venerdì 26 agosto 2016

ATTRAVERSO FESTIVAL: SAN REMIGIO ORE 21 -CONFERENZA SPETTACOLO "I MUSICARELLI"


RICORDIAMO L'APPUNTAMENTO DI QUESTA SERA A SAN REMIGIO A PARTIRE DALLE ORE 17 

Steve Della Casa e Efisio Mulas di Hollywood Party

26 agosto 2016
Conferenza spettacolo
_foto_800x550_DELLACASAPARODI LIGURE, Abbazia di San Remigio, ore 21, ingresso gratuito

Dalle ore 19.30 degustazione a cura della Pro Loco di Parodi Ligure.

Alle ore 17 passeggiata nei boschi alla scoperta di erbe di campo utilizzate nella cucina tradizionale, a cura della chef Anna Rivera della Condotta Slow Food.

Una conferenza-spettacolo con i conduttori di Hollywood Party la trasmissione, in onda tutti i giorni su Radio Rai Tre, che trasmette il cinema alla radio con anticipazioni, interviste, ospiti, notizie dai set, dirette da festival nazionali e internazionali ma anche memoria e storia della cinematografia italiana e straniera.
Per l’occasione Steve Della Casa ed Efisio Mulas, raccontano quel sottogenere cinematografico che negli anni ’60 ha connotato la commedia italiana, i “musicarelli”, ovvero quei film che avevano come  protagonista un giovane cantante emergente (o più d’uno, se appartenenti alla stessa casa discografica: I ragazzi del Bandiera Gialla, 1967; Stasera mi butto, 1967); che presentavano una serie di brani estratti dal suo lavoro discografico più recente o, addirittura, d’esordio, sulla sceneggiatura semplice di una storia d’amore complicata da ingenui fraintendimenti e da famiglie talvolta ostili.
I musicarelli rappresentano lo specchio di un Paese in pieno sviluppo economico, in cui i giovani usano la musica per scardinare schemi sociali fino ad allora inviolati, sull’onda del divertimento. L’affrancamento dei ragazzi da costrizioni ambientali ritenute ormai obsolete e incarnate dai cosiddetti “matusa” (genitori, insegnanti, funzionari: tutti coloro che, superata l’adolescenza, rivestono il ruolo di moderatori e di severi pater familias) non si risolve con folle contestatrici, ma si esprime attraverso la musica e, in maniera meno evidente, con il ballo. Non a caso, il declino del musicarello coincide con i grandi movimenti giovanili transnazionali e con le manifestazioni plateali di piazza: la bolla del boom, caratterizzata da spensieratezza e gioia, scoppia dinanzi a pressioni sociali concrete e anche la musica abbandona parzialmente le atmosfere disincantate del periodo precedente, abbracciando tematiche più articolate, mutuando dal panorama francese la figura dello chansonnier e da quello statunitense quella del folk singer impegnato anche politicamente.

Qui il programma nella provincia di Alessandria per i prossimi giorni

http://www.attraversofestival.it/alessandria/

SVERSAMENTO DEL RIO TRAVERSA: CHI GESTISCE IL TERRITORIO?

Dalla nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/LegambienteValLemme/?pnref=story

E' una sostanza di colore bianco fuoriuscita in quantità consistente dal cantiere e riversatasi nel rio.La situazione di oggi, che abbiamo visto nelle foto, è relativa al momento successivo all'aspirazione con pompe dell'acqua contaminata e ripetuti lavaggi con getti a pressione e spazzamento manuale dell'alveo. In sostanza quello che vediamo è nulla rispetto a quello che è a caduto tra domenica (forse), lunedì (certamente) e martedì mattina quando Legambiente ha allertato ARPA Piemonte.Nel pomeriggio di mercoledì il sindaco di Fraconalto ha dichiarato di non essere a conoscenza dei fatti e che si sarebbe documentato: successivamente ha contattato l'ing. Cinque di Cociv che ha affermato che il riversamento proviene da monte e non dal cantiere. Il sindaco sembra dargli credito. Ovviamente soltanto lui può dare credito a tale panzana. Cociv dopo l'intervento di Arpa ha iniziato le operazioni di bonifica con l'intervento della ditta Marazzato










