giovedì 16 ottobre 2014

CORREVA L'ANNO 1977

 
Il parere del presidente dei geologi "Non è stata fatalità ma colpevole inazione,
un'azione più incisiva, per non essere stati più convincenti. Neppure i risultati dell'inchiesta sul territorio sono serviti a scuotere dall'inazione il potere politico. Noi tecnici otteniamo sempre ampi consensi, assicurazioni verbali, approvazione e condivisione delle nostre diagnosi, le spese di ripristino di tali interruzioni. Rubiamo spazio ai fiumi, costruiamo, stupidamente negli alvei di piena o su zone franose e poi ci meravigliamo se le piene sono sempre più rovinose.
Non a caso l'alluvione odierna ha fatto più morti in Piemonte e In Liguria di quanti ne abbia fatti l'alluvione del '66 in tutta Italia. Che cosa è stato fatto? I Comuni solo per il cinque per cento hanno in corso studi per la stabilità dei. terreni. La fredda logica di queste cifre evidenzia un quadro dello stato del patrimonio territoriale italiano di fronte al quale la valutazione della commissione De Marchi appare larga mente ottimistica e gli ottomila miliardi necessari per il ripristino e la sistemazione sono ormai ampiamente superati. ' Mi si chiede cosa è stato fatto per la difesa e per la prevenzione e il risanamento del dissesto idrogeologico. E' molto più facile dire quanto non è stato fatto e quanto bisognerebbe fare che non viceversa. E' più facile elencare le iniziative che non sono state prese. E' una situazione di fronte alla quale non si può restare inerti e si impone con drammatica urgenza una concreta azione dello Stato che preveda la formulazione e il finanziamento di un piano organico di interventi a risanamento dei dissesti in atto, ma soprattutto che mediante l'emanazione di un'adeguata e moderna normativa tecnica di progettazione e costruzione sviluppi un'efficace azione preventiva volta ad evitare uri ulteriore aggravamento del dissesto idrogeologico, senza la quale gli 8923 miliardi previsti dalla Commissione De Marchi, diventeranno 80 mila, 800 mila, e i cittadini continueranno a pagare, sempre più pesantemente, di tasca loro o con la loro vita".
Prof. Enzo Vuillermin Presidente dell'Ordine nazionale del geologi e ordinarlo di Idrogeologia all'Università di Ferrara 

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