Alla veglia del convegno del 21 marzo, segnaliamo alcuni reportages e appuntamenti che riguardano il Terzo Valico e il tema della legalità e impegno civile.
Iniziamo con il servizio dedicato ai cantieri della Valpolcevera e pubblicato sul n.58 del 2 marzo 2015 di EraSuperba
Terzo Valico, visita ai cantieri: le denunce di abitanti e attivisti e la difesa di Cociv
Lavori
in corso in Val Polcevera e Val Verde, abbiamo visitato le zone dei
cantieri e ascoltato le rivendicazioni di No Tav e residenti. Il Cociv
si difende: «tutto regolare». Un estratto dell'inchiesta pubblicata sul
numero 58 di Era Superba
Il finanziamento del terzo lotto costruttivo del Terzo Valico Genova–Alessandria, per 607 milioni di euro, è stato definito il 9 gennaio scorso, con la sottoscrizione dell’atto siglato dal consorzio COCIV
(General Contractor incaricato della progettazione e della
realizzazione dell’opera, oggi composto da gruppo Salini Impregilo con
il 64%, Società Italiana Condotte d’Acqua con il 31%, CIV con il 5%), e
da RFI (Rete Ferroviaria Italiana). I relativi
interventi – che comprendono il proseguimento dei lavori della Galleria
di valico (già iniziati con il finanziamento del secondo lotto) e la
realizzazione dell’intera galleria di Serravalle – verranno avviati
entro il 30 giugno 2015. Il valore complessivo dell’opera Terzo Valico è di 6.200 milioni di euro,
ed è suddiviso in 6 Lotti Costruttivi, si svilupperà per 53 km, di cui
37 km in galleria, coinvolgendo 12 comuni delle province di Genova e di
Alessandria.
Proseguiamo con l'incontro previsto per lunedì prossimo 9 marzo a Campomorone: il magistrato Giancarlo Caselli incontrerà i ragazzi delle scuole medie per un'intervista
Giustizia,
legalità, impegno civile.
Ne
vale la pena?
Ragazze
e ragazzi di terza media intervistano
Gian
Carlo Caselli
“uno
dei principali protagonisti
della
lotta al terrorismo e alla mafia”
Lunedì
9 marzo 2015, ore 18
Giardini
Dossetti – Cabannun - Campomorone
Chiudiamo in bellezza invece, con questa iniziativa del PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: “La montanina ritorna?” – Incontro tecnico
rivolto agli allevatori sulla razza TORTONESE-VARZESE
Il Parco naturale delle
Capanne di Marcarolo da avvio alla programmazione delle iniziative
del calendario PARCO RACCONTA 2015 con un incontro tecnico dedicato
alla montanina la razza bovina locale.
Sabato 7 marzo alle
10.00 presso la sede operativa di Lerma (via G.B.Baldo)
interverrà l’allevatore della provincia di Milano Sebastiano
Canavesio (C.na Resta - Vittuone MI) che racconterà la sua
esperienza concreta nell’allevamento della tortonese-varzese
a tre anni dall’istituzione del presidio slowfood sulla razza.
L’incontro è rivolto
agli allevatori locali e intende dare informazioni concrete sulla
razza sia per gli aspetti tecnico-gestionali sia per la
commerciabilità delle produzioni (latte e carne).
La montagnina,
fino agli anni ’80 era diffusa su tutto l’arco appenninico di
Liguria, Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna, ed era una razza che,
a seconda dei diversi areali di diffusione si era differenziata con
ecotipi diversi, ognuno con proprie attitudini: carne, latte o
lavoro.
A Capanne di Marcarolo la
razza era utilizzata quasi esclusivamente per la produzione di buoi
dei quali i Cabanè, gli abitanti locali, erano diventati esperti
addestratori.
Oggi la tortonese-varzese
rischia di sparire e con essa una parte di biodiversità agricola e
di patrimonio storico e culturale del mondo rurale dell’Appennino
piemontese; il latte, la carne e la forza lavoro di questi animali
possono ancora rappresentare un importante risorsa per l’economia
delle aziende locali puntando sulla qualità e la tipicità dei
prodotti locali.
Le razze antiche infatti
a fronte di una bassa specializzazione, compensano con una maggiore
rusticità e una minore esigenza fisiologica, che le rendono adatte
per i territori montani e nelle aree di pregio naturalistico come
possono essere i Parchi e le Aree Natura 2000.
Il recupero delle razze
locali in pericolo di abbandono è inoltre un importante capitolo
delle Linee Guida Nazionali per la Biodiversità Animale del
Ministero delle Politiche Agricole dove, tra l’altro, come
caso studio, sono state analizzate le strategie di conservazione
proprio della razza tortonese-varzese.
Nel 2013 Slowfood,
l’associazione internazionale no-profit, fondata da Carlo Petrini,
che opera per promuovere l'interesse legato al cibo come portatore di
piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre
che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali,
ha instituito un “presidio” sulla tortonese-varzese,
confermando l’importanza del recupero della razza e dei prodotti
derivati attraverso un disciplinare di allevamento a garanzia delle
produzioni.
Per informazioni:
Parco Capanne di
Marcarolo
Lorenzo Vay –
Ufficio Promozione
Sede operativa di via
G.B.Baldo, 29 a Lerma (AL)