TERREMOTO: IL DOVERE DI NOI CITTADINI


Legambiente si unisce al dolore delle popolazioni colpite dal disastroso terremoto, a cui esprime la più sentita vicinanza. L’associazione mette a disposizione tutte le proprie risorse e know how nell’ambito del sistema di Protezione Civile, di cui fa parte, per offrire il proprio contributo alle fasi emergenziali e di ricostruzione.
La drammaticità dell'evento ci ricorda, ancora, che l'Italia è un Paese fragile e a rischio sismico. Investire nella riqualificazione degli edifici per renderli sicuri non è più rimandabile

Non appena disponibili, saranno pubblicati aggiornamenti circa le modalità di coinvolgimento dei volontari.
protezionecivile@legambiente.it
     

Il nostro Circolo partecipa al cordoglio espresso da Legambiente Nazionale e Regionale per le vittime del terremoto, ultime di una lunga lista di morti e feriti dovuti all'incuria e alla incapacità della classe politica (e non solo) di gestire correttamente il territorio e le risorse finanziarie a disposizione. Non ci stancheremo mai di richiedere il dirottamento dei fondi stanziati per le cosiddette Grandi Opere verso le vere priorità del Paese:  per il dissesto idrogeologico,  per le moltissime opere di messa in sicurezza degli edifici pubblici e per il sostegno finanziario agli incentivi per gli interventi di prevenzione sugli edifici privati.

E' dovere di noi cittadini informarci e pretendere dai politici che la messa in sicurezza diventi una priorità: la democrazia è impegno e sacrificio e non voto di scambio.

Altrimenti saremo complici.


Più informazioni:   La Città Radiotre

La scuola “Romolo Capranica“, crollata nonostante il restauro antisismico realizzato con i soldi post terremoto dell’Aquila, è un caso eccezionale? E le case di “sassi e calce” di tanti borghi italiani sono destinate a crollare?
Non mancano le norme, manca la consapevolezza, degli amministratori ma anche di noi cittadini: nessuno si chiami fuori. Ascolta qui il presidente degli ingegneri sismici Franco Braga

Prevenire i crolli è possibile. Non farlo è una follia italiana

Ad ogni sisma ripetiamo lo stesso mantra: morti evitabili, crolli dovuti alla mancanza di prevenzione su edifici pubblici e privati, anche in zone ad alto rischio sismico. Vincenzo Spaziante è presidente di Eucentre, importante fondazione per lo studio dei terremoti. Ascoltarlo aiuta a capire il disastro di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. Ma fa anche arrabbiare, molto.





PUBBLICHIAMO INFINE L'APPELLO CHE CI E' GIUNTO PER LA RACCOLTA DI MATERIALE DA INVIARE:

A SEGUITO DI RICHIESTA
PRESSO LA SEDE DEL COM 15 A BOSIO, SI RACCOLGONO INDUMENTI E CALZATURE POSSIBILMENTE NUOVI , DA DESTINARE A BAMBINI ED ANZIANI DELLE ZONE TERREMOTATE .
IL MATERIALE PUÒ ESSERE PORTATO NELLE ORE SERALI DALLE 20 ALLE 23 O CONSEGNATO DURANTE IL GIORNO PRESSO LA FARMACIA DI BOSIO
GRAZIE





























mercoledì 24 agosto 2016

FESTIVAL ATTRAVERSO - DAL 24 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE

Inizia Attraverso, il festival di musica, teatro e narrazione che abbraccia i territori di Langhe, Roero e Monferrato!!

