martedì 1 agosto 2017

SULLA SICCITÀ,LA MALA POLITICA E L'INDIFFERENZA DEI CITTADINI

Ci è stata segnalata questa puntuale e amara riflessione sulla criticità in corso dovuta alla prolungata siccità che riguarda il nostro continente.

*Acqua, la beffa criminale si aggiunge alla tragedia *

Non si tratta di una commedia ma di una tragedia umana che ha coinvolto
e coinvolgerà ancora per anni decine e decine di milioni d’Italiani.

La siccità attuale viene da lontano, non è una sorpresa ma una tragedia
annunciata. i suoi effetti deleteri sono radicati in miopie,
indifferenza collettiva, egoismi locali e di categorie sociali, e nella
miseria etica e politica di una larga frangia delle classi dirigenti.

Essi si sentiranno ancora per tanto tempo anche se da domani si
adottassero interventi strutturali, radicali, efficaci.
Ricordo come già fine degli anni ’50 ed inizi ‘60 , giornalisti come
Antonio Cederna, dalle pagine de Il mondo, si sono battuti contro la
devastazione del “Bel Paese”, in difesa dei parchi nazionali e regionali
e contro le politiche sconsiderate di incuria e distruzione delle zone
umide ( lagune, paludi, laghi, acquitrini e stagni costier) che,
scriveva Cederna, “se ben sfruttati, possono fornire una produzione di
pesce per ettaro superiore a qualsiasi reddito agricolo …..) e (sono)
indispensabili all’autoregolazione dei corsi d’acqua e quindi alla
prevenzione di alluvioni, inondazioni, straripamenti (…)”.

A nulla sono servite le campagne contro il disboscamento ed il dissesto
idrogeologico, il non rispetto dei piani urbanistici, l’assenza di una
reale politica delle città, l’inquinamento delle acque e la
cementificazione del suolo oltre ogni limite ragionevole.

Per decenni, l’assenza di una politica pubblica “nazionale” dell’acqua
per tutto il ciclo lungo dell’acqua ha lasciato la via libera
all’ipersfruttamento delle risorse idriche del Paese e ad una gestione
disintegrata e predatrice del territorio.
Cinquanta anni di miopie, sbagli, incultura

Cosi si è giunti al 2015 anno traguardo fissato nel 2000 dalla Direttiva
europea sull’acqua 2000/60 per il raggiungimento dell’obiettivo del
“buono stato ecologico” delle acque. Secondo il rapporto redatto
dall’istituto europeo per l’ambiente dell’UE sulla base dei dati forniti
dall’Italia, lo stato ecologico superiore al buono è stato raggiunto
solo dal 25% dei corpi idrici superficiali (media europea 49%), mentre
lo stato chimico buono è stato raggiunto solo dal 18%.

La percentuale dei corpi idrici superficiali che riesce a soddisfare
tutti i requisiti è pari solo al 10%. Da anni si sa che il Po ed altri
principali fiumi sono già passati o sono in via di passare allo stato di
corsi d’acqua a regime torrenziale.

Le cronache di queste giorni confermano che tutti i laghi italiani (e
non solo Bracciano) sono in uno stato critico fra cui spicca il lago di
Garda con un riempimento sceso ad un minimo storico del 37%. La siccità
in particolare in Italia, Francia, Spagna, Turchia, Siria, è un fenomeno
oramai permanente.

Secondo le stime del GIEC è destinato ad intensificarsi in assenza di
cambiamenti radicali. In realtà, la siccità è un fenomeno dovuto
principalmente sempre di più a concause di natura antropogenica, in
particolare all’irrigazione (65% del totale dell’ acqua prelevata nei
paesi del Mediterraneo), per usi non sempre ragionevoli.

Avere per esempio sovvenzionato (con largo spreco di denaro pubblico
dall’UE e dai Governi nazionali) la conversione delle coltivazioni
tradizionali quali l’ulivo e gli agrumi (meno esigenti di acqua) verso
altre coltivazioni forti consumatrici d’acqua, come il mais o la
barbabietola da zucchero, è stata una scelta profondamente sbagliata.

I colpevoli. Puntare il dito principalmente sulle politiche di
privatizzazione dei servizi idrici è inevitabile ma insufficiente e in
parte mistificatore perché lascia credere che la gestione pubblica dei
servizi idrici in Italia non abbia affatto inciso sui fattori che hanno
condotto alla siccità odierna.

I poteri pubblici italiani, a livello centrale come a livello locale
(comuni, province, regioni) sono anch’essi in larga parte responsabili
dei disastri attuali. Inoltre, non bisogna dimenticare che i cittadini
stessi non hanno fato il necessario per la salvaguardia, la cura e la
difesa dell’acqua come bene comune salvo in momenti eccezionali come per
i risultati del referendum sull’acqua del 2011. La cultura civica,
responsabile e partecipata dell’acqua è in Italia piuttosto recente.

Che fare? E’ difficile credere che le classi dirigenti di oggi siano
disposti e capaci di affrontare i problemi messi in luce dalla siccità.
Sono troppo presi ed interessati dalle prossime elezioni politiche. La
siccità è per loro un rompiscatole inopportuno.

Molto probabilmente si agiteranno un po’, diranno tante parole, si
accuseranno gli uni contro gli altri Una volta che il razionamento
dell’acqua a Roma ed altrove sarà provvisoriamente rimosso, tutto
ritornerà come prima.

Ebbene, anche se verosimile, un’evoluzione cosi è troppo triste e
deleteria per essere ammissibile. Per cui, come cittadini occorre
sperare e battersi affinché, questa volta le nostre classi dirigenti non
continuino a giocare con la vita di milioni di persone umane ed il
futuro della vita del nostro paese.

Battiamoci per proporre che d’urgenza il parlamento italiano approvi una
risoluzione di convocazione di un’assemblea straordinaria nazionale
cittadina sulla siccità ed il futuro prossimo della vita in Italia.
Chiediamo a tutti i i sindacati, a tutte le Ong attive nel campo dei
diritti della ed alla vita, a tutte le università, agli artisti, ai
responsabili delle chiese cattolica, musulmana, protestante, valdese, ai
direttori delle testate giornalistiche e ad ogni cittadino di fare
pressione sui “loro” rappresentanti eletti e sul governo affinché una
tale assemblea nazionale cittadina straordinaria sia convocata.

“Business as usual” aggiungerebbe una beffa criminale alla tragedia.

  Siccità all’italiana. Beffa criminale in aggiunta alla tragedia?

By Nicola Perrone
<http://www.banningpoverty.org/author/nicola-perrone/> On 28/07/2017 ·

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