverso i vostri canali di comunicazione tradizionale e online, social, ecc. la petizione e di invitare a firmarla: più firme raccoglieremo, più avremo contribuito a salvare una specie che rischia l’estinzione!

Grazie per il vostro importante contributo al successo dell'iniziativa!
Un caro saluto,
Giorgio Zampetti
Direttore generale Legambiente

Legambiente Onlus