Il debutto avviene nelle nostre terre:

  • mercoledì 24 alle 18,30, all'ecomuseo di CascinaMoglioni si esibirà l'ensemble folk  di Sergio Berardo (leader dei Lou Dalfin)

  •  venerdì 26 alle 21.00 all'abbazia di San Remigio Stefano Della Casa e Efisio Mulas di Hollywood Party terranno una conferenza spettacolo, preceduta alle 17 da una passeggiata alla ricerca delle erbe con la chef Anna Rivera;

  • sabato 27 sera, l'ensemble macedone Kocani Orkestar e i Bandakadabra animeranno la notte bianca di Ovada.
Qui sotto il programma completo!




martedì 23 agosto 2016

!!!! FESTA NOTAV A NOVI LIGURE!!!! 26,27,28 AGOSTO DALLE 18,00 - PARCO AURORA



Maggiori informazioni sul sito NOTAVTERZOVALICO.INFO

I DATI AGGIORNATI DEL TRAFFICO DI CONTAINER E LA PROTESTA DEI PENDOLARI

Riceviamo da Antonello Brunetti, che ringraziamo, un contributo in merito alla movimentazione del traffico di container del porto di Genova: la nostra valle è sconquassata dalla costruzione del Terzo Valico che, a detta dei proponenti serve a sostenere il traffico di container previsto per il 2010 intorno ai 5 milioni di teu.
Ad oggi, 2016, la situazione è questa:

DATI TRATTI DA INFORMARE

Nel primo semestre del 2016 il traffico nel porto di Genova è calato del -2,9% e i container sono a quota + zero

Nel primo semestre del 2016 il porto del capoluogo ligure ha movimentato complessivamente 25,3 milioni di tonnellate di merci, con una contrazione del -2,9% rispetto a 26,0 milioni di tonnellate nella prima metà dello scorso anno.

Nei primi sei mesi di quest'anno si è totalizzata una movimentazione di contenitori pari a 1.133.201 teu, con una variazione dello 0%

Antonello Brunetti segnala anche questo articolo apparso su "Il fatto quotidiano" accompagnato da una sua riflessione.

Le proteste dei pendolari dell’Alta Velocità:
"Prima rafforzare il trasporto locale"
Dario Balotta
Esperto di trasporti e ambiente


Se le Frecce di Trenitalia intendono essere la Metropolitana del Paese, così come promette l’azienda, queste le proteste dei pendolari dell’Alta Velocità:

- la cancellazione di treni regionali e interregionali, in questi anni, ha portato sulla rete AV oltre 10mila pendolari, costretti a spendere molto di più per viaggiare solo qualche volta meglio come nel caso delle Frecce Bianche. Ora protestano perché un’ulteriore “stretta”, cioè cancellazione di convogli Intercity e FrecciaBianca, li costringe ai Frecciarossa con un aggravio del 30% dei costi. Sono stati spesi 50 miliardi di euro per un rete AV che copre un modestissimo 4% della domanda di trasporto nel Paese;

- oggi crescono i km di linea AV (quasi mille per trasportare circa 120mila passeggeri al giorno), mentre la rete del trasporto locale viene lasciata ai suoi destini, con i suoi 16mila km di binari frequentati ogni giorno da 3 milioni di viaggiatori

- i pendolari di lunga distanza, senza alternative, sono costretti a utilizzare e pagare i salati biglietti dell’Alta Velocità al posto dei vecchi treni interregionali che, o non esistono più, oppure hanno indici di efficienza largamente distanti dalla media comunitaria. L’AV, nata per connettere città distanti almeno 500/800 km, con una elevata domanda di traffico e per sostituire aereo e automobile, in Italia per ora ha soltanto soppiantato parzialmente l’aereo sulla Milano-Roma. È così che sulla Milano-Bologna hanno perso il treno del raddoppio ferroviario città come Lodi, Piacenza, Parma e Modena; sulla Firenze-Roma è toccato ad Arezzo, Montecatini, Orvieto ed Orte, mentre la Milano-Torino (pure sottoutilizzata) salta Santhià, Chivasso, Vercelli e Novara.

