mercoledì 31 maggio 2017

PROPOSTA DI APPELLO PER LA MESSA AL BANDO DELLE ARMI NUCLEARI



Cari tutti,
il Movimento nonviolento propone a tutti (singoli o associazioni) di sottoscrivere e inviare via mail agli indirizzi riportati questo appello, che condivido.
Per rinviarlo anche al presidente della Repubblica (che non ha mail normale) occorre fare copia-incolla del seguente testo, MODIFICANDO I DATI DEL MITTENTE INDICATI IN FONDO AL TESTO, accedendo al sito https://servizi.quirinale.it/webmail/



Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni
Al Presidente del Senato Pietro Grasso
Alla Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini
e, p.c. Al Segretario Generale dell’ONU


Appello per la messa al bando delle armi nucleari


Il 27 ottobre 2016 il Primo Comitato sul Disarmo dell'Assemblea Generale dell'ONU ha approvato la "Risoluzione L.41" che chiede di avviare nel 2017 i negoziati per un Trattato Internazionale volto a vietare le armi nucleari. A favore 123 Stati, contro 38 (compresa purtroppo l'Italia),16 astenuti.

Poche ore prima il Parlamento Europeo aveva approvato una risoluzione su questi temi (415 voti a favore, 124 contro, 74 astenuti), invitando tutti gli Stati membri dell'Unione Europea a "partecipare in modo costruttivo" ai negoziati all'ONU. 

Alla prima sessione dei negoziati, tenutasi a New York dal 27 al 31 marzo dell'anno corrente, hanno partecipato 132 su 193 stati membri delle Nazioni Unite e oltre 220 organizzazioni della società civile. 

Oltre 3000 scienziati provenienti da 80 paesi, tra cui 28 premi Nobel, hanno espresso il loro sostegno alla messa al bando delle armi atomiche in una lettera aperta rivolta alle Nazioni Unite.

Ci ha sorpresi l’assenza del governo italiano alle sedute dei negoziati in sede ONU.

Siamo coscienti, con tutte le alte autorità religiose, morali, civili, che in tal senso si sono espresse, che la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca sono contrarie al bene dell'umanità e all'etica di ogni civile convivenza.

Poichè l'esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la vita di milioni persone, chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite.

Per questo  chiediamo che anche l’Italia partecipi in modo attivo e costruttivo alla prossima sessione dei negoziati ONU, che riprenderanno il 15 giugno per terminare entro il 7 luglio, impegnandosi a favore del disarmo nucleare, in coerenza con l'art 11 della nostra Costituzione

Ricordiamo lo storico appello di Gandhi, rilanciato da Albert Einstein, a eliminare le armi nucleari perché queste non eliminino l'umanità intera.


Nome, cognome, indirizzo, CAP e Comune di residenza del firmatario

domenica 21 maggio 2017

PERCHÉ SI EMIGRA?

Dal sito di Comune - info del 31.03.2014

Benvenuto coltan nell’Europa vigliacca


di Francesco Gesualdi
Dai cellulari alle cellule fotovoltaiche, dalle telecamere ai computer, senza di lui nessuno congegno informatico potrebbe funzionare. Stiamo parlando del coltan, un minerale, anzi una combinazione di minerali, columbite e tantalite, essenziali per ottimizzare il consumo di corrente elettrica nei chip di nuova generazione. Il 60 per cento del coltan utilizzato a livello mondiale proviene dalla Repubblica Democratica del Congo. Più precisamente dal Kivu, una regione a ridosso del Ruanda e del Burundi, in parte bagnata dal lago Tanganica.
Una zona di grandi bellezze naturali, ma diventata famosa per i suoi scombinati conflitti armati. Decine di gruppi armati si contendono il controllo del territorio. Quali al servizio di capi locali particolarmente ambiziosi, quali al servizio di potenze straniere. Ma tutti con lo stesso obiettivo: controllare le immense ricchezze minerarie che la regione contiene. In particolare il coltan. Ed ecco la popolazione ovunque terrorizzata e costretta a lavorare nelle miniere, per estrarre i minerali che la banda militare occupante venderà ai trafficanti specializzati nell’esportazione di contrabbando. Dalla regione esce coltan e rientrano armi. Perché i proventi della vendita del minerale servono proprio a questo: a pagare soldati e armi che tengono in piedi i gruppi armati. LEGGI TUTTO

venerdì 19 maggio 2017

CASALE MONFERRATO:DOPO L'AMIANTO, L'URANIO?

