Torino,
30 giugno 2018 Comunicato stampa
Legambiente
assegna le bandiere verdi e nere della Carovana delle Alpi 2018
Accoglienza
e integrazione al centro
delle
pratiche virtuose dell’arco alpino
premiate
con le bandiere verdi di Legambiente
Quattro
riconoscimenti al Piemonte. Tra i premiati i comuni di Bardonecchia,
Oulx, Claviere, Briançon, Nevache, Modane e Forneaux, ONG e
cittadini italiani e francesi delle due valli di confine che stanno
sostenendo l’accoglienza ai migranti
Comunità
locali e territori montani che investono sempre di più sulla
sostenibilità ambientale e sociale, su progetti di valorizzazione
dei servizi ecosistemici, su un’agricoltura e un turismo di
qualità. Ma anche singole persone che combattono gli illeciti
ambientali o che si battono per denunciare gli impatti che i
cambiamenti climatici stanno avendo sulle montagne e sulla vita
quotidiana dei cittadini che abitano in alta quota. Il risultato? Un
mosaico di azioni montane ecofriendly che fanno ben sperare per il
futuro delle Alpi e che Legambiente racconta con le 15
bandiere verdi 2018, premiate oggi a
Ornica (BG) nel
corso del quarto summit di Carovana
delle Alpi, e assegnate ad una
selezione di pratiche virtuose alpine
che ben raccontano il profilo green e sostenibile dell’arco alpino
in cui sempre più territori credono, puntando anche su accoglienza e
integrazione. Quindici bandiere verdi -5 in più rispetto a quelle
conferite lo scorso anno- così distribuite a livello regionale:
cinque in Lombardia, la più virtuosa,
quattro in Piemonte, due in Valle d’Aosta, due in Trentino e due in
Friuli Venezia Giulia. Ognuna legata ad
una storia virtuosa praticata nelle Alpi, minacciate dai cambiamenti
climatici ma anche da scelte decisamente poco ecofriendly che
continuano a persistere a danno dell’ambiente e del territorio
montano.
Tra le
storie virtuose alpine premiate da Legambiente c’è anche quella
dei comuni di Bardonecchia, Oulx e
Claviere da parte italiana e Briançon, Nevache, Modane e Forneaux da
parte francese che, insieme a diverse
Ong e a molti cittadini italiani e francesi, stanno sostenendo nelle
due aree di confine l’accoglienza ai migranti. C'è poi il Comune
di Gaiola (CN) che da anni è impegnato
in progetti di valorizzazione ambientale come il recupero della
sentieristica o le passeggiate fotografiche e quella dell’Unione
Montana Barge-Bagnolo Piemonte (CN) che
sta portando avanti il progetto per la realizzazione di una pista
ciclabile di 30 km sul sedime dell’ex ferrovia Bricherasio-Barge.
In Piemonte,
premiata anche l’associazione Ecoredia
organizzata nei tre gruppi di acquisto solidale del Canavese (Ivrea,
Dora Baltea e Valchiusella) per coniugare pratiche di cittadinanza
attiva e progetti di economia solidale e sostenibile, costruendo
forti sinergie con il territorio.
In
Valle d’Aosta,
quest’anno a ricevere le bandiere verdi, sono le giunte regionali
Marquis e Vierien e i rispettivi assessorati all’Ambiente, che
stanno sostenendo la candidatura Unesco
per il Monte Bianco. Riconoscimenti
anche per la famiglia Elter
di Cogne, in Valle d’Aosta, che si è rivolta alla Corte di
Giustizia Europea per denunciare le ripercussioni che i cambiamenti
climatici stanno avendo sulla montagna e sulla vita quotidiana di chi
vive ad alta quota e per ricordare l’inadeguatezza dei target di
riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 fissato dal
Parlamento Europeo.
Nonostante
le molte buone pratiche in atto in diversi territori, Legambiente
ricorda che ad oggi continuano le “aggressioni” all’arco alpino
con scelte obsolete di gestione del territorio. Quest’anno sono sei
le bandiere nere per le cattive pratiche di gestione del territorio,
assegnate dall’associazione ambientalista: cinque legate ai confini
italiani -due al Friuli Venezia Giulia, una in Lombardia, una
equamente condivisa dalle province di Trento e Bolzano, una alla
provincia di Trento- la sesta invece è stata assegnata al
Ministero dell’Interno francese per i continui respingimenti da
parte della polizia francese ai valichi alpini di frontiera nei
confronti di migranti e minori.
“Le
Alpi -dichiara Stefano
Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente-
sono una delle principali vittime dei
cambiamenti climatici, che qui avanzano più rapidamente che altrove,
e allo stesso tempo sono diventate, attraverso i molti valichi
alpini, le nuove rotte percorse dai migranti che
tentano di raggiungere la Francia a piedi, a causa dei respingimenti
operati a Ventimiglia e, verso l'Austria, al confine del Brennero.
Una stretta che ha provocato anche diversi morti lungo i sentieri di
montagna. Questi due temi, quelli dei
cambiamenti climatici e dei migranti, si intrecciano con le storie
che raccontiamo con Carovana delle Alpi e che dimostrano come sia
possibile vivere la montagna senza sfruttarla, valorizzandone aspetti
e caratteristiche, puntando su accoglienza, integrazione e
innovazione e coinvolgendo amministrazioni e comunità locale.
Esperienze virtuose, da replicare su tutto il territorio, e che
devono essere accompagnate anche da una politica nazionale che metta
al centro il recupero e la valorizzazione delle aree montane, e da
strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. Dall’altra parte
con la bandiera nera data al Ministero dell’Interno francese
vogliamo far sentire la nostra voce per ribadire che i
respingimenti dei migranti sono inaccettabili ovunque, dal mare alla
montagna, e ricordare che l’Europa è
fatta prima di tutto di persone”.
“Nell’insieme,
il quadro che emerge dal dossier di Carovana delle Alpi -spiega Vanda
Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente-
è un mosaico fatto di situazioni differenti ma che ben raccontano
come sia possibile superare quelle abitudini e scelte obsolete
dannose per il territorio, oltre che prive di lungimiranza. In
particolare quest’anno abbiamo voluto puntare l’attenzione anche
su quelle buone pratiche legate al tema dell’accoglienza e
dell’integrazione, ricordando che la montagna ha sempre indotto la
solidarietà tra le persone del luogo e i viaggiatori”.
Il report
sulle bandiere verdi/nere è scaricabile al seguente link:
https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/comunicati/dossier_bandiere_verdi_e_nere_2018.pdf
https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/comunicati/dossier_bandiere_verdi_e_nere_2018.pdf
Ufficio
stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta: 011.2215851 –
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