- invece la Penisola, con una media o grande città ogni 50 km, ha bisogno di completare, tramite raddoppi o quadruplicamenti,  la rete in programmazione, sì, ma non con gli standard dell’AV, bensì con linee veloci (200 km/h) in grado di raddoppiare la capacità dei treni giornalieri, a cominciare da quelli usati dai pendolari. Resta quindi stupefacente che si pensi di soddisfare un grande mercato di trasporto pendolare e residenziale come quello italiano – dove la domanda sulle lunghe distanze è scarsa – solo con treni ad Alta Velocità.

Bisogna dunque recuperare gli errori, partendo proprio dalla politica commerciale proposta dai pendolari e, appunto, dal completamento della rete con linee veloci (200 km/h) capaci di raddoppiare la capacità di treni giornalieri e di far transitare sulle linee quadruplicate sia treni passeggeri (pendolari e veloci) che merci. La lezione dalla lotta dei pendolari AV non è quindi solo tariffaria ma impone un ripensamento rapido della pianificazione dell’Alta Velocità.


IN ARRIVO LA TERZA SAGRA ITINERANTE DELLA ZUCCA!

sabato 13 agosto 2016

TERZO VALICO DAY BY DAY

 FINANZIATO IL QUARTO LOTTO

 A pochi giorni da Ferragosto, il Cipe finanzia il quarto lotto per la realizzazione del Terzo Valico. E’ proprio il periodo in cui il nostro pensiero e le nostre energie sono rivolti a vacanze e Olimpiadi.

 

 Cerchiamo di RICORDARE ........
Circa un mese fa sono stati arrestati membri appartenenti a cosche ‘ndranghetiste per diversi settori strategici come il movimento terra, l’edilizia, l’import- export, la lavorazione dei marmi, scommesse on line, autostrada porti e trasporto rifiuti speciali, in Liguria ed in Piemonte è stata ACCERTATA L’INFILTRAZIONE in subappalti del Terzo Valico con il coinvolgimento anche di alcuni amministratori locali piemontesi.

Continuiamo a RICORDARE.......

 La questione amianto: sono stati cancellati i paletti per la gestione dell’amianto; il Governo ha varato il nuovo regolamento per la gestione semplificata delle terre e rocce da scavo, è stato approvato in via definitiva dopo la consultazione e il parere della Conferenza Unificata. Tutto ciò su proposta del presidente Matteo Renzi e del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, al decreto del Presidente della Repubblica che semplifica la disciplina di gestione delle terre e rocce da scavo.

RICORDIAMO...
I lotti, sono stati creati e suddivisi con il fine di garantire i finanziamenti al progetto: il primo avrebbe dovuto essere destinato, prima di iniziare i lavori di cantierizzazione, all’allargamento delle strade per facilitare il passaggio di camion e snellire il traffico. Oggigiorno sulle strade di Campomorone sono presenti innumerevoli cantieri, ma l’allargamento delle strade non è stato ancora portato a termine.. . le centinaia di camion continuano a passare anche dove non era previsto: infatti il deflusso di camion da Isoverde verso Pontedecimo avrebbe dovuto essere indirizzato sulla strada di Santa Marta dopo apposito adeguamento, mentre ora sono costretti a transitare in Via Martiri della Liberta’, creando così disagi ingorghi e poca sicurezza per i pedoni nel centro del paese.

 
E infine RICORDIAMO.......
A seguito del dissesto idrogeologico degli scorsi anni molte strade franate sul nostro territorio non hanno ricevuto nessun tipo di finanziamento e tuttoggi rimangono pericolanti e chiuse nonostante siano di estrema utilità per i cittadini che abitano nelle frazioni (es. Via Lastrico).

Continuiamo a sostenere la lotta contro il Terzo valico e Tav, e RICORDIAMO a  tutti che il Governo Italiano sta continuando ad investire soldi pubblici a favore delle lobby, a discapito di scuola, cultura, lavoro, salute pubblica e bene della comunità.


MOVIMENTO 5 STELLE CAMPOMORONE

sabato 6 agosto 2016

CONDOGLIANZE



IL CIRCOLO  LEGAMBIENTE VAL LEMME
PARTECIPA CON AFFETTO AL GRAVE LUTTO CHE HA COLPITO
IL CIRCOLO LEGAMBIENTE DELL'OVADESE E VALLE STURA.