Riceviamo dal circolo legambiente di Casale Monferrato l'invito a partecipare alla serata informativa in merito al progetto di creare a Casale Monferrato  un centro per la ricerca sulla fusione nucleare.

Fusione nucleare: è la scelta giusta?

Fusione nucleare_Locandina_19-5-17 

Fusione nucleare: è la scelta giusta?
Di che cosa si tratta e quali rischi comporta

 

VENERDÌ 19 MAGGIO
ore 21,00
c/o Salone del Parco del Po
Viale Lungo Po Gramsci, Casale Monferrato
S e r a t a  i n f o r m a t i v a
INTERVIENE
 

GIAN PIERO GODIO
[Presidente Legambiente del Vercellese e responsabile energia di Legambiente
Piemonte e Valle d’Aosta]
 

SONO STATI INVITATI:
 

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE di Casale Monferrato
 

L’ON. CRISTINA BARGERO, relatrice risoluzione X Commissione Camera
 

Alla serata sarà presente UMBERTO LORI
presidente Comitato di Vigilanza sul Nucleare


http://www.legambientecasale.it info@legambientecasale.it
Legambiente Circolo Verdeblu Casale Monferrato, 19/05/2017

MONTE ROSA RANDÒ: PROPOSTA PER IL WEEKEND DI FINE MAGGIO


Monte Rosa Randò,

due week-end con Legambiente

Quando: 27 maggio 2017@10:04–28 maggio 2017@19:00
Dove: 11029 Verrès AO, Italia 


Percorso Basso- 27-28 maggio 2017
Per chi arriva da lontano è possibile pernottare in mezza pensione all’Hotel Park Evançon di Verrès dove ci sarà il ritrovo la mattina del sabato.
Sabato 27 maggio,Tappa 1: Verrès - Challand-Saint-Anselme (+ 790 m / - 160 m, 4 h)
L’incontro è previsto alle ore 09:30 a Verrès presso l’Hotel Park Evançon.
Da Verrès, dopo aver visto la collegiata di Saint-Gilles si attraversa l'arboretum "Borna de Laou" con le sue piante esotiche sino a raggiungere la croce di Saint-Gilles. Da questo belvedere si può ammirare tutta la valle centrale e di fronte la caratteristica linea della vetta del Mont Avic, a picco sotto di noi l'abitato di Verrès.
Si prosegue sino a raggiungere i ruderi del castello di Villa, uno dei più antichi della Valle d'Aosta, da cui lo sguardo spazia su tutta la bassa val d'Ayas.
Entriamo adesso nella Riserva naturale del Lago Villa, una piccola deviazione sino al lago è consigliata.
Proseguendo si raggiunge il Col d'Arlaz dove sono visibili i resti di una tomba preistorica, si prosegue lungo il ru d'Arlaz sino a raggiungere la chiesa di Sant'Anna posizionata su un cucuzzolo da cui la vista spazia su tutta la bassa val d'Ayas.
Presentazione del Tour completo con proiezione di video, foto, informazioni e curiosità.
Cena e pernottamento

Domenica 28 maggio, Tappa 2: Challand-Saint-Anselme - Brusson   (+ 755 m / - 510 m, 3 h 30')
Colazione e pronti per la partenza alle ore 09:30.
Oggi tappa breve che permette di visitare con calma le miniere d'oro di Bechaz.
Alle miniere d'oro di Bechaz è stato creato un percorso circolare, arricchito di cartelli che illustrano i vari punti visibili.
Si percorre ancora buona parte del ru d'Arlaz sino alla presa nel torrente Evançon fino ad arrivare a Brusson in località Laghetto.
Si prende l’autobus per il rientro a Verrès.
 



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