martedì 22 settembre 2015

TERZO VALICO e le promesse sul rilancio dello scalo di San Bovo

(g.c.) Che gli amministratori locali, quel­li del Pd in primis, debbano rassegnarsi a vedere "la coda del treno", cioè del Terzo valico? Robbiano, Mallarino & C. per anni hanno assicurato che lo scalo di San Bovo, a Novi, sarebbe stato certamente rilancia­to grazie all'alta capacità e ora, di fronte a quanto dichiarato da Bruno Binasco, presidente della fondazione Slala (Sistema logistico integrato nord-ovest Italia), si rassegneranno?
L'ex dirigente del gruppo Gavio, duran­te l'assemblea della fondazione, ha detto a chiare lettere: "La Regione ci ha detto chiaramente che il Terzo valico passa da Tortona e s'innesta sulla linea per Milano. Stop. Non sono previste altre infrastrut­ture logistiche". Al termine della riunione i sindaci di Novi, Rocchino Muliere, e Tortona, Gianluca Bardone, hanno parlato di "treno che saluteremo mentre passa e va altrove". Nessun accenno sull'incarico che Rfi avrebbe dato all'università di Trieste pro­prio sulla logistica in provincia legata al valico. Una presa in giro collettiva per il territo­rio, come era nelle previsioni sin dall'inizio dei lavori, quando i sindaci (a eccezione parziale di Arquata) hanno chiuso gli oc­chi su molti aspetti negativi consentendo al Cociv di avviare gli scavi, e di continua­re a far rinviare ai vari governi le risposte che attendono ormai da anni, anche su questioni di carattere ambientale (amian­to e tutela delle fonti). "Dalla riunione della Fondazione Slala - dichiarano i consiglieri regionale Paolo Mighetti e Federico Valerti (M5s) - sono emerse alcune posizioni inedite del Pd alessandrino che ormai accetta come un dato di fatto la scarsa utilità del Terzo vali­co, non mettendolo però ancora in discus­sione seriamente. È emersa in maniera netta l'unica oppor­tunità attuale per la logistica alessandrina che è il naturale sbocco per le merci che approderanno nel nuovo Porto di Savona. Il nuovo terminal di Vado - proseguo­no gli esponente 5 Stelle - movimenterà entro il 2017 circa 1 milione di container, decuplicando l'attuale volume. Per il porto ligure è fondamentale collegarsi con l'area padana facendo riferimento alla piattafor­ma logistica di Rivalta Scrivia tramite pic­coli interventi di adeguamento della linea storica Alessandria-Savona. Ancora una volta si rischia di arrivare   tardivamente a realizzare progetti vera­mente utili alla nostra economia, mentre si sperperano miliardi di euro per opere devastanti".

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