LEGAMBIENTE ASSEGNA LE BANDIERE VERDI E NERE DI CAROVANA DELLE ALPI

Ecco le bandiere verdi e nere assegnate quest'anno in Piemonte e Valle d'Aosta: come dimostra l'emergenza dei fiumi in secca che si è verificata in questi giorni , l'inadempienza della Regione in merito alla individuazione delle aree inidonee per tali impianti crea gravi danni all'ambiente. Le nostre congratulazioni invece vanno a Valgrisenche e Val d'Ayas, alla Valle Stura e  a Andonno-Valdieri  per le loro lungimiranti politiche del territorio nonché al Corpo Forestale dello Stato, per l'impegno nella lotta alle Ecomafie.




Torino, 5 agosto 2016                                                                       Comunicato stampa


Montagna al bivio: Legambiente assegna le bandiere verdi e nere di Carovana delle Alpi

 Nel mirino di Legambiente il far west dell’idroelettrico e dell’eliski. Bandiera verde al Corpo Forestale


Anche questa estate la Carovana delle Alpi di Legambiente fa il check up dello stato di salute dell’arco alpino e, in questa edizione, assegna 11 bandiere verdi alle situazioni più virtuose di gestione del territorio e 8 bandiere nere a quelle peggiori. Al Piemonte e Valle d’Aosta vengono assegnate complessivamente 8 bandiere, di cui 5 verdi e 3 nere. Un risultato che, nel bene e nel male, conferma le tendenze degli anni passati. Si assiste infatti, da un lato, ad un incremento di buone pratiche che spaziano dall'economia circolare al coinvolgimento associativo, alla creatività dei singoli fino all'impegno appassionato di alcuni rappresentanti delle istituzioni e, dall’altro, ad una reiterata aggressione all'ambiente da parte dei “pirati” della montagna che causano danni al patrimonio culturale e paesaggistico.

 BANDIERE NERE - Due le bandiere nere in Piemonte. La prima è assegnata alle Ditte e alle Amministrazioni promotrici della pratica dell’eliski e dell’utilizzo ludico degli elicotteri in montagna per la promozione di una pratica che, a fronte del vantaggio di pochissimi operatori, si rivela dannosa per chi vive in montagna e per chi vi si reca per praticare attività turistiche sostenibili, per la sicurezza della montagna oltre che pericolosa per la vita della fauna selvatica alpina. La seconda bandiera nera della Carovana delle Alpi va invece all’Assessorato Energia, Attività produttive, Innovazione della Regione Piemonte per non avere ancora elaborato, così come previsto dalle linee guida ministeriali già dal 2010, il documento di specificazione delle aree inidonee per la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto che utilizza fonti rinnovabili, consentendo invece uno sviluppo ubiquitario e dannoso di alcune fonti, in particolar modo dell'idroelettrico. Ed ancora, in Valle d’Aosta, bandiera nera al Comune di Issime e alla Giunta Regionale valdostana per la riproposizione del progetto di valorizzazione e urbanizzazione del Vallone di San Grato, nel Comune di Issime, già bocciato nel 2010.

 "I casi di aggressione alla montagna che sanzioniamo quest’anno con le bandiere nere di Carovana delle Alpi non sono per nulla originali, ma si ripresentano puntualmente e senza soluzione di continuità ormai da troppo tempo –dichiara il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Fabio Dovana-. Un esempio su tutti è il far west che continua a regnare per gli impianti idroelettrici che spesso hanno pesanti ripercussioni ambientali e paesaggistiche, e mettono a repentaglio la qualità ecologica di fiumi e torrenti. Sulla materia è quanto mai urgente che la Regione Piemonte individui le aree inidonee per tali impianti, ponendo fino ad allora un'immediata sospensione del rilascio di nuove concessioni e autorizzazioni. Ma è importante anche il ruolo del Ministero dello Sviluppo Economico, a cui va un’altra nostra bandiera nera per il mancato rinnovo, tramite gara, delle grandi concessioni idriche per uso idroelettrico scadute, che deve definire regole innovative e chiare per un patto di convivenza che ponga una particolare attenzione all'ecosistema fiume e ai territori coinvolti”.



