Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'invito alla mostra temporanea a Pecetto di Valenza
"E' con grande
piacere che mi trovo a presenziare ad un "ritorno a casa" di
materiali scientifici di grandissima importanza. Si tratta delle testimonianze
fossili contenute nelle stratificazioni di alcune parti del territorio
pecettese definite "Diatomiti" (con resti vegetali e animali).
Tutti i reperti, risultanti da più campagne di scavo avvenute negli ultimi
quarant'anni specie nei pressi della cascina La Guarnera di Pecetto (AL), erano
conservati presso gli archivi dell'Università e del Museo delle Scienze
di Torino, con la possibilità di vederne alcuni esemplari in esposizione. Ora,
dopo un lungo e coordinato lavoro di squadra che ha trovato tutti gli organi
scientifici e amministrativi locali e regionali in perfetta sintonia, tutte le
testimonianze contenute nelle diatomiti tornano a Pecetto nell'apposita
"Sala Mostre". Si tratta di una struttura costituita e messa a
disposizione dall'Amministrazione Comunale Pecettese, da associazioni locali e
da privati volontari che vedono, oggi, coronato il loro sforzo. Un grazie a
tutte / tutti, specie pensando alla rilevanza dei materiali (specie ittioliti,
cioè pesci fossilizzati) che andranno ad aumentare il flusso di visitatori, già
- peraltro - in costante aumento grazie alle mostre legate alla famiglia
Borsalino, ai percorsi ecologico-scientifici e alle belle proposte collegate
alla "Rocca di Pecetto". prof. Pier Luigi
Cavalchini Presidente ass. Geosito La Guarnera
I pesci fossili
del sito
Cascina Guarnera
11 settembre 2016 - ore 16,00
Centro culturale Giuseppe Borsalino
Pecetto di Valenza (AL)
Inaugurazione della mostra
temporanea
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La normativa vigente identifica come “Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino” un ente strumentale della Regione Piemonte piuttosto complesso e articolato, derivante dalla legge regionale 3/8/2015, n. 19 che ha parzialmente modificato la L.R. 29/6/2009, n. 19 «Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità». Questo Ente gestisce, in piccola parte direttamente e in gran parte indirettamente, diverse aree protette: alcune sono Riserve naturali inserite nel Sistema delle Aree protette della Fascia fluviale del Po – Isola Santa Maria, Ghiaia Grande, Confluenza del Sesia e del Grana e della Garzaia di Valenza, Sponde fluviali di Casale Monferrato, Bric Montariolo, Boscone, Confluenza del Tanaro, Castelnuovo Scrivia – che interessano i comuni di Verrua Savoia (in provincia di Torino), Crescentino, Fontanetto Po e Trino (in provincia di Vercelli), Moncestino, Camino, Morano sul Po, Pontestura, Casale Monferrato, Frassineto Po, Valmacca, Bozzole, Valenza, Pecetto di Valenza, Bassignana, Alluvioni Cambiò, Isola Sant'Antonio e Castelnuovo Scrivia (in provincia di Alessandria); un’altra è la Riserva naturale del Torrente Orba, che interessa i comuni di Bosco Marengo, Capriata d’Orba, Casalcermelli e Predosa (tutti in provincia di Alessandria); a queste si aggiungono la Riserva naturale della Palude di San Genuario, il Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino e la Riserva naturale di Fontana Gigante (poste in sequenza da ovest a est e incastonate nel mosaico delle risaie vercellesi), che interessano i comuni di Crescentino, Fontanetto Po, Tricerro e Trino. Quasi tutte le aree protette elencate, con l’eccezione di quella del Torrente Orba, sono associate a un’Area Contigua esterna che funge da raccordo urbanistico con il territorio circostante.
L’Ente-Parco gestisce anche numerosi Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) facenti parte della Rete Natura 2000, che si sovrappongono in buona parte alle aree protette e alle aree contigue poc’anzi citate.
Aree protette del Po vercellese-alessandrino
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