BANDIERE VERDI - La prima bandiera verde piemontese viene assegnata al Comitato dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico frazionale di Andonno - Valdieri (CN) esempio virtuoso e innovativo di gestione dei beni collettivi. Si tratta dell’unica realtà operativa in Piemonte nell’amministrazione degli antichi demani collettivi. La seconda bandiera verde va invece al Comando regionale del Corpo Forestale dello Stato che si è distinto per l’eccellente lavoro svolto nel contrasto all’illegalità ambientale su tutto il territorio piemontese con una particolare attenzione alle aree montane. Viene inoltre premiato con la bandiera verde il progetto “Germinale - Agricoltura di Comunità in Valle Stura” che ha avviato un importante percorso di agricoltura di comunità in Valle Stura (CN). Ma le bandiere verdi sventolano anche in Valle d’Aosta, dove Legambiente premia quest’anno il Gruppo spontaneo di residenti e frequentatori della Valgrisenche per l’opposizione intelligente alla pratica dell’eliski, e la capacità di interlocuzione con l’Amministrazione locale. La seconda bandiera verde valdostana viene invece assegnata all’Unité des Communes Valdôtaines Evançon, Consorzio Turistico Val d’Ayas e 31 operatori turistici della vallata per l’idea e la realizzazione dell’anello escursionistico Monte Rosa Rando’ e la capacità di attivare sinergie per lo sviluppo sostenibile del territorio.



“Con le bandiere di Carovana delle Alpi vogliamo accendere i riflettori sui predatori ma anche sui costruttori di futuro delle nostre vallate alpine -aggiunge Fabio Dovana-. Lo testimoniano le due bandiere, una nera e una verde, che quest’anno parlano di eliski. Da un lato abbiamo deciso di assegnare il vessillo nero alle aziende e alle amministrazioni che continuano a promuovere una pratica cosiddetta “sportiva” che va a beneficio di pochissime persone e che invece reca disturbo a molti, e allo stesso tempo abbiamo premiato i residenti della Valgrisenche che a questa pratica dannosa per il territorio si sono opposti in modo efficace. Sono infatti ormai molte le realtà che difendono il proprio territorio, capaci di valorizzare le opportunità e le conoscenze locali e che gettano così le basi per un’economia montana diversa e sostenibile. Dai gruppi spontanei di cittadini che si auto-organizzano per tutelare e far conoscere le peculiarità territoriali, alle nuove forme di gestione comunitaria della proprietà che hanno la forza e la capacità di superare pregiudizi e resistenze, fino al ruolo fondamentale di contrasto alle illegalità ambientali svolto con serietà e dedizione dal Corpo Forestale”.



La 16° edizione della Carovana delle Alpi nelle prossime settimane proseguirà il proprio cammino in Piemonte ed in Valle d’Aosta con diversi appuntamenti: spettacoli teatrali, feste, escursioni, degustazioni di prodotti tipici e dibattiti con l’obiettivo di far conoscere, valorizzare e sostenere i piccoli comuni montani e le loro tradizioni, esaltando le risorse locali con particolare attenzione al paradiso di bellezza e biodiversità che le Alpi offrono e all’importanza delle aree protette.

Il 6 agosto in Val Pellice (TO) sarà presentato il campo di volontariato “SIC est Val Pellice” finalizzato all’avvio di un percorso partecipativo di gestione della biodiversità locale. Il 7 agosto a Saint-Jacques, Ayas (AO) si terrà una camminata “Alla scoperta della presa d’acqua del Ru”, mentre il 21 agosto, una passeggiata con appuntamento alle 9:30 al Col de Joux (AO) porterà al salto di quota nella valle d’Ayas. Il 28 agosto ad Ostana (CN), i volontari di Legambiente propongono una visita guidata al Bosco Incantato. Per il mese di settembre, l’11 è in programma la “Marcia per la salvaguardia e la tutela del Vallone di San Grato” ad Issime (AO), una passeggiata di circa 2 ore con ritrovo nella piazza del paese e spuntino offerto durante il percorso; il 25 a Carrosio, in Val Lemme (AL), avrà invece luogo la Sagra della Zucca. Seguiranno, a Sant’Antonino di Susa (TO), una passeggiata alla scoperta dell’area umida dei Mareschi, a Rassa (VC), un incontro sull'idroelettrico con degustazione di prodotti tipici locali mentre ad ottobre è in programma, con partenza da borgata Codrei a Sant’Antonino di Susa (TO), una passeggiata dal Castello Bilia a Borgata Bigliano.

Dossier Carovana delle Alpi 2016:



Le iniziative di Carovana delle Alpi in Piemonte e Valle d’Aosta:


Ufficio stampa Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta: 011.2215851 – 349.2572806

www.legambientepiemonte.it – www.facebook.com/legambientepiemontevalledaosta







IL RISPETTO DELL'ACQUA NEL NOSTRO TERRITORIO

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo il comunicato stampa relativo alla tavola rotonda, dedicata alla tutela dell'acqua nel nostro territorio, organizzata dal Circolo Legambiente dell'Ovadese e Valle Stura a Bosio – Domenica 31 luglio 2016

IL RISPETTO DELL’ACQUA NEL NOSTRO TERRITORIO


incontro pubblico tra le Istituzioni, i Comitati e le Associazioni,


promosso da Legambiente Ovadese e Valle Stura


Domenica 31 luglio si è svolto, nell’ambito della rassegna ABBEY Contemporary Art, l’incontro sull’acqua, tema sviluppato artisticamente a Parodi Ligure e analizzato ambientalmente in tutta la sua complessità nella biblioteca del Comune di Bosio.


Per Legambiente è intervenuta Vanda Bonardo, Responsabile Nazionale Alpi Legambiente. L’incontro è stato inserito in La Carovana delle Alpi.


Dal 2002 con la campagna d'informazione "La Carovana delle Alpi" Legambiente difende e promuove il territorio alpino, un ecosistema fragile minacciato da uno sfruttamento eccessivo delle risorse. I circoli di Legambiente dialogano con cittadini, forze economiche e istituzioni per stimolare una discussione costruttiva verso uno sviluppo sostenibile. Quest’anno La Carovana delle Alpi è scesa sino a Bosio, ha ascoltato e ha dato voce alle Associazioni e ai Comitati Ambientalisti preoccupati per la fragile e precaria situazione del territorio.


Michela Sericano, per Legambiente Ovadese e Valle Stura, ha curato l’introduzione.


Le varie problematiche sono state sviluppate da: Piero Mandarino per Legambiente Val Lemme, Pier Luigi Cavalchini per ProNatura, Lelio Morricone per il Comitato Vivere a Predosa, Enzo Daniele per il Comitato Sezzadio Ambiente.


Al termine il Sindaco di Bosio Stefano Persano, ringraziando gli intervenuti, ha sottolineato l’importanza di unire, con incontri di questo tipo, collina e pianura poiché solo analizzando complessivamente i problemi, e mettendo le esperienze in comune, si può crescere tutti insieme verso un futuro più sostenibile.


Ecco il messaggio che inviamo alle istituzioni:


Riteniamo sia necessario ed urgente difendere tutti insieme:


·         i fiumi: il Tanaro, la Bormida, l’Orba, il Lemme, lo Scrivia, il Piota, il Gorzente, l’Erro, l’Albedos, ... Fiumi, torrenti e rii che scorrono da sud verso nord, e confluiscono l’uno nell’altro in un intreccio assai complicato prima di arrivare al Po. Discriminati persino nel nome, si pensi al Tanaro, che alla confluenza col Po è, tra i due, il fiume più lungo, eppure, nonostante la consuetudine, cede al Po la propria acqua ed il primato di fiume più lungo d’Italia.


·         le falde superficiali e profonde


·         le zone di ricarica: le falde profonde, destinate al consumo umano, si alimentano dalle zone di ricarica. Il PTA le definisce, ma non le cartografa con precisione e soprattutto ne rinvia la protezione. Non possiamo aspettare poiché tra non molto non ci sarà più nulla da proteggere! Si chieda agli abitanti di Castelferro e Mantovana quanto ritengono di aver perso con la comparsa di considerevoli valori di cromo esavalente nella loro acqua!


·         le riserve sono strategiche, nell’alessandrino ce ne sono di molto grandi ed importanti. Anche queste vanno protette con efficacia.


 Solo con l’impegno delle Istituzioni preserveremo i fiumi e le falde dall’attacco degli inquinanti generati dalle discariche di rifiuti industriali e urbani. Le discariche industriali vanno evitate progettando cicli chiusi, e comunque, se indispensabili, devono essere fatte lontano dalle zone ad elevata vulnerabilità, non sopra le aree di ricarica delle falde!


Le cave (ad esempio Cascina Clara e Buona) non possono essere rinaturalizzate con lo smarino del Terzo Valico! La raccolta differenziata deve rendere inutili le nuove discariche di rifiuti urbani!


Rispettare la nostra acqua significa denunciare gli impianti chimici gestiti in modo sconsiderato. Gli impianti chimici devono essere autorizzati solo se a ciclo chiuso e lontani dalle zone ad elevata vulnerabilità delle falde. Una ferita aperta: lo stabilimento di fluoropolimeri di Spinetta Marengo, principale sorgente di PFOA nel fiume Po (1 tonnellata/ anno autorizzata dalla Provincia).
Rispettare l’acqua è riflettere sull’utilizzo dei pesticidi in agricoltura e persino lungo le strade e nei centri abitati. Il futuro dell’agricoltura sta nella qualità degli alimenti prodotti. Il PAN va applicato, mentre si potrebbe evitare la costruzione di qualche tangenziale!


Le erbacce si possono rimuovere senza usare veleni!
Riteniamo sia necessario ed urgente difendere la nostra acqua dalle captazioni idroelettriche speculative (progetti in fase di autorizzazione insistono sul Piota, sullo Stura, sull’Orba, ecc..) e dalle eccessive captazioni irrigue.


Le nostre estati sono solitamente scarse di piogge ma l' Orba è sempre stata viva e vegeta (seppure con portata ridotta) nei tratti a monte delle tre traverse di Capriata, Bosco e San Michele. Quest'anno, come già accaduto in passato, a partire dal 1990, la fauna ittica e l'intero ecosistema del torrente nel tratto interno alla Riserva Naturale e a SIC, ha subito gravi danni.


Attribuire le cause dell' asciutta a fenomeni naturali significa non affrontare il vero problema che è la mancanza della definizione del Minimo Deflusso Vitale (DMV) previsto per legge dal 1989, che ogni sbarramento deve lasciare defluire a valle.


Solo riconoscendogli almeno la dignità di un singolo utente che preleva acqua, lo stesso corso d'acqua, fornitore della risorsa, si può auto depurare!


Occorre dunque riprendere i lavori sul Contratto di Fiume, quantificare senza ulteriori ritardi i DMV da inserire nei disciplinari di concessione delle derivazioni e ripensare certe deroghe al DMV.
Riteniamo sia necessario ed urgente difendere la nostra acqua:


·         dalle perforazioni che mettono in comunicazione le falde. La pianura alessandrina è costellata di perforazioni che accelerano la comunicazione tra la falda superficiale e quella profonda. Connessione, peraltro, sempre presente per la discontinuità del setto Villafranchiano, pensiamoci per non sottovalutare l’importanza della falda superficiale.


·         dalle cave che rendono le falde più vulnerabili: le cave tolgono strato protettivo alle falde. In taluni casi la falda emerge per sempre.
... e dal malaffare che è l’inquinante più pericoloso.




Legambiente Ovadese e Valle Stura


Michela Sericano 